2.1.18

Il 2017 della Paganese, gli storici play off targati Grassadonia. La rosa "rivoluzionata" ed il lento declino.

Si conclude un anno pieno di emozioni
La Paganese non è di certo una delle squadre più tranquille del campionato, e possiamo confermarlo facendo un rapido bilancio di quanto accaduto nell’anno “azzurrostellato”. Un viaggio fra la stagione passata e quella attuale che ci permette di cogliere quante cose sono cambiate in pochissimi mesi.
Dai play out ai play off, un miracolo targato Grassadonia
Eh già, anche 12 mesi fa la Paganese viaggiava sui bassi fondi della classifica. Il 4 febbraio, con la vittoria del Catanzaro al Marcello Torre, si toccava il punto più basso della stagione. Una squadra in balia delle onde, ed un tecnico in bilico. Proprio lui, mister Grassadonia. Dal quasi esonero, al miracolo compiuto. L’allenatore, forte anche di una squadra tenace, portava il club dal terz’ultimo posto al nono, conquistando i tanto ambiti play off. A dar più spessore a questa impresa, le vittorie nel derby con la Juve Stabia ed il prestigioso pareggio casalingo con il Lecce. Una rosa che poteva contare sui giovani talenti Cicerelli e Firenze, con un Reginaldo in più. Proprio il brasiliano, grazie al suo tocco d’esperienza, guidava l’attacco dei campano fino alla fine della stagione. Ed è proprio con l’apertura del mercato che qualcosa cambia.
Estate travagliata, una rosa rivoluzionata e l’addio di Matrecano
Tanti i calciatori partiti durante la sessione estiva. Dai giovani De Santis e Carillo, arrivati in prestito e ritornati alle loro squadre, passando per i “più grandi” Pestrin e Reginaldo che dicono addio per avventurarsi verso nuovi lidi. Poi c’è chi ha fatto il grande salto, come Firenze e Cicerelli, passati in Serie B. Insomma, una squadra che ha perso giocatori di livello, ma che ha visto l’inserimento di tanti giovani interessanti. I vari Ngamba, Bensaja, Carini e Talamo, e non solo, per rinforzare una squadra alla ricerca della riconferma dopo il miracolo dell’ultima stagione. In panchina Matrecano, che però con gli azzurrostellati durerà solo una partita. Il match perso con il Bisceglie segnerà infatti l’epilogo della sua breve esperienza con la Paganese.
Al suo posto Favo, chiamato a ricompattare l’ambiente. Il bilancio dopo tre mesi non è dei migliori, con il club che galleggia al penultimo posto in graduatoria. L’ultima sconfitta col Cosenza ha fatto ripiombare il club in una crisi che sembrava “tamponata” dopo le belle prestazioni con Lecce e Catanzaro.
Ora, con la nuova apertura del mercato, toccherà alla società mettere a segno qualche colpo per rinforzare al meglio la rosa. Per raggiungere quantomeno una salvezza, che sembrava prassi all’apertura del campionato.

da zonacalcio.net