5.2.18

L'ammissione di Favo: "Fatto poco in attacco, mi prendo il punto e lo spirito di sacrificio".


La disamina di Massimiliano Favo, dopo il derby con la Juve Stabia, non fa una piega. L'allenatore della Paganese sa benissimo che la sua squadra è riuscita a portare un punto a casa in maniera sofferta e facendo poco dal punto di vista offensivo. "Abbiamo giocato meglio in altre occasioni - ammette Favo - anche se poi abbiamo raccolto meno. A Reggio Calabria, ad esempio, abbiamo giocato meglio e non abbiamo preso punti, stavolta con questa prestazione abbiamo portato a casa il pareggio e questo significa che la strada da percorrere è quella del sacrificio. Oggi prendo di buono lo spirito di sacrifico, la voglia di portare a casa il risultato contro una squadra forte come la Juve Stabia, che ha una panchina profonda e una rosa importante per la categoria". La partita è stata abbastanza costante per quasi tutti i novanta minuti: i gialloblù a macinare gioco, la Paganese costretta alle ripartenze. "Abbiamo avuto un buon approccio nel primo quarto d'ora, poi abbiamo commesso diversi errori in uscita e palleggiato meno bene rispetto ad altre partite. Anche la mancanza di conoscenza dei movimenti fra i ragazzi in fase offensiva ha inciso, rispetto al duo Talamo-Cesaretti che ha un'intesa maggiore. Bisogna anche dire che avevamo giocatori come Pavan e Tazza che non giocavano da parecchio, ho forzato Cernigoi che non aveva i 90'. Il cambio di Bensaja? Aveva avuto un problema fisico nel primo tempo e poi ci serviva l'accelerazione di Ngamba. In quella zona del campo ci manca uno come Baccolo che comunque ci dà qualcosa in più in termini di personalità". 

Dei nuovi acquisti c'è stato spazio subito per quattro: Cernigoi dall'inizio, mentre sono subentrati Tazza, Nacci e Boggian. Esordio rinviato solo per Cuppone. Favo ne approfitta per tracciare un bilancio del mercato. "La politica societaria la conosciamo tutti ed è volta alla valorizzazione dei giovani. Avevo bisogno di alternative, perchè eravamo numericamente scarni. Adesso ho più cambi, già oggi si è visto che questi ragazzi, con la loro voglia e il loro sacrificio, possono darci una grossa mano. Certo, parliamo di calciatori molto giovani, che sono delle promesse e devono crescere in fretta. Credo che non potessero trovare una piazza migliore di quella di Pagani dove, guidati da un gruppo di esperti, possono mettersi in mostra. E' chiaro che poi in alcune circostanze conta anche l'esperienza". 

Siparietto finale subito dopo l'intervista, col tecnico napoletano che incrocia l'attaccante delle vespe Lorenzo Sorrentino che ha segnato il gol del pari. "E se poi mi fa gol anche un giocatore che volevo...", ha sorriso Favo salutando l'ex Samb. Il classe '95 era finito nel mirino degli azzurrostellati a dicembre.

Danilo Sorrentino
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