Un primo tempo dove il Rende mette subito in chiaro il dominio che dura circa una mezz'ora, a cospetto di una Paganese che non perviene per i primi trenta minuti, ma è brava poi a sfruttare l'unica disattenzione ospite: al 32', infatti, Sapone recupera un prezioso pallone e serve Fornito che apre verso Scarpa bravo a vedere in gioco Tazza che con un piatto destro mette la sfera sotto la traversa: difesa biancorossa immobile. Cresce un minimo la truppa di casa, ma è il Rende che chiude in avanti, non sazio dei due gol: dopo un avvio in pressing fatto di continui calci d'angolo, al 13' Awua conquista una punizione, con Franco che va alla battuta e con il destro a fil di palo indovina l'angolino, mentre al 20' una grande triangolazione tra il centrocampista nigeriano e Giannotti è propizia proprio per Awua, che batte Galli in scivolata.
La ripresa, nella sostanza, inizia al 9', quando Giannotti dalla destra mette in moto Rossini con un tiro-cross sul quale Galli con una provvidenziale parata di istinto devia il pallone in angolo. Si ripete al 12' chiudendo la strada a Franco, ma il portiere azzurrostellato niente può al 15' quando Vivacqua mette in moto Blaze bravo a vedere Rossini che non fallisce il tap in da pochi passi: e la Paganese sparisce di nuovo dal campo. Il Rende ha invece in più di una circostanza l'occasione del vantaggio, ma c'è dell'imprecisione sotto porta, anche se il poker non manca e arriva al 35': parte in contropiede Vivacqua, che si porta quasi sul fondo da dove mette in mezzo per Rossini, che, a porta sguarnita e lasciato solo da tutta la retroguardia locale, coglie prima la traversa, ma sulla ribattuta di testa non sbaglia. E la partita è chiusa.
Ecco i migliori e i peggiori del match:
TOP
Nessuno tra le fila della Paganese: Galli qualche miracolo lo compie, e Scarpa fa valere l'esperienza e la tattica, ma il tutto solo in alcuni frangenti. Del resto della squadra, salvo rarissimi spunti, ci si accorge più che altro perché in campo effettivamente ci sono 22 uomini (arbitro escluso) con due mute da gioco diverse: considerando che undici biancorossi sono quelli del Rende, è scontato che i restanti, tutti azzurri, siano i campani. NON PERVENUTI
Awua (Rende): il centrocampo biancorosso è il reparto che brilla maggiormente, e tra tutti spicca il giovane nigeriano, alla sua terza gara tra i professionisti. L'impatto che ha sul match, al di là del gol, è devastante, perché è bravo nei contrasti, ha senso della posizione e dello sviluppo del gioco, oltre che ottima visuale del campo: buone triangolazioni lo dimostrano. ALTO IMPATTO
FLOP
I primi 30' del primo tempo (Paganese): la prova dei campani è da rivedere per intero, non ha offerto alcun prezioso spunto ma solo difetti sui quali lavorare duramente, ma la prima mezz'ora di gioco è la parte peggiore del tutto, la più emblematica: semplice da definire, la squadra di Fusco si dimentica di essere in campo, proprio non pervenuta. Niente da segnalare sul fronte azzurrostellato, se non l'atroce sofferenza sul pressing asfissiante degli ospiti. MOLTO MALE
Nessuno tra le fila del Rende: indubbio merito degli uomini di mister Modesto, ben collaudati e assestati in tutti i reparti, ma del suo lo mette pure la Paganese, che spiana il terreno a una squadra comunque già naturalmente ostica e determinata. Difficile definire meriti di uno e demeriti dell'altro, a ogno modo i biancorossi sono tutti promossi. BENE LA PRIMA!
Da www.tuttoc.com