Si chiude una giornata per me molto emozionante. E non potevo scegliere palcoscenico migliore, ovvero la mia rubrica, per raccontarvi le mie sensazioni dopo essere stato scelto per questo ruolo: responsabile dell'area comunicazione della Paganese. Sono stato sempre trasparente - come mi ha detto un amico in questi giorni, - ed anche stasera, per quest'ultimo saluto dal mio sito (non potendo coesistere i due impegni), lo sarò parlandovi a cuore aperto. Sono stato inondato, in privato e pubblicamente, da tanti messaggi e telefonate di stima, d'incoraggiamento, di congratulazioni ed auguri che mi hanno sorpreso e forse sono stati anche eccessivi. Vi ringrazio tutti. Sono emozionato ed orgoglioso di questa nuova avventura, la mia prima nella società azzurrostellata dell'era Trapani. Avevo un debito da saldare con il presidente, con il quale non avevo mai collaborato, da quella lontana estate del 2006. La Paganese era appena stata promossa in C2 e fui convocato in sede dall'allora direttore generale Cosimo D'Eboli e da Raffaele Trapani, che avevo incontrato per la prima volta, tre anni prima, ospite della mia trasmissione, a Quarto Canale, Alè Paganese. Il presidente, raggiante come non mai, mi propose di ricoprire il ruolo di addetto stampa ma, a malincuore, dovetti rifiutare avendo raggiunto, la settimana prima, l'accordo con Telenuova. Avevo appena chiuso l'avventura con Quarto Canale culminata nell'indimenticabile notte, del 2 aprile 2006, quando portai nelle case di tutti gli sportivi paganesi, con la telecronaca in diretta, il racconto del ritorno della Paganese, dopo 19 anni, in C2. Ora quel debito è stato saldato e mi auguro di poter essere all'altezza: ruolo delicato e di grande responsabilità.
Sono trascorsi 40 anni da quando ho iniziato sporadicamente, nella stagione di C1 1980-81, a seguire la Paganese. In questa vita calcistica sono stato al fianco degli azzurri in varie vesti: da tifoso a giornalista, da dirigente a scrittore, sino a questo nuovo abito che spero di indossare al meglio. Tutti questi abiti hanno sempre avuto lo stesso sfondo: l'ardente passione, che mi ha accompagnato in ogni momento, dai campi di Promozione alla C1, perchè per me la Paganese non ha categoria. Sei anni fa, tra le tante cose costruite giornalisticamente, fondammo, con gli amici di Paganese.net e Paganese.it, il sito PaganeseMania. Successivamente con Danilo Sorrentino, compagno di viaggio televisivo inseparabile, e Pino Pepe, abbiamo creato i suoi figli mediatici: Paganesemania Summer e Paganesemania Home, sorto in tempo di pandemia. Due mesi in cui abbiamo sviluppato gli anticorpi con Paganesevirus e le Storie Epidemiche dove ci siamo sbizzariti, raccontando la Paganese di ogni epoca dal "Del Pino" al "Del Forno" dal "Comunale" al "Marcello Torre". Un periodo però che mi ha segnato, con la tragedia che ci ha privato prematuramente del Nostro Ciccio De Vivo. Ho vissuto due mesi di speranza al fianco, purtroppo solo telefonicamente, di Ciccio che ci ha lasciato quest'eredità che spero, con l'addetto stampa Mirco Sorrentino e gli altri collaboratori dell'ufficio stampa, possiamo proseguire sulle sue tracce, soprattutto quelle dell'umiltà. Il mio ultimo pensiero è per gli amici, Gianluca Russo, Danilo Sorrentino e tutti coloro che dietro le quinte hanno contribuito fattivamente a costruire e migliorare questo sito. Con loro da sei anni abbiamo creato e sognato, sperato e pianto raccontando le gesta degli azzurrostellati, cercando di essere sempre al servizio di chi, i tifosi, come noi amano questi colori. Un piacere aver condiviso questi anni al vostro fianco raccontando la nostra passione attraverso questa rubrica "La Paganese vista da...Nocera". Da oggi ci dividono i ruoli ma ci unisce e ci unirà sempre la Nostra unica fede, la Paganese. GRAZIE DI CUORE AMICI!
Peppe Nocera per paganese.it