La Paganese ha cambiato passo, ha ingranato una marcia diversa ed adesso, seppur ancora in zona playoff, viaggia con uno spirito differente rispetto a un mese fa. Il merito è soprattutto di Lello Di Napoli, che ha inciso sulla mente dei suoi giocatori trovando nel Marcello Torre un alleato in queste ultime settimane: "Abbiamo fatto un ottimo primo tempo - ha detto - poi nella ripresa abbiamo abbassato un po' il ritmo, riprendendolo solo con l'ingresso di Guadagni. Il cambio tra Gaeta e Guadagni? Io lavoro sui concetti di gioco, sui principi: avevo visto che ci stavamo abbassando troppo e che loro stavano aumentando il loro potenziale offensivo. Allora ho messo Guadagni proprio per dare un segnale alla squadra: dovevamo essere più offensivi e propositivi. Ai miei ragazzi ho detto che stiamo acquistando sicurezza e spirito di squadra, adesso però tocca non mollare perché solo in questo modo arriveranno i risultati. Credo molto nel lavoro di gruppo e chiunque gioca sta dando l’anima per la stella. I ragazzi si stanno forgiando domenica dopo mercoledì, perché alla fine stiamo giocando ogni tre giorni. Con questo tipo di gare sono convinto che riusciremo a portare a compimento la missione per la quale siamo stati chiamati".
Mercoledì c'è un'altra gara, il recupero col Catania: "Posso dire che vincere aiuta a vincere, quindi arriviamo alla gara con grande entusiasmo. Io conosco solo il lavoro, la classifica non la guardo, già da stasera penserò alla gara di mercoledì. Sono felice di essere riuscito a portare un po’ di serenità nell’ambiente. Affrontiamo una grande squadra e sarà un'altra battaglia".
Un’ultima battuta poi sul record di presenze in campionato di Scarpa, che adesso ha distanziato Di Giaimo di due gettoni: "Non posso che fargli i complimenti per aver messo a disposizione questo record per Pagani e per questa società. In più sono contento di essere l’allenatore che ha fatto raggiungere il record a Scarpa perché significa che verrò ricordato anche io", ha scherzato Di Napoli. "Con lui sono stato chiaro fin dall’inizio e posso dire che il messaggio Ciccio l’ha recepito. E’ un esempio per tutti perché alla sua età si allena sempre con professionalità e non manca di dispensare consigli ai più giovani, inoltre anche se gioca cinque o dieci minuti lo fa con una buona intensità".
Danilo Sorrentino
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