1.2.22

Grassadonia: "Tanto rammarico ma bisogna ripartire dal secondo tempo".

"Il secondo tempo deve essere un punto di partenza, il primo ci deve far riflettere". 

Le parole in conferenza stampa di mister Gianluca Grassadonia rispecchiano un po’ il pensiero comune al termine di Paganese-Bari, terminata 2-1 per i pugliesi. Al “Torre” si è vista una Paganese in versione dottor Jekyll e mister Hide, impalpabile nei primi 45’ ed a tratti incontenibile nei secondi 45’. Al termine della gara mister Grassadonia ha poi analizzato la prima frazione di gioco: 

"C’è tanto rammarico per la prima mezz’ora, in cui eravamo timorosi. Nel primo tempo siamo stati troppo passivi e bassi, sbagliando molte uscite".

A fine primo tempo il gol di Castaldo ha fatto scattare qualcosa nella testa degli azzurrostellati, ma anche l’ingresso di Manarelli è stato importante in questo senso: 

"Nel calcio conta soprattutto la testa ed il gol al 45’ ci ha fatto capire di potercela giocare. Abbiamo aggiustato qualcosa nella ripresa perché l’avevamo preparata in un modo diverso e siamo stati bloccati a capire le situazioni, ma anche questo sarà di lezione per le prossime volte. Si riparte dal secondo tempo, continuando a fare le cose come stiamo facendo ultimamente". 

Il tecnico azzurrostellato si è poi soffermato anche sulle prestazioni di alcuni nuovi, chiedendo tempo: 

"De Santis è un giocatore che ha già lavorato con noi ed ha delle letture ben chiare, magari a differenza di Brogni che in fase di non possesso è stato un po’ titubante". 

Una chiosa veloce poi anche sul rigore e sul ruolo del rigorista in casa Paganese: 

"Castaldo è il primo e Firenze il secondo. I rigori si sbagliano, fa parte del calcio".

Un occhio non può che andare già alla gara di mercoledì, a questo punto fondamentale, contro il Latina:

 "Si cambierà qualcosina, così come faremo poi domenica a Vibo. Valuteremo anche Guadagni che per mercoledì non credo ce la faccia, magari vediamo se domenica riesce". 

Sul mercato poi è stato chiaro: 

"Dobbiamo mettere competitività nei ruoli, inoltre ci serve un under in mezzo al campo per poter gestire il minutaggio".

Gerardo De Prisco - La Città