L’avevo detto in precedenza e lo confermo. Quando si scende di categoria, si scende in tutti i sensi; purtroppo è così! Siamo tornati indietro di trent’anni e forse più.
Oggi, salvo rare eccezioni, per avere notizie sulla Paganese impegnata in trasferta ci dobbiamo affidare ai tam tam di africana memoria. Uno squallore, un vero avvilimento!
Onore e merito, in ottica di partecipazione, ai circa trecento tifosi che anche in terra laziale non hanno mancato di sostenere la propria squadra del cuore. Questi ragazzi sono ammirevoli e non lasciano mai soli i propri beniamini anche quando si tratta di macinare chilometri e chilometri.
Onore e merito, in ottica di partecipazione, ai circa trecento tifosi che anche in terra laziale non hanno mancato di sostenere la propria squadra del cuore. Questi ragazzi sono ammirevoli e non lasciano mai soli i propri beniamini anche quando si tratta di macinare chilometri e chilometri.
Ma – dopo aver reso omaggio agli ardimentosi ultras – c’è anche da considerare una buona schiera di appassionati e simpatizzanti che segue la squadra anche se solo virtualmente; tra cui i tanti residenti fuori sede. Che volete, eravamo un po’ tutti abituati a seguire la Paganese fuori casa grazie a collegamenti audio-televisivi che accompagnavano le nostre domeniche.
Qualche volta ci lamentavano anche di collegamenti non proprio perfetti, ma comunque potevamo seguire anche da lontano le gesta della nostra beneamata squadra. In occasione della trasferta in terra laziale, nella popolosa Aprilia (pensate, una cittadina di oltre 70.000 abitanti) non solo non abbiamo potuto vedere la partita a pagamento, come d’uso in questa categoria, ma abbiamo avuto le notizie sul suo andamento con il contagocce grazie all’ufficio stampa della Paganese. Che tristezza! Purtroppo siamo ritornati nella preistoria della comunicazione e non possiamo farci niente!
Tre punti preziosi rivenienti da Aprilia, dicevo all’inizio, che fanno classifica e morale. Si tratta della prima vittoria esterna di quest’anno che arriva al momento giusto, quando cioè il termometro del tifo cominciava a farsi tiepido dopo una serie di risultati non proprio incoraggianti.
Adesso, quando è in cantiere domenica prossima la sfida al “Marcello Torre” contro la capolista Sorrento, si accendono i riflettori della ribalta. Proprio domenica, in un confronto diretto che non sarà decisivo perché ci sarà ancora da giocare tanto, avremo la possibilità di soppesare le possibilità della Paganese di potersi inserire nel ristretto novero delle squadre che possono vincere il campionato.
Rivedremo probabilmente all’opera due vecchie conoscenze: Eric Herrera e Giulio Carotenuto che, con pieno merito, sono considerati colonne portanti della squadra sorrentina.
Paganese-Sorrento non sarà un incontro decisivo, é vero, ma ne sapremo sicuramente di più sulle possibilità della squadra di Giampá di inserirsi nella lotta per la promozione.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com
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