La seconda trasferta stagionale, che ha visto la Paganese affrontare il Gallipoli, ha chiuso un mese di campionato ed il primo step può essere più che sufficiente per la giovane compagine di mister Agovino.
A questo score va aggiunto anche il superamento del primo turno di coppa Italia, con la vittoria a Santa Maria di Castellabate, che ha consegnato la sfida di Palma Campania, del prossimo 18 ottobre, contro l'ex Giampà che con il suo San Marzano non se la sta passando troppo bene. Dunque tre trasferte (2 pareggi ed una vittoria) e due gare casalinghe ( 2 vittorie). Praticamente la Paganese ha affrontato formazioni di ogni calibro: dalla pretendente alla vittoria finale, il Barletta, alla formazione che potrebbe giocarsela sino alla fine come il Nardò, alla formazione ben strutturata come il Matera, sino alla neopromossa Gallipoli.
Il bilancio, dicevamo, è più che positivo con 8 punti in classifica, senza dimenticare la vittoria sfuggita di un soffio con il Nardò, ma soprattutto un'impronta di gioco data dal tecnico azzurrostellato.
In questa squadra, è bene sottolineare il termine squadra, sta emergendo e mettendosi in mostra il numero dieci Orefice che impreziosisce le partite con le sue giocate sin qui decisive. Quattro giornate, quattro reti e titolo momentaneo di capocannoniere del girone H che divide con Croce della Gelbison. L'ex Matera si sta rilevando micidiale nella finalizzazione della manovra di Agovino ed il piede educato modella, come un vero orefice, ogni pallone trasformandolo in splendide pietre preziose.
Con piacere abbiamo rivisto in campo capitan Failello che, come avevamo intuito dalle parole di mister Agovino a specifica domanda dopo il post gara con il Matera sul suo impiego, è partito dalla panchina non snaturando un regola, non scritta del calcio, che dice: "squadra che vince non si cambia". Il capitano s'è messo a disposizione ed è subentrato nella ripresa nella fase calda della gara quando ci aspettavamo la zampata vincente per espugnare il Mazzotta di San Pancrazio Salentino.
E sì perchè dopo un primo tempo di marca locale con la Paganese apparsa timida e poco reattiva, subendo il maggior dinamismo dei giallorossi di Carrozza, nella ripresa s'è vista la Paganese che conosciamo. Con un pizzico di determinazione e scelte tecniche in fase offensive diverse, leggasi occasioni di Coquin e Iannone, si poteva concretizzare una supremazia totale con il Gallipoli che aveva come solo obiettivo portare a casa il pareggio. Ma va bene così. La corsa verso la salvezza continua!
Peppe Nocera - paganesemania.it
foto paganesecalcio