17.12.24

Primi, sogno o son desto?

DI NINO RUGGIERO

Il primo posto in classifica conquistato dalla Paganese suscita strani sentimenti in una piazza che da tempo aveva insabbiato sogni di grandezza calcistici.
Di sicuro c’è un compiacimento generale per essere riusciti ad arrivare in alto, molto più in alto di quello che si poteva pensare alla vigilia del campionato. Ma c’è anche uno strano senso di capogiro mentale, una specie di “sogno o son desto” che pervade gli animi, soprattutto di quei tifosi più avanti con gli anni, abituati a vivere di ricordi calcistici di prima grandezza.
Ebbene, stropicciatevi gli occhi, non state sognando, la squadra è proprio prima in classifica e tutto lascia pensare che riuscirà a concorrere degnamente in un torneo che avrà purtroppo un solo vincitore.

Ma come siamo arrivati a questo? Semplice. Con un programma di minima stilato da uomini di buona volontà; e ripreso, a tempo di record, da Nicola Cardillo, imprenditore di successo, un vero messìa, paganese di nascita, che ha inteso dare continuità e solidità al progetto iniziale varato con l’iniziativa del notaio Nello Calabrese.
Poi, si sa come vanno le cose della vita (e quindi anche del calcio). La squadra gioca, entusiasma, i risultati arrivano. E allora perché non provare a cambiare obiettivo e programma in corso d’opera? Così, risultato positivo dopo risultato positivo, si è arrivati nelle zone alte della classifica.


Adesso che la vetta è stata raggiunta, si è capito che l’annata può essere considerata buona e che ogni tentativo per arrivare al salto di categoria può essere fatto. A conferma di quanto espresso, proprio perché ogni tentativo va perseguito, è arrivato Ricci il centrocampista che ci voleva, e che l’allenatore Raffaele Esposito dovrebbe conoscere bene per i suoi trascorsi a Potenza.

E non finisce nemmeno qui la campagna di potenziamento invernale se è vero, come è vero, che è atteso l’annuncio nelle prossime ore di un nuovo attaccante da affiancare a Faella, denominato “giustiziere”. Segno, questo, che la dice lunga sulle intenzioni di patron Cardillo, che è un saggio e non fa mai un passo più lungo della gamba.

Della partita di domenica scorsa con l’Ilvamaddalena, che ha portato la squadra al primo posto, ho già detto tutto quello che c’era da dire sulle prestazioni dei singoli con il solito pagellone di fine partita. Sulla gara, premesso che i risultati sono quelli che fanno testo, aggiungerò che non si è vista la migliore Paganese dell’anno.
Pazienza, non si può sempre vincere e convincere al tempo stesso.
Ma la squadra c’è, come complesso armonico ed equilibrato. C’è e potrà disporre, prima della chiusura del mercato, di almeno un altro calciatore di valore per continuare a sognare.

da www.paganesegraffiti.it