DI NINO RUGGIERO
Il risultato finale di zero a zero tra Paganese e Cassino lascia immutate le posizioni delle due squadre in classifica. Ma mentre il Cassino riesce a occupare la vetta a causa della sconfitta della Gelbison, la Paganese continua malinconicamente a sperare di poter annoverare giornate migliori, nel mentre, però, accusa un distacco dalla vetta di sette punti.
Quella che sulla carta – dopo gli ultimi deludenti risultati conseguiti con Anzio e Monterotondo – doveva essere la partita della verità, ha detto che l’attuale Paganese è solo la lontana parente della squadra che nella parte iniziale del campionato aveva autorizzato a guardare con fiducia al prosieguo del campionato. Eppure gli ultimi ritocchi effettuati in campagna acquisti (leggi: ingaggi di Ricci e D’Angelo) autorizzavano a sperare in una limatura perfezionante di una inquadratura già di per se stessa competitiva. Ma i miglioramenti sperati, non sappiamo perché (visto? come è strano il calcio!) non ci sono stati, anzi, se possibile, la squadra sta perdendo addirittura colpi e certezze.
Una squadra senza idee, vittima di un gioco involuto e frammentario, ha lasciato un punto d’oro all’attuale capolista che non si è dovuta nemmeno dannare troppo per dividere la posta in palio.
Ci viene da dire, dopo la delusione scaturita da una gara senza acuti, che quella con il Cassino è stata la gara più brutta di quest’annata calcistica al “Marcello Torre”. Non è bastato il forcing finale effettuato dalla squadra negli ultimi dieci minuti, grazie agli innesti, forse tardivi, in contemporanea di Zugaro, Mancino e Ferreira, elementi dal buon tasso tecnico, per venire a capo del risultato.
da paganesegraffiti.it