Una vittoria fuori casa è sempre benvenuta. Tre gol messi a segno tutti in una volta fanno sgranare gli occhi, piuttosto stanchi e in un certo qual senso rassegnati, dei tifosi azzurro stellati.
Il significato di una vittoria? È sempre bene accetta perché fa morale in un ambiente piuttosto scarico e demoralizzato dalle ultime vicissitudini che hanno visto Esposito e compagni perdere fuori casa con la Lodigiani e in casa con il Savoia. Sei punti perduti in due partite che – in teoria, riferite a una squadra in lotta per le prime posizioni di classifica – avrebbero potuto indirizzare per una retta via i malcelati sogni di grandezza più volte accarezzati nel periodo prenatalizio ma che alla fine hanno solo portato a delusioni indicibili per condotta di gare non proprio esemplari.
Nel calcio, purtroppo, non è possibile ricorrere ai “se” e ai “ma” e quindi è inutile recriminare su quello che poteva essere ma non è stato. Il discorso non fa una piega ma fa ugualmente rabbia pensare che con due vittorie, per niente impossibili contro Lodigiani e Savoia, la Paganese oggi sarebbe a un solo punto dal primo posto in classifica.
Il campionato, soprattutto dopo le battute di arresto di Cassino e Puteolana, ha chiarito che non c’è una squadra da battere, nella veste di dominatrice del girone, e che i giochi per il primato sono tutti ancora da giocare. Certo, a rigor di logica e di matematica, a oggi, quando mancano sette gare alla fine, per la Paganese ci sarebbe ancora la possibilità di inserirsi nel discorso “primato” ma la praticità e una visione complessiva dell’andamento del suo campionato, con alti e bassi, non autorizzano a spiccare voli pindarici e speranze fantasiose.
La verità è che la squadra azzurro-stellata sta disputando un campionato onesto e dignitoso, com’era d’altra parte auspicabile, secondo un piano stilato alla vigilia della stesso e quindi, in termini pratici, sta mantenendo fede ai programmi a suo tempo tracciati.
Per il momento fa piacere constatare che la squadra, pur orfana dell’infortunato Faella, vera punta di diamante, cannoniere principe del campionato, ha ripreso il suo cammino e si è nuovamente inserita nel novero delle formazioni che potrebbero disputare gli inutili play-off di categoria. Non è molto, ma non è nemmeno poco.
Nel frattempo, voci di corridoio confermano che siamo quasi al capolinea con l’erario per il famoso “saldo e stralcio”. La sua definitiva soluzione potrebbe portare una ventata di freschezza e di novità all’interno della auspicabile costituenda nuova società. Potrebbe essere il primo passo per tentare la risalita in un campionato più prestigioso.
Auguriamoci che sia così.