11.3.25

Il saldo e stralcio al capolinea.

DI NINO RUGGIERO

Una vittoria fuori casa è sempre benvenuta. Tre gol messi a segno tutti in una volta fanno sgranare gli occhi, piuttosto stanchi e in un certo qual senso rassegnati, dei tifosi azzurro stellati.

Il significato di una vittoria? È sempre bene accetta perché fa morale in un ambiente piuttosto scarico e demoralizzato dalle ultime vicissitudini che hanno visto Esposito e compagni perdere fuori casa con la Lodigiani e in casa con il Savoia. Sei punti perduti in due partite che – in teoria, riferite a una squadra in lotta per le prime posizioni di classifica – avrebbero potuto indirizzare per una retta via i malcelati sogni di grandezza più volte accarezzati nel periodo prenatalizio ma che alla fine hanno solo portato a delusioni indicibili per condotta di gare non proprio esemplari.

Nel calcio, purtroppo, non è possibile ricorrere ai “se” e ai “ma” e quindi è inutile recriminare su quello che poteva essere ma non è stato. Il discorso non fa una piega ma fa ugualmente rabbia pensare che con due vittorie, per niente impossibili contro Lodigiani e Savoia, la Paganese oggi sarebbe a un solo punto dal primo posto in classifica.

Il campionato, soprattutto dopo le battute di arresto di Cassino e Puteolana, ha chiarito che non c’è una squadra da battere, nella veste di dominatrice del girone, e che i giochi per il primato sono tutti ancora da giocare. Certo, a rigor di logica e di matematica, a oggi, quando mancano sette gare alla fine, per la Paganese ci sarebbe ancora la possibilità di inserirsi nel discorso “primato” ma la praticità e una visione complessiva dell’andamento del suo campionato, con alti e bassi, non autorizzano a spiccare voli pindarici e speranze fantasiose.

La verità è che la squadra azzurro-stellata sta disputando un campionato onesto e dignitoso, com’era d’altra parte auspicabile, secondo un piano stilato alla vigilia della stesso e quindi, in termini pratici, sta mantenendo fede ai programmi a suo tempo tracciati.


Per altri traguardi, bisogna riconoscerlo, c’è stato qualcosa che ha tarpato le ali alla squadra proprio nei momenti in cui avrebbe dovuto esprimere in pieno tutte le proprie potenzialità. Segno forse di immaturità e di inadeguatezza tecnico-tattica dell’inquadratura che, probabilmente, per imporsi, avrebbe avuto bisogno di inserire al proprio interno un paio di elementi di spessore e di sicuro affidamento. Determinate qualità nel calcio o si hanno o non si hanno, inutile girarci attorno.

Per il momento fa piacere constatare che la squadra, pur orfana dell’infortunato Faella, vera punta di diamante, cannoniere principe del campionato, ha ripreso il suo cammino e si è nuovamente inserita nel novero delle formazioni che potrebbero disputare gli inutili play-off di categoria. Non è molto, ma non è nemmeno poco.

Nel frattempo, voci di corridoio confermano che siamo quasi al capolinea con l’erario per il famoso “saldo e stralcio”. La sua definitiva soluzione potrebbe portare una ventata di freschezza e di novità all’interno della auspicabile costituenda nuova società. Potrebbe essere il primo passo per tentare la risalita in un campionato più prestigioso.

Auguriamoci che sia così.

da www.paganesegraffiti.it

La Paganese vista da...Nocera! - Una vittoria che sa di rammarico... o di speranza?

A distanza di quattro mesi la Paganese ritrova il successo in trasferta, in terra sarda, contro il Cos Sarrabus Ogliastra penultimo in classifica. Come avevo ipotizzato nella presentazione della partita, mister Esposito abbandona, anche per le contemporanee assenze di Faella e di Ferreira, il modulo super offensivo rifugiandosi nel collaudato 3-5-2 affidandosi al solo D'Angelo in attacco, supportato alle spalle da Ricci. Vittoria era richiesta, minimo sindacale, e vittoria è stata, arrivata dopo un'ora di gioco e in superiorità numerica contro una squadra in piena zona retrocessione. 

Ancora una volta si conferma un campionato dalle mille sorprese facendo aumentare il rammarico in casa azzurrostellata. C'è ben poco da stare allegri: è una vittoria dal retrogusto amaro per le scialbe prestazioni in della Lodigiani e con il Savoia che dovevano dare continuità alla doppia vittoria casalinga per restare agganciati alla vetta. Il Cassino, un punto nelle ultime tre partite a pari punti con il Guidonia, ha lasciato lo scettro alla Gelbison a +2 su entrambe, con la Sarnese quarta forza a +1 sulla Paganese, che ritrova il quinto posto. Una vittoria che purtroppo sa di beffa che non scalda i cuori anzi li fa tribolare per quel che poteva essere e non è stato. Una vittoria che sa più di rammarico che di speranza. Poi nel calcio tutto è possibile. 

Domenica intanto il campionato osserva un turno di riposo, si valuterà l'infortuno muscolare di Ferreira. Si riprenderà il 23 marzo quando al Torre arriverà il Cynthialbalonga, settimo a -2 dagli uomini di mister Esposito. Avversario tutt'altro che semplice. Qualche dato: in casa ha battuto ultimamente Puteolana, Gelbison e Cassino ieri. Nelle ultime sette partite ha infilato sei vittorie ed una sconfitta, di misura, a Guidonia. Perciò non esalti più di tanto questa vittoria perchè una rondine, come si suol dire, non fa primavera. 

Peppe Nocera - paganesemania.it

10.3.25

Sarrabus Ogliastra-Paganese 0-3: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Sarrabus Ogliastra-Paganese 0-3: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.





















Sarrabus Ogliastra-Paganese 0-3: in Sardegna torna la vittoria!

Dopo due sconfitte consecutive torna a vincere la Paganese. E lo fa in modo veemente, perentorio con un netto tre a zero in casa del Sarrabus Ogliastra in virtù delle reti, tutte nel secondo tempo, di D’Angelo, Gianmarco De Feo e Mancino. In Sardegna così gli azzurrostellati, nonostante le assenze in attacco di Faella e Ferreira per infortunio, vincono e convincono riagguantando la quinta posizione in classifica in piena zona Playoff.

Esposito torna al passato dal punto di vista tattico, abbandonando l’offensivo 4-2-4, schierando i suoi con un più equilibrato 3-5-2. In difesa tornano Dicorato e Galizia; in mediana al fianco di Bucolo la grinta di Francesco De Feo e Mancino con Fierro e Malvestuto a fungere da quinti. In attacco c’è dal 1’ D’Angelo supportato da Ricci.

Pronti, via ed è proprio quest’ultimo dopo appena cento secondi a rendersi pericoloso ma dopo un buon controllo non trova l’impatto giusto col pallone. Poco dopo (6’) la gara della Paganese rischia di mettersi in salita: in piena area Esposito trattiene Ricci con la conseguente concessione del calcio di rigore. Dagli undici metri, però, Romano manda a lato. Col passare dei minuti è la Paganese a guadagnare fiducia e campo in una contesa dall’alto tono agonistico sfiorando il vantaggio a 5’ dall’intervallo: lancio di Fierro per Mancino che, dopo un ottimo controllo, colpisce l’esterno della rete. L’episodio che cambia le sorti del match giunge proprio sul finire del tempo: Ricci che, pocanzi aveva avuto uno scontro di gioco con D’Angelo, protesta platealmente nei confronti del direttore di gara beccandosi il rosso diretto.

Nella ripresa la Paganese, galvanizzata anche dagli ingressi di Zugaro e di Gianmarco De Feo, sfrutta nel migliore dei modi la superiorità numerica trovando il vantaggio a metà tempo (71’). Sugli sviluppi di un angolo D’Angelo colpisce sotto rete; quattro minuti più tardi è De Feo a colpire sottomisura dopo un prolungato batti e ribatti in area prima dell’eurogol di Mancino (84’). Il numero 10 azzurrostellato dai 20 metri manda la palla letteralmente all’incrocio mettendo la parola fine al match. 

IL TABELLINO

MARCATORI: 26’ st D'Angelo, 31’ st G. De Feo, 39’ st Mancino

COS SARRABUS OGLIASTRA (4-3-3): Xaxa; Piseddu, Rossi, Severgnini, Morlando; Demontis, Derbali, Mat. Floris (41’ st Boi); Calabrese (33’ st Sulis), Romano, Pinna. A disp. Mau. Floris, Concas, E. Loi, Catapano, Marras, Sotgia, Mameli. All. Carta

PAGANESE (3-5-2): Spurio; Galizia (41’ st Del Gesso), Esposito (21’ st Zugaro), Dicorato; Malvestuto, Mancino (47’ st Pellino), Bucolo (41’ st Petrosino), F. De Feo, Fierro; Ricci (21’ st G. De Feo), D'Angelo. A disp. Grimaldi, Di Masi, Boccia, De Angelis. All. Esposito

ARBITRO: Collier di Gallarate 

NOTE: Spettatori 500 circa. Al 48' espulso Rossi per proteste. Ammoniti: Esposito, Mancino, Demontis, Severgnini, Esposito (all. Paganese), Calabrese. Angoli: 1-2. Recupero: 3' pt 4' st

da www.paganesemania.it

9.3.25

Sarrabus Ogliastra-Paganese 0-3: la domenica del riscatto.

Tutto per sentito dire. Non è stato possibile vedere la partita tra Cos Sarrabus Ogliastra e Paganese in streaming perché la la società sarda, titolare dei diritti televisivi, non ha ritenuto di offrire la visione della gara a tutti quelli che, per un motivo o per un altro, non hanno potuto assistere alla partita in presenza. Un’altra sconfitta per la comunicazione di cui difettano la gran parte delle squadre di serie D.

Questa volta le notizie sono state attinte direttamente dalla Paganese calcio e da un sito sardo, “Centotrentuno” che in diretta testuale hanno aggiornato l’andamento della partita. Ovviamente non leggerete le valutazioni sui singoli come di consueto.

Della gara, ad onor del vero, con tutta la buona volontà di chi ha inteso informare la platea degli interessati, sappiamo ben poco. Sappiamo però che nel primo tempo dopo cinque minuti di gioco c’è stato un episodio che poteva indirizzare la partita in un certo modo. Esposito commette un fallo in area su Rossi. L’arbitro assegna un calcio di rigore alla squadra sarda ma Romano, incaricato del tiro, calcia fuori. Poi quando sta per scadere il primo tempo, il Cos Sarrabus rimane in dieci uomini per l’espulsione di Rossi per proteste verso arbitro.

In dieci uomini la squadra sarda deve contenere la prevedibile offensiva della Paganese che, nel secondo tempo, passa per ben tre volte. La prima con D’Angelo pronto a mettere in rete un calcio d’angolo e poi successivamente da Gianmarco De Feo e da Mancino.

Cambia poco nella classifica dopo i risultati odierni. La Gelbison mantiene la prima posizione, mentre Cassino e Puteolana inciampano rispettivamente con Cynthialbalonga e Sassari Latte Dolce. Pareggio invece tra Sarnese e Guidonia.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it 

4.3.25

Le scuole di pensiero.

DI NINO RUGGIERO

Capitolo Paganese. Da quello che intuisco e mi sembra di capire, a questo punto del campionato, ci sono in ballo due differenti scuole di pensiero che aleggiano nel variegato cielo del tifo azzurrostellato.

La prima fa capo a chi vorrebbe sempre una squadra vincente e non sopporta più di disputare anonimi campionati interregionali dopo aver vissuto per anni i fasti di campionato nazionali in serie C e aver incontrato sul proprio cammino squadre dal passato prestigioso come Bari, Foggia, Palermo, Catania, Messina e Catanzaro.

La seconda fa capo a chi, con i piedi di piombo e conscio di mille difficoltà, non esclusa una visione estremamente pratica delle cose, ha pensato di programmare, e successivamente accettare, forse anche a malincuore, un futuro non solo agonistico, nel senso stretto della parola, che investe anche l’aspetto puramente amministrativo e societario. Da qui la rassegnazione, con una specie di patto di non belligeranza tra tifoseria e dirigenza, per dare un senso al futuro della Paganese calcio impegnata a risolvere i problemi che la vecchia società si trascina da tempo nei confronti del fisco.

Due realtà, dunque, l’una diversa dall’altra. Due modi diversi, ovviamente, di intendere il calcio locale. Da una parte chi è abituato a vedere squadre vincenti e non si rassegna a recitare un ruolo di secondo piano; dall’altra chi ha consapevolezza di dover guardare in faccia alla realtà delle cose.

Eppure, guarda caso, a un certo punto del campionato, le due anime si sono incrociate, non come due rette parallele che non si incontrano mai, perché le attenzioni comuni hanno avuto l’opportunità di convivere una stessa opportunità o realtà.

Quando, starete chiedendovi? Quando, nei mesi di novembre e dicembre, a ridosso della campagna acquisti invernale, gli azzurrostellati sono arrivati al primo posto in classifica. A questo punto, però, meglio stendere un velo pietoso su quello che poteva essere ma non è stato, senza per questo voler trovare un colpevole a tutti i costi.

Lasciamo stare quello che è stato e che appartiene ormai al passato, e non affondiamo il dito nella piaga. Non serve a nulla piangere sul latte versato; ma resta il fatto, incontrovertibile, che la squadra, nonostante gli innesti di Ricci e D’Angelo, rinforzi dicembrini, sia scivolata su una buccia di banana e ha perduto come d’incanto tutte quelle qualità che l’avevano portata a giocarsela con le migliori squadre del torneo.

L’attuale scenario è diventato preoccupante soprattutto dopo le ultime deludenti prestazioni della squadra. C’è scoramento per i tanti che avrebbero voluto tagliare i ponti con la serie D ma c’è anche l’accettazione con riserva di quelli che in fondo avevano intuito che ci sarebbe stato poco spazio nel discorso riguardante le prime posizioni di classifica.

Due anime, due scuole di pensiero che comunque caratterizzano gli inimitabili tifosi della stella.

Adesso che vogliamo fare: vogliamo continuare a rimpiangere i fasti di un tempo, o vogliamo pensare seriamente di buttare le basi per il futuro?

Bella domanda, vero?

da www.paganesegraffiti.it

La Paganese vista da...Nocera! - Col Savoia una squadra senza anima.

L'avvilente prestazione della Paganese contro il Savoia ha cancellato anche quelle flebili speranze di una riapertura del campionato in vetta. Dopo l'inopinata sconfitta con l'Atletico Lodigiani ci si aspettava una degna reazione, quanto meno sotto l'aspetto caratteriale ed emotivo. In vetta, negli ultimi turni, si faceva a gara per far rientrare nei giochi promozione gli azzurri che dal canto loro, invece, si sono autoesclusi senza colpo ferire. Non fa rabbia la sconfitta ma l'interpretazione della partita: sembrava quelle che si facevano una volta il giovedì, senza spirito combattivo. Una squadra senz'anima. Altro che ci crediamo e "vogliamo riscattare la prestazione precedente". Tutte belle parole del tecnico Esposito che probabilmente non s'è riusciti a trasmettere alla squadra. Una squadra in totale confusione per novanta minuti in cui ha creato una sola occasione con Ferreira  e che non ha saputo reagire all'ennesima disattenzione difensiva di capitan Esposito, e compagni di reparto, sul primo gol. I continui errori tecnici, Ianniello uno su tutti, hanno limitato una manovra che non riusciva mai a creare quei presupposti per decollare, Ricci alle spalle di Ferreira non pervenuto, facendo rimpiangere il gioco spettacolare ammirato lo scorso anno con Agovino, presente tra l'altro in tribuna. 

A proposito, in sede di presentazione di mister Esposito ci fu detto che fu “scelto per dare continuità al progetto di Agovino”, che adesso giunti a marzo ritengo fallito. Come non all'altezza il mercato di gennaio con D'Angelo, una rete in 9 gare alcune partite dalla panchina, così come Ricci con il nuovo pacchetto under giunto tardivamente. Non è da meno la difesa in questo girone di ritorno, con appendice Lattedolce, con l'ennesimo gol subito di testa: eppure ci avevano detto che non servivano difensori strutturati. 

Per quanto visto sul terreno di gioco è stata quanto meno provvidenziale e azzeccata, anche se inusuale e inspiegabile, l'assenza della conferenza stampa, comunicataci prima della gara. Sarebbe stata più logica, come da prassi, dopo una sconfitta. E per completare l'opera dell'ultimo periodo della comunicazione della società, dopo le bacchettate censorie del presidente nel post Olbia, anche il ritiro del pass stampa ad un collega. Solidarietà ad entrambi i colleghi!

Peppe Nocera – paganesemania.it

3.3.25

Paganese-Savoia 0-2: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.

Paganese-Savoia 0-2: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Raffaele Esposito – È proprio un periodaccio per la squadra, ma anche per il suo allenatore. Da qualche tempo i suoi ragazzi hanno perduto l’identità che aveva contraddistinto il loro cammino tattico. Probabile che la squadra sia stata sedotta da un sogno di grandezza e che in tale ottica abbia perduto la propria linearità spontanea. Adesso che si è chiuso un capitolo impossibile, per quelle che erano le reali possibilità di successo della squadra, bisognerà convenire che il programma stilato a inizio di campionato è stato rispettato. Sempre che sia così (e che nessuno abbia qualcosa da rimproverare allo staff tecnico).

Spurio – Per lui una delle domeniche più tranquille di questo campionato. Niente da fare sui due gol incassati.

Ianniello – Rientra nello schema della difesa a quattro come terzino destro ma non è la sua giornata.

(dal 62’ Galizia) – Entra in campo nella ripresa e si sistema al centro della difesa. Prestazione senza sbavature a conferma delle sue doti.

Esposito – Non è un buon periodo per lui e sconta vecchi peccati di scarso adattamento di una difesa che viene colta spesso e volentieri fuori posizione.

(dal 62’ Boccia) – A dire il vero, porta una ventata di ottimismo quando entra in campo al posto di Ianniello sulla destra dello schieramento difensivo. Ma è solo un fuoco di paglia e la squadra non approfitta del suo stato di grazia.

De Feo F. – Ci mette tutta l’esperienza per dare più consistenza alla difesa ma non sempre è fortunato. È sicuramente tra quelli che non demordono mai.

Fierro – Recita bene la sua particina ma non va mai al di là di una modesta prestazione sulla fascia sinistra dello schieramento difensivo.

Bucolo – Cerca come al solito di dare ordine alla manovra nella zona centrale del campo. Ci riesce a tratti perchè braccato dalla fitta ragnatela predisposta dagli avversari nella zona di sua competenza.

(dal 57’ D’Angelo) – Viene schierato quando la squadra dovrebbe esprimere tutta la potenzialità offensiva nel tentativo di riuscire a pareggiare le sorti della gara. Ma la sua prestazione risulta impalpabile.

Ricci – Prova a dare sostegno in una posizione di tre quarti campo a ridosso degli attaccanti, ma la sua gara personale non decolla mai.

(dal 76’ Del Gesso) – Entra e trova anche subito la sua naturale posizione di interno di centrocampo. Recita la sua parte con decoro e personalità.

Petrosino – Ha trovato una sua sistemazione nel centrocampo ma non va mai al di là di una modesta prestazione

Mancino – Schierato inizialmente a sinistra dell’attacco, riesce a dare parecchio grattacapi alla difesa oplontina. Da un suo cross scaturisce al quarto d’ora l’occasione da gol mancata da G. De Feo.

De Feo G. – Si muove con tanta buona lena su tutto il fronte di attacco ma non riesce mai a dare la zampata decisiva al pallone in zona gol .

(dal 57’ Zugaro) – Riesce a dare una scossa alla squadra con le sue sgroppate sulla fascia sinistra dello schieramento. Ma non sempre è altrettanto preciso nelle conclusioni.

Ferreira – Gira sornione su tutto il fronte di attacco e lavora buoni palloni in avanti. Soffre però la marcatura stretta e asfissiante che i difensori del Savoia attuano nei suoi confronti.

da www.paganesegraffiti.it

Mettiamoci una pietra sopra.

Mettiamoci una bella pietra sopra. L’ultimo diaframma della speranza è caduto, e forse ci siamo tolti definitivamente il pensiero sul futuro più prossimo e su quello che poteva essere ma non è stato.

Il Savoia, squadra tetragona e quadrata tatticamente, ha solo raccolto e portato a casa quello che la Paganese le ha graziosamente e magnanimamente concesso. La vittoria dei bianchi di Torre Annunziata non fa una grinza tanto è stata legittima e meritata. Ancora una volta i padroni di casa hanno accusato problemi difensivi. Prima hanno preso gol in contropiede sbagliando i tempi della difesa e poi, nel secondo tempo, hanno incassato la solita rete che non manca mai (veri classici di quest’anno) con un colpo di testa su calcio d’angolo.

Due gol che accusano per una difesa che, invece di migliorare il rendimento nel corso del campionato, ha lasciato interdetti per una involuzione del tutto inaspettata. Notizie non proprio buone anche per centrocampo e attacco, reparti apparsi slegati ancorché improduttivi.

Come poteva finire, allora, con queste premesse Paganese-Savoia?

da www.paganesegraffiti.it

foto da Paganese Calcio



Paganese-Savoia 0-2: derby amaro, decidono Negri e Celli.

Seconda sconfitta consecutiva per la Paganese che, dopo il ko in terra laziale con l’Atletico Lodigiani, viene superata al “Marcello Torre” dal Savoia. Due a zero il risultato finale per gli oplontini che liquidano la pratica con un gol per tempo riuscendo così a far cadere l’imbattibilità degli azzurrostellati tra le mura amiche dove finora avevano subito soltanto un gol. 

Mister Esposito, nonostante l’assenza pesante di Faella per infortunio a cui si aggiungono quelle degli squalificati Dicorato e Malvestuto, conferma la veste tattica offensiva delle ultime apparizioni. Ricci torna così in campo dal primo minuto; in difesa c’è Ianniello sull’esterno con Francesco De Feo al centro in coppia con Esposito. 

Nonostante ciò, è una sfida che stenta a decollare nella prima frazione che si sblocca alla prima vera occasione (28’): Pellino lancia direttamente Negro che, sfruttando un’errata impostazione del fuorigioco da parte della difesa azzurrostellata, batte Spurio per il più classico gol dell’ex. La risposta della Paganese è affidata ad un calcio piazzato di Ferreira (45’) su cui, nonostante una deviazione, Pellino è bravo a respingere. Identico copione anche nella ripresa col Savoia che raddoppia al primo tentativo (67’): Schiavi pennella al centro dell’area dove Celli di testa sigla il definitivo 2-0. 

Matura così, tra i fischi del “Torre”, un ko pesante che mette definitivamente fine ai sogni di gloria azzurrostellati. 

IL TABELLINO

MARCATORI: 26' pt Negro; 22’ st Celli

PAGANESE (4-2-3-1): Spurio; Ianniello (17’ st Galizia), Esposito (17’ st Boccia), F. De Feo, Fierro; Bucolo (12’ st D'Angelo), Petrosino; Mancino, Ricci (32’ st Del Gesso), G. De Feo (12’ st Zugaro); Ferreira. A disp.: Grimaldi, Di Masi, Pellino, De Angelis. All.: Esposito

SAVOIA (3-5-2): Pellino; Bitonto, Celli, Guifo Bogne; Schiavi, Russo (37’ st  Borrelli), La Monica, Lauria (16’ st Giglio), Iaccarino (40' st Del Mondo); Maniero (48’ st Fiasco), Negro. A disp.: Borrelli, Pellegrini, Orta, Paudice, Cirillo. All.: Barbera

Arbitro: Velocci di Frosinone

Note: Spettatori 1000 circa, trasferta vietata ai tifosi del Savoia. Ammoniti: G. De Feo, Schiavi, Maniero. Angoli: 8-3. Recupero: 2' pt, 5' st

da paganesemania.it

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