27.11.25

Ufficiale: Alessio Faella torna alla Paganese!

Mancava solo l'ufficialità che puntualmente è arrivata nel primo pomeriggio. Come anticipato ieri (qui la news) Alessio Faella è un nuovo calciatore della Paganese a disposizione di mister Novelli e torna a vestire l'azzurrostellato a distanza di pochi mesi.

Nella lettera che aveva affidato ai canali social in estate prima del passaggio al Nola (clicca qui), il calciatore aveva ringraziato tutti scrivendo inoltre che questo non sarebbe stato un addio... sperando un giorno di portar ritornare. Adesso quel giorno è arrivato, probabilmente ancor prima di quanto si aspettasse, e quel discorso intrapreso lo scorso anno quando portò nel girone di andata da autentico trascinatore la Paganese di Esposito in vetta la classifica può, in qualche modo, proseguire.

La Paganese oggi è in testa al girone H e mister Novelli potrà contare così su un Alessio Faella in piu nel motore della sua creatura a caccia della tanto agognata serie C!

da www.paganesemania.it

Un primato meritato.

La Paganese guarda avanti o meglio guarda tutti dall’alto in basso. Gli azzurrostellati sono primi e meritatamente. Certo quanta fatica c’è voluta per battere la Real Normanna! Una partita dominata si è conclusa con una sola rete di scarto per giunta arrivata solamente su rigore: un palo ed un incrocio dei pali hanno negato la gioia della rete a Labriola, Mancino ha sprecato malamente una ghiottissima occasione. Una squadra che soprattutto nel secondo tempo ha dominato letteralmente gli avversari non riuscendo però a capitalizzare il suo predominio. A differenza della domenica precedente quando il Ferrandina era riuscito ad irretire l’undici azzurrostellato, stavolta si è creato tanto sprecando altrettanto. Al termine della gara Novelli era soddisfatto, ma consapevole che i suoi ragazzi avevano sciupato troppo.

Ma adesso non c’è tempo per pensare alla partita conclusa tre giorni fa ed ecco che il calendario subito mette la Paganese di fronte ad una squadra, l’Afragolese, anch’essa protagonista inaspettata. Un banco di prova importante per le velleità azzurrostellate e da oggi con un Faella in più nel motore. I rossoblù sono squadra solida e concreta a cui piace sfidare gli avversari senza preconcetti di sorta. Si gioca per vincere da entrambe le parti ed è per questo che la sfida di domenica prossima in terra napoletana si presenta come interessante e con le caratteristiche della partita da godersi. Uno spettacolo a cui solamente 250 tifosi paganesi potranno assistere, biglietti esauriti in 2 ore. Si va all’assalto dell’Afragolese , senza calcoli e con la spensieratezza di chi è consapevole che la vetta non è una conquista, ma un solido punto di partenza.

Carlo Avallone - paganesemania.it

26.11.25

Bocchetti prepara il colpo di mercato: è Alessio Faella.

Potrebbe esserci un gradito ritorno tra le fila della Paganese ancor prima dell'apertura ufficiale delle liste di trasferimento in serie D il prossimo 1° dicembre. Il ds Bocchetti avrebbe cerchiato in rosso il nome di Alessio Faella, che ha rescisso proprio nel primo pomeriggio il contratto che lo legava al Nola, per aumentare la potenza offensiva della rosa a disposizione di Raffaele Novelli. Il calciatore, il cui nome gira con insistenza in città da qualche giorno, potrebbe incontrare a breve i vertici del club azzurrostellato per mettere nero su bianco e continuare così quel percorso interrotto lo scorso anno. Un infortunio alla clavicola lo tenne ai box per il resto della stagione dopo aver trascinato a suon di gol, ben 15, giocate e accelerazioni nelle zone altissime della classifica la Paganese

Il calciatore ha, inoltre, completato interamente anche il percorso riabilitativo dopo l'infortunio al menisco patito proprio nella prima giornata di campionato con il Gravina che lo hanno reso finora indisponibile in campionato.

da www.paganesemania.it

25.11.25

Il capolinea del gol.

DI NINO RUGGIERO

Primo posto in classifica. Che soddisfazione! Una squadra venuta su dal niente, diciamo sulle ceneri della compagine dello scorso anno, e che – grazie all’opera di Bocchetti e di Novelli, rispettivamente nel ruolo di direttore sportivo ed allenatore – con il passo della formichina, domenica dopo domenica, è arrivata ai vertici della classifica.

Guardate, fin dal primo momento si è capito che quest’anno si è visto giusto nell’allestimento della squadra. Competenza e mestiere certosinamente e saggiamente tracciati sul notes da spendere sul mercato da parte dei tecnici. Bocchetti aveva guardato per prima cosa agli under, gente che conosceva bene e su cui puntare a occhi chiusi. Poi, d’accordo con l’allenatore Novelli aveva plasmato la squadra con calciatori di affidamento, di quelli che difficilmente deludono perché hanno qualità e devono accompagnare con il loro mestiere il processo di crescita della squadra nel suo insieme. Sono così arrivate fin dall’inizio buone prestazioni complessive suffragate anche da risultati positivi e incoraggianti. Poi ci sono state battute a vuoto contro squadre importanti come Heraclea e Andria. Sconfitte peraltro evitabilissime, arrivate sul filo del rasoio; mai sconfitte nette e inequivocabili.

Adesso, dopo un filotto di dieci risultati utili consecutivi, è arrivato il giusto premio per questi ragazzi che hanno conquistato la prima posizione in classifica. Pagani sportiva, domenica sera, dopo i risultati arrivati dagli altri campi, non è esplosa per la gioia; la compostezza l’ha fatta da padrona, nessuno capogiro per essere arrivati in alto, con la leggerezza e la “nonchalance” tipiche di una piazza abituata a frequentare le zone alte della classifica.

Allora c’è da chiedersi, e non può essere diversamente: adesso che facciamo, ammettiamo di essere pronti per il gran salto, o preferiamo lasciare tutto al caso senza toccare minimamente la composizione dell’inquadratura?


Non scopriamo l’acqua calda quando diciamo che la squadra, così com’è, ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per mirare a grossi traguardi; ma ha anche fatto capire che per fare ancora meglio avrebbe bisogno di concretizzare con maggiore continuità le azioni che propone in zona gol. Le solite voci di dentro fanno trapelare che l’allenatore Novelli, in prospettiva futura, preferirebbe lasciare la rosa così com’è, convinto di poter ancora migliorare il rendimento della squadra solo con il lavoro. Lo capiamo: al momento la squadra lavora senza pressioni nella consapevolezza di non aver niente da perdere e tutto da guadagnare. Quindi può lavorare in tutta tranquillità senza l’assillo della vittoria a tutti i costi. Ma ci chiediamo, così come se lo chiedono in tanti, basterà il solo lavoro per arrivare con maggiore continuità e prolificità in zona gol? O c’è bisogno, invece, di qualche innesto mirato in avanti di un elemento in grado di assicurare maggiore penetrabilità alla squadra? Gli esperti, quando si parla di attaccanti con il vizio del gol, fanno riferimento al tipico calciatore in grado di interpretare la figura di capolinea del gol, stereotipo che meglio inquadra la figura del goleador. Oggi, con una prima posizione da difendere, fossi il responsabile della società, qualche dubbio sul prosieguo del campionato, in tema di obiettivi da raggiungere, lo avrei. E penserei a un giocatore in grado di interpretare il delicato ruolo di “capolinea del gol”. Non si trovano facilmente. Ma ci sono.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)

La Paganese vista da...Nocera! - Corsi e ricorsi storici! Una Paganese straripante si prende la vetta.

Il filosofo e scrittore dell'età dei lumi, Giambattista Vico, nella sua teoria dei “corsi e ricorsi storici” sosteneva che la storia si muove ciclicamente. Eventi che si ripetono e riscrivano la storia. Esattamente il 23 novembre del 1980, data tristemente nota per il devastante terremoto in Irpinia, la Paganese conquistava il primo posto nel girone B del campionato di C1 1980-81, vincendo a Siracusa 1-2. A distanza di 45 anni la storia si ripete: la Paganese battendo la Real Normanna sorpassa il Fasano, due punti nelle ultime tre giornate, e mette il suo vessillo sulla cima del girone H del campionato di serie D.

Alla vigilia c'era lo spauracchio della Real Normanna dell'ex saracinesca azzurra Andrea Spurio da scardinare, che aveva lasciato il cuore a Pagani e l'ha ritrovato nel saluto speciale che gli ha riservato il Marcello Torre. Da grande professionista ha fatto di tutto per mantenere inviolata la porta e conservare il titolo di portiere della difesa meno battuta del girone con Martina e Paganese. E' stato trafitto dal redivivo Lombardi, ottima partita, soltanto dagli undici metri in una gara a tinte esclusivamente azzurrostellate. Spurio se li è visti spuntare da ogni dove come un "crescendo rossiniano" che poneva i granata alle corde, sin dalle prime battute, come un pugile all'angolo. Altro ritmo e intensità rispetto al primo tempo, monocorde, della gara di domenica scorsa con il Ferrandina.

Una squadra che ritrovava la sua formazione tipo rinvigorita negli esterni Costanzo e Lombardi tornati ai primi splendori di avvio stagione. Un Piga devastante nelle sue incursioni che tagliano il campo avendo le spalle coperte da Isufi e De Nova. I polmoni centrali nelle gambe e nelle idee di Labriola, che continua a centrare legni già tre nelle ultime due gare, e Pierce. Argañaraz attira, come una mantide religiosa, i difensori ospiti favorendo gli inserimenti di Mancino. La Paganese è straripante ma allo stesso tempo incapace di chiudere la partita e mantenere in vita la Real Normanna. Che allo stesso tempo conferma le polveri bagnate di un attacco a segno solo cinque volte in tredici partite. La sensazione era che mai nessuno poteva scalfire la determinazione di De Nova e compagni che alla fine, dopo una miriade di occasioni oltre ai due legni e alle parate di Spurio, vince una partita di ‘corto muso’ che le regala la vetta.

Novelli, dall'alto della sua esperienza, spegne meglio di un'autobotte dei pompieri qualsiasi immaginario discorso di primato e mercato e stende un velo di equilibrio sulla sorprendente Paganese.

Peppe Nocera - paganesemania.it

24.11.25

La partita nella partita di Andrea Spurio: l'abbraccio con la nord e l'intero Torre.

In vista del suo ritorno, da avversario, aveva detto: “Ho lasciato il cuore a Pagani”. Una vera e propria dichiarazione d'amore quella di Andrea Spurio che ammetteva come anche “se avesse giocato solo una stagione con la Paganese era come se ne avesse giocato dieci”. A distanza di mesi ancora non ha digerito quella separazione senza un preavviso, una chiamata, che l'ha strappato da quella gente che l'ha voluto sotto la curva Nord per tributargli il giusto applauso e la condivisione di un legame che ora è indissolubile. “Uno di noi, Andrea Spurio uno di noi ” ha cantato il cuore del tifo paganese che l'ha chiamato a se per definirlo suo fratello.

Sarà stata sicuramente una gara particolare per la saracinesca ex Paganese che ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, ha dimostrato il suo valore tra i pali. Primo tempo lontano dalla curva e dal cuore dovendo fronteggiare il calcio di rigore poi trasformato da Lombardi che lo trafigge centralmente. Nella ripresa ha la “sua gente” alle spalle. Sente il loro respiro, la loro spinta, ognuno fa la sua parte: la curva spinge, lui para il parabile e anche l'imparabile con l'aiuto della traversa e del palo timbrati da Labriola.

A fine partita non ne vuole sapere di lasciare il terreno di gioco. Con nostalgia, e forse anche invidia, vede la Paganese correre verso la curva, per il solito rituale, che lui ben conosce. Avrebbe voglia di essere lì, nel frattempo abbraccia vecchi amici, con i quali ha condiviso una stagione incredibile. Dopo che la Paganese lascia il terreno di gioco, lui è ancora li ad osservarla e a quel punto che lo chiamano per abbracciarlo idealmente. Con un passo lento, quasi a voler prolungare quel momento, si porta al cospetto della sua gente, che lo invoca.

E' tempo di andare, di lasciare il suo terreno di gioco, le sue porte che lo hanno visto protagonista. Prima però raccoglie gli applausi del settore distinti e poi la tribuna prima di essere ingoiato dal tunnel che porta agli spogliatoi dove nemmeno una doccia servirà a lavare quel dolore per una chiamata che non è mai arrivata. “Andrea Spurio uno di Noi ”.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Paganese-Real Normanna 1-0: gli altri risultati e la classifica aggiornata.

La Paganese scatta sola in testa alla classifica!

Non succedeva da circa 3 anni quando gli azzurri scavalcarono il Sorrento ma poi perdettero la serie C a Tivoli...

23 Novembre 1980 - 23 Novembre 2025: 45 anni fa la Paganese era prima e la terra tremava.

Ci sono date che restano impresse per sempre nell'immaginario collettivo. Date che segnano un momento in cui l'orologio si ferma per un minuto interminabile come quello vissuto da chi c'era e di chi l'ha potuto raccontare. Erano le 19.34 del 23 novembre del 1980, quando ci fu un devastante terremoto in Irpinia di magnitudo 6.9 della durata di 90 secondi. Circa 3000 morti, 9000 feriti, 300.000 senzatetto e 150.000 abitazioni distrutte. Da allora sono trascorsi 45 anni e quella domenica gli appassionati di calcio erano incollati alla tv e sintonizzati su Rai 2, intenti a seguire il secondo tempo, in differita, della partita di campionato di serie A Juventus-Inter 2-1.

Nel pomeriggio la Paganese aveva giocato al “De Simone” di Siracusa, per la nona giornata del campionato di serie C1 1980-81. Questo il tabellino:

SIRACUSA; Ferioli, Calabrese, Culotti (Armenise), Agosti, Nobile, Polverino, Piochi, Zanotti, Labonia (72' Bortot), Pivotto, Auteri. All: Lombardo

PAGANESE: Giordano, Dozzi, Condemi, Balestro, Trevisan, Lomonte, Oddo, Tripepi, Fracas, Jannucci, Fiorucci (55' Alivernini).All: Montefusco

ARBITRO: Cerquoni di Macerata

RETI: 48'Piochi, 62' (aut) Calabrese, 70' Alivernini.

Al termine di quella partita la Paganese divenne capolista del girone B del campionato di serie C1. Gli azzurrostellati di mister Montefusco erano primi in classifica. Una gioia che durò poche ore, il tempo di ritornare a Pagani per rendersi conto di cosa fosse successo in Campania.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Paganese-Real Normanna 1-0: la Rassegna Stampa da PaganeseGraffiti.





















Primato solitario.

DI NINO RUGGIERO

Il risultato risicato ottenuto con l’Aversa Normanna non deve fare pensare a una vittoria stentata. 

È vero che la Paganese ha segnato solo su calcio di rigore, ma è altrettanto vero che in campo non c’è mai stata partita, tanto evidente è stata la superiorità degli azzurrostellati che sono andati più di una volta vicini al raddoppio. 

Piuttosto, sarebbe il caso di affrontare una volta per sempre il problema della squadra che trova difficoltà in avanti quanto a segnature. Con gli azzurrostellati che oggi sono arrivati al primo posto, è lecito pensare che alcun traguardo è loro precluso in fatto di sogni. 

Forse in pochi credevano nella reale potenzialità dell’attuale compagine; ma adesso, con risultati positivi che arrivano e lasciano ancora meglio spazio per una specie di miracolo calcistico, qualcosina si potrebbe pure fare in tema di miglioramento in zona gol, non tanto spostando di ruoli gli attuali componenti, quanto pescando sul mercato qualche cecchino da area di rigore. 

Certo, bisognerebbe trovare qualche pedina giusta, diciamo ad hoc, per non guastare l’armonia tattica che in un certo qual senso ha costituito fino a questo momento la vera forza della squadra. Ma è innegabile che un attaccante che abbia un innato fiuto del gol potrebbe dare nuova linfa in fatto di realizzazioni, considerato che gli attuali centrocampisti non riescono a cantare e a portare la croce, come si diceva una volta. 

Sappiamo tutti che gli obiettivi della società sono stati fino a questo momento rispettati in pieno, ma nello stesso tempo – con una classifica che oggi ci vede al primo posto – una domanda ce la dobbiamo porre. 

Possiamo andare avanti così, o possiamo migliorare con qualche innesto mirato la qualità realizzativa?

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Paganese-Real Normanna 1-0: il Pagellone di PaganeseMania.

Piga è superlativo ma tutta la squadra è sopra la sufficienza

GALLO 6: Il numero uno azzurro mostra sempre più sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi, bravo anche nel giro palla con i piedi.

DI BIAGIO 6,5: Mr Novelli lo ripropone dal primo minuto e il 14 lo ripaga con una prestazione maiuscola, bravo sia in fase difensiva che nelle proposizioni offensive.

ISUFI 6: Ritornato al centro della difesa, il giovane difensore albanese gioca una partita efficace e concreta.
Figueras 6: Sostituisce Isufi al fianco di De Nova, si disimpegna con attenzione.

DE NOVA 7: Uno dei pilastri della squadra, il capitano azzurro guida la difesa azzurra con leadership e qualità. Maestoso.

PIGA 7,5: Il migliore in campo, padrone assoluto della corsia di sinistra, insuperabile in difesa, inarrestabile in attacco. Superlativo

PIERCE 7: Il metronomo argentino sfodera ancora una volta una prestazione di livello assoluto, intercetta e conquista un numero enorme di palloni e li gioca sempre con qualità e lucidità.

LABRIOLA 6,5: La mezz'ala ex Sarnese prova in tutti i modi a battere Spurio, ma ben due legni gli negano la gioia del goal.

MANCINO 6,5: Il numero 10 azzurro ha giocato una partita di grande corsa e qualità, molto bravo a trovare spazio alle spalle dei centrocampisti granata, esce sfinito per i tanti km percorsi.
Langella 6: Gioca pochi minuti ma di ottima qualità e presenza, il suo spessore sarà sicuramente prezioso per il prosieguo del campionato

LOMBARDI 7: Il goal su rigore impreziosisce una partita giocata con la qualità fatta vedere nelle prime giornate di campionato e che si era un po' persa nelle ultime partite.

ARGAÑARAZ 6,5: Gli manca il goal, ma la prestazione c'è, bravo nel gioco di sponda che favorisce lo sviluppo della manovra offensiva.
Negro 6: Entra al posto di Arganaraz e fa sentire fin da subito la sua presenza, peccato che l'ex Spurio gli nega la gioia del goal con una super parata.

COSTANZO 7: Dopo un periodo di appannamento, l'ala ex Olbia ritrova lo spunto e il dribbling dei tempi migliori. Una spina nel fianco per la difesa aversana.
El Haddadi 6,5: Prende il posto di Costanzo e impatta bene sulla partita, mantiene alto il livello di pericolosità sulla sinistra dell'attacco azzurro

Alfonso Tortora - paganesemania.it

Mister Novelli è soddisfatto ma vola basso: "Non guardo la classifica. Mercato? Non chiedo nulla!".

Non può che essere soddisfatto al termine del match mister Raffaele Novelli. Aldilà della vittoria che è valsa il primato in classifica, è la prestazione della Paganese a convincere! La seconda della classe ha indossato gli abiti di una ‘grande squadra’ ben consapevole delle proprie potenzialità approcciando in modo perfetto alla gara e continuando con la stessa intensità e mentalità per tutti i 90 minuti. “Abbiamo fatto bene non soffrendo niente contro una squadra che rispetto all’avversario di domenica scorsa quando recuperava palla cercare di costruire, giocare provando ad indirizzare la manovra. Facendo ciò è vero che ti faceva anche correre ma si creavano degli spazi importanti soprattutto negli ultimi 20/25 metri. Abbiamo creato almeno 8 occasioni importanti centrando due legni. Abbiamo fatto una buona costruzione dal basso con i centrali, Labriola e Mancino si sono mossi bene tra le linee così come Arganaraz ha creato gli spazi per gli inserimenti delle mezzale. I terzini hanno spinto, gli esterni hanno dato ampiezza e profondità al campo. E’ logico, però, che bisogna continuare a lavorare capendo che bisogna chiudere il match quando ti trovi in vantaggio. Perché poi basta un errore, che ci può essere, e subisci gol”.

Una vittoria che consentito alla Paganese di scavalcare in classifica il Fasano e di guardare tutti dall’altro verso il basso. Il tecnico azzurrostellati, dall’altro della sua esperienza, preferisce mantenere un profilo basso. “La classifica non mi interessa, guardo solo a noi stessi ed al nostro processo di crescita. Questa è una squadra simpatica, carina composta da ragazzi che hanno tanta volontà, appartenenza e ambizioni con tutti i pregi e i difetti del caso. L’importante è essere una squadra che indipendentemente dalla classifica deve avere quell’idea di gioco, quell’organizzazione, quella mentalità giorno dopo giorno. Nel momento in cui guarderemo gli altri pensando di non dover più lavorare su quei millimetri avremo grandi difficoltà”.

Chiusura finale sul mercato che aprirà ufficialmente i battenti nel mese di dicembre. In tal senso Novelli ha le idee fin troppo chiare. “Perché ricercare fuori un finalizzatore quando abbiamo in rosa due attaccanti centrali molto bravi e degli attaccanti esterni con qualità? Se questa squadra sta dimostrando intensità e appartenenza, come diciamo tutti, e si trova lassù significa che non ha bisogno di altro. Io non chiedo nulla alla società, se poi qualcuno vuole andare via è diverso. E’ un gruppo che in estate ha iniziato con me e con loro voglio finire. Bocchetti ha costruito questa squadra con delle precise caratteristiche non solo calcistiche ma anche umane”.

da www.paganesemania.it

La Paganese vince, convince e si regala il primo posto! Con la Real Normanna finisce 1-0.

Vince, convince e si regala il primo posto la Paganese che al “Marcello Torre” supera la Real Normanna grazie al calcio di rigore realizzato da Lombardi. Un uno a zero troppo stretto per quanto fatto vedere durante i novanta minuti dagli azzurrostellati padroni assoluti del match fin dall’inizio. Una prestazione e un atteggiamento da ‘grande’ squadra con consapevolezza dei propri mezzi dove l’unica pecca è stata quella di non riuscire a chiudere il match un po' per imprecisione, un po' per sfortuna come in occasione dei legni colpiti da Labriola e un po' per le parate dell’ex Spurio.

Torna al passato mister Novelli che schiera l’undici maggiormente impiegato in campionato. Al centro della difesa schiera l’under Isufi e così di conseguenza si riappropria della casacca da titolare in attacco Lombardi dove come terminale offensivo Arganaraz è preferito a Negro.

E’ un monologo azzurrostellato nella prima frazione che spinge fin da subito sull’acceleratore a caccia del gol. Ci provano subito Labriola (4’) con Spurio che blocca e Lombardi che prima si accentra e calcia mandando la sfera di poco a lato (9’) e poco dopo da ottima posizione di testa manda alto sul cross dalla sinistra di Piga (13’). La Paganese continua a spingere e tocca ad Arganaraz rendersi pericoloso: la girata al volo sul cross dalla destra di Mancino è di poco a lato (18’) mentre la conclusione a botta sicura 4 minuti dopo è murata dalla difesa granata. A cavallo della mezzora è la volta, invece, di Costanzo che prima al termine di un slalom manda alto (29’) e poi con un conclusione a giro spedisce di poco a lato (35’). Il gol è praticamente nell’aria e giunge subito dopo quando su un’azione prolungata in area di rigore Petricciuolo atterra Mancino. Calcio di rigore che Lombardi realizza con freddezza per il meritato uno a zero.

Nello stesso identico modo si apre anche la ripresa con la squadra di Novelli subito a caccia del gol del raddoppio. Ci va vicino in apertura Costanzo (5’) che, servito in profondità da Mancino, manda di poco a lato in diagonale. Ancor di più Mancino (6’) che dal limite, al termine di una ripartenza orchestrata da Costanzo e Arganaraz, sfiora il palo alla sinistra di Spurio. Occasionissima anche per capitan De Nova (9’) che sottoporta, sugli sviluppi di un calcio piazzato di Labriola e allungato da Isufi sul secondo palo, manca incredibilmente il tap-in vincente.

Il pericolo scampato sembra vegliare la Real Normanna che si fa viva dalle parti di Gallo poco dopo il quarto di gara con Elefante e subito dopo col neoentrato Figliolia con la sfera che in entrambe le occasioni termina di poco a lato. La Paganese, però, rialza nuovamente attenzione e ritmo per chiudere definitivamente il match ma è costretta a fare i conti coi legni, due quelli colpiti da Labriola (35’ e 38’) e con Spurio che neutralizza le conclusioni di Piga (37’ e 45’) per poi allungarsi e deviare il diagonale di Negro a recupero inoltrato.

Grande festa al triplice fischio con la Paganese che può brindare così ai tre punti che valgono il primato

IL TABELLINO

MARCATORE: pt 36’ Lombardi su rig.

PAGANESE (4-3-3): Gallo, Di Biagio, Isufi (28’ st Gatto), De Nova, Piga; Mancino (40’ st Langella), Pierce, Labriola; Lombardi (28’ st Figueras), Arganaraz (28’ st Negro), Costanzo (17’ st El Haddadi). A disp.: Costantini, Conson, Giordano, Grimaldi. All.: Novelli

REAL NORMANNA (4-3-3): Spurio; Alfano (8’ st Iavarone; 40’ st Grimaldi), Esposito, Cassandro, Antinucci (15’ st Capone); Tortora, Manzo, Cannavaro; Verde (8’ st Figliolia), Elefante, Petricciuolo (8’ st Ejjaki). A disp.: Borrelli, Hutsol, De Marino, Nocchiero. All.: Sannazzaro.

ARBITRO: Davide Patti di Palermo

NOTE: Spettatori 2000 circa. Ammoniti: Costanzo, Isufi, Verde, Capone. Angoli: 4-2. Recupero: pt 1’; st 5’

da www.paganesemania.it

20.11.25

Stelle filanti - Il Ferrandina frena l'ascesa ma il bicchiere è pieno più della metà.

Il muro del Ferrandina frena l’ascesa della Paganese verso la posizione di classifica più ambita. Con una difesa accorta la squadra della Basilicata è riuscita a contenere gli azzurrostellati che stavolta hanno mancato di vivacità ed estro. Stavolta gli esterni non sono riusciti a dare la spinta necessaria per scardinare la difesa avversaria e tranne una clamorosa occasione che si è stampata sulla traversa non hanno impensierito più di tanto il portiere rossoblù.

Consideriamo però che la Paganese oggi si trova in una posizione di classifica che nessuno avrebbe osato immaginare e che forse comincia a scontare, con le squadre di bassa classifica, un rinnovato sogno di grandeur. Il bicchiere è da considerarsi assolutamente pieno più della metà. Novelli predica calma e parla di squadra che deve trovare equilibri, condizione e voglia di aggredire, per questo spesso fa ruotare gli under. Questi ultimi sono spesso risultati determinanti nel corso delle gare giocate sinora dimostrando che quest’anno finalmente abbiamo ragazzi che dimostrano di valere la prima squadra ed anche il posto da titolare e questo consente al tecnico di poter cambiare anche gli altri protagonisti in campo. Semmai sarebbe forse lecito provare anche qualche soluzione diversa, considerando che alcuni calciatori come Pierce ad esempio stanno giocando un campionato ad altissimo livello e ricambi ce ne sono. Certo potrebbero essere tantissime le altre soluzioni da adottare: modulo a due punte, centrocampo a 4 o altre fantasiose congetture che un po’ tutti stiamo facendo e, in alcuni “suggerendo” dalla tribuna. D’altronde siamo tutti allenatori e alla fine l’unica cosa che vorremmo vedere è il pallone che si insacca nella porta avversaria per regalarci una nuova vittoria.

Carlo Avallone - paganesemania.it

18.11.25

Il ballo delle debuttanti.

DI NINO RUGGIERO

Il pareggio conseguito domenica al “Marcello Torre” contro il Ferrandina non deve sminuire la prestazione della Paganese che, specie nell’ultima mezz’ora di gioco, ha fatto di tutto per arrivare alla vittoria. Capita, certo, che in una partita non si riesca a fare bottino pieno anche se l’andamento della gara, soprattutto sotto il profilo del dominio territoriale, potrebbe fare pensare il contrario. Il Ferrandina ha puntato tutto sulla solidità del suo impianto difensivo e con una buona dose di fortuna è riuscita nell’intento di portare un prezioso pareggio da Pagani.

Gli uomini di calcio sanno bene che – pur godendo di buoni mezzi tecnici – si può incorrere in passi falsi interni e sanno anche che, in determinati casi, quando non si riesce a perforare le difese avversarie, bisogna anche stare bene attente a coprirsi le spalle per non subire gol, addirittura una beffa in contropiede. Si tratta di raccontare in questi casi un film già visto. Quindi nessuna dramma in casa azzurrostellata per il mezzo passo falso subito; la squadra continua nel solco di una strada tracciata per ben figurare in questo campionato, anche se c’è un certo rimpianto per il mancato risultato pieno che avrebbe catapultato la squadra al primo posto.


Ci sarà tempo per rifarsi e per recuperare, perché in questo tipo di campionato ci saranno sempre sorprese, a patto che la squadra non deluda le aspettative generali che sono state rafforzate negli ultimi tempi da condotte di gare di buon livello qualitativo. Sui comportamenti degli interpreti della partita con il Ferrandina ho detto quasi tutto con il pagellone della domenica ma vorrei meglio chiarire il concetto sulla sostituzione dell’infortunato Pierdomenico. L’allenatore probabilmente ha avuto poco tempo a disposizione per inquadrare l’andamento tattico della partita. Da uno che non vuole snaturate il suo credo tattico, mi sarei aspettato un doppio cambio; vale a dire fuori un difensore over per fare posto a Isufi e dentro Lombardi sulla destra, sostituto naturale del ruolo interpretato da Pierdomenico. Lo ribadisco solo per chiarire meglio il concetto della doppia sostituzione. Evidentemente Novelli al momento ha pensato di sostituire solo un under con un pari età fidando sulle qualità di Gatto e Di Biagio come catena di destra e non ha inteso modificare l’assetto difensivo. Scelta rispettabilissima, s’intende, e che di certo non ha intaccato il potenziale della squadra che ha disputato una gara in crescendo, meritevole, probabilmente, di migliori fortune

Il calendario del girone, classifica alla mano, ci dice che sono almeno sei le squadre che potrebbero a buon diritto partecipare a quella che si presenta come una specie di ballo delle debuttanti riservata alle squadre formate da giovani di buone qualità con potenziali di prime della classe; tra queste si è inserita quasi a sorpresa proprio la Paganese. Riusciranno i nostri eroi a fare quel salto di qualità richiesto per ambiziosi traguardi? La risposta verrà dalle prossime gare e, forse, anche dal mercato di riparazione che ci sarà alla fine del girone di andata. Le premesse per fare bene ci sono tutte.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)

La Paganese vista da...Nocera! - Un amaro lucano per consolarsi... per ubriacarsi serve altro.

Alla fine il bicchiere è mezzo pieno, se vogliamo vedere il postivo del pareggio con il Ferrandina, che ottiene il primo punto in trasferta della stagione. Il positivo arriva dagli altri campi, con le inattese quanto clamorose sconfitte interne di Heraclea e soprattutto, al limite dell'impossibile, del Fasano con il Pompei. Le prime tre in classifica non hanno vinto, nei rispettivi turni casalinghi, contro avversarie sulla carta agevoli ma che il campo ha detto il contrario. Per la legge dei grandi numeri si dice che due gare interne difficilmente si centrano e qualche timore, visto l'atteggiamento dei lucani, sì è palesato dalle prime battute. Non è stata la solita Paganese, che partiva a razzo, giocando un primo tempo sotto ritmo. Un frareggio troppo monotono su cui si è adagiato, e non poteva fare altro, il Ferrandina sceso a Pagani con l'intento di sfatare il tabù esterno. Novelli conferma i cambi degli ultimi novanta minuti e contro il Ferrandina, strutturato in tutti i suoi undici che sembravano corazzieri, non paga la scelta del tridente brevilineo guidato da Arganaraz. Lenti e prevedibili nel cercare la giocata vincente ai sedici metri facendo il gioco degli ospiti che non soffrono quasi nulla. Anche la curva lo capisce e nel secondo tempo suona la carica e De Nova e compagni sembrano svegliarsi dal torpore della prima frazione alzando il ritmo e l'intensità. Tardi perchè il Ferrandina barcolla ma non crolla anche se è meno sicura del primo tempo. Trema come la traversa centrata in pieno, con un colpo di testa di Labriola e quella superiore sul tiro cross di Di Biagio, subentrato all'infortunato Pierdomenico nel primo tempo.L'arrembaggio finale, nonostante l'ingresso di Negro, non sortisce l'effetto sperato e tra i continui "svenimenti, dei calciatori lucani e soluzioni offensive che non trovavano sbocchi arriva il triplice fischio che ci fa rosicchiare un punto sul Fasano e sull'Heraclea ora staccata.Il bicchiere è mezzo pieno,la vendemmia stagionale è più che buona, ma per riempirlo se ci si vuole ubriacare, bisogna scegliere vini di qualità superiore.Per ora gustiamoci comunque questo amaro lucano!

Peppe Nocera per paganesemania.it

17.11.25

Paganese-Ferrandina 0-0: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.
































































Paganese-Ferrandina 0-0: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Paganese-Ferrandina 0-0: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Novelli – Premia il giovane Gatto, autore del gol di domenica scorsa, e lo schiera a destra della difesa. La mossa è comprensibile ma interviene un infortunio all’esterno destro dello schieramento Pierdomenico a complicare le cose in quanto il calciatore è costretto a lasciare il campo dopo meno di un quarto d’ora. Come ovviare? Under per under viene chiamato in campo Di Biagio perché non è possibile schierare Lombardi, naturale sostituto. Ci saremmo aspettati nel corso della gara un doppio cambio per equilibrare lo schieramento e per dare maggiore peso offensivo alla fascia destra. Ma l’allenatore evidentemente ha ritenuto di poter andare avanti con la catena di destra formata da Di Biagio e Gatto.

Gallo – Poco lavoro per lui ma grande tempismo e sicurezza per il suo modo di interpretare il ruolo in modo moderno.

Gatto – Gioca inizialmente da terzino destro e lo fa con buon discernimento. Dopo l’uscita per infortunio di Pierdomenico avanza il suo raggio di azione lasciando i compiti difensivi a Di Biagio.

(dal 42’ st Giordano) – Poco in campo per una corretta valutazione.

Figueras – S’intende a occhi chiusi con De Nova e non sbaglia un solo intervento nel ruolo di centrale difensivo.

De Nova – Sempre sicuro e autoritario, non dà mai cenni di cedimento anche quando viene sollecitato dalle iniziative offensive degli avversari. Cerca anche di partecipare all’assalto finale alla porta del Ferrandina.

Piga – Se possibile, sarebbe da copertina per il modo moderno con cui interpreta il ruolo di esterno di sinistra. È autore di inserimenti sistematici che lo porta ad essere uno degli atleti più in forma del momento.

Labriola – Si esalta nella seconda parte della gara, quando la partita assume gli aspetti agonistici a lui più congeniali. Non è molto fortunato nei tiri dalla distanza che dovrebbe essere una sua specialità.

Pierce – Gioca la solita gara da calciatore di posizione nella zona centrale del campo. Sicuro e autoritario non smarrisce mai il senso di regia per cui è particolarmente portato.

Mancino – Trova difficoltà a far valere le sue doti tecniche perché è sottoposto a marcature asfissianti nella sua zona di influenza. Alla squadra in questo caso viene a mancare la genialità delle sue giocate.

(dal 25’ st Negro) – Si dà da fare e ingaggia duelli furiosi con i difensori avversari. Ma ha poco tempo per dimostrare le sue doti.

Pierdomenico – Si infortuna dopo pochi minuti di gioco ed è costretto ad uscire dal campo anzitempo.

(dal 14’ pt Di Biagio) – Entra a freddo e si scambia di ruolo con Gatto. Prestazione di buon livello ma senza acuti.

Arganaraz – Non riesce a scrollarsi di dosso una marcatura asfissiante. Prova anche a svariare su tutto il fronte offensivo con poca fortuna. Nel secondo tempo colpisce in pieno la traversa di testa su cross di Di Biagio.

Costanzo – Dimostra subito di essere in giornata di grazia e funziona per bene la catena di sinistra formata con Piga. È autore anche di buoni cross che tuttavia si infrangono nelle maglie di una munitissima difesa avversaria. Esce solo perché esausto per il gran lavoro svolto sulla fascia laterale sinistra dell’attacco.

(dal 25’ st El Haddadi) – Porta una certa vivacità all’attacco ma non incide come nelle intenzioni del tecnico.

da www.paganesegraffiti.it

Paganese-Ferrandina 0-0: il passo della formichina.

DI NINO RUGGIERO

Stavolta non sono bastati alla Paganese i soliti ultimi minuti della gara per venire a capo del risultato pieno. Il Ferrandina, con le buone e con le cattive, è riuscito a mantenere inviolata la propria porta e alla fine l’ambiente sportivo locale ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco imprecando però per i due punti persi per strada che – in caso di vittoria – avrebbero potuto comportare il raggiungimento del primo posto in classifica. Poteva essere, ma non è stato; ma il passo della formichina comunque è stato fatto se il Fasano è a un solo punto.

Così vanno le cose del calcio, facciamocene una ragione. Inutile cercare colpevoli per una vittoria non arrivata come nelle aspettative più rosee. E soprattutto cerchiamo di capire che non sempre i valori tecnici riescono a prevalere. L’importante, per una squadra come la Paganese che non ha fatto mai il passo più lungo della gamba, è che riesca a tenere il ritmo delle migliori. Il che suona a onore e merito per una società che sta attuando il programma tracciato a inizio campionato. Poi può capitare che non si riesca a venire a capo di qualche partita, ma questo fa parte del gioco perché nel calcio non è detto che debba vincere sempre la squadra ritenuta sulla carta più forte. Certo, il discorso potrebbe anche cambiare, in prospettiva futura, se dovesse individuata la possibilità di arricchire la rosa della squadra con un paio di acquisti azzeccati. Ma questa è un’altra storia e per il momento non ci riguarda. Il pareggio interno conseguito contro il Ferrandina deve essere inteso solo come un mezzo passo falso, non altro. La squadra, ancorché modificata nelle ultime esibizioni, mostra una buona tenuta complessiva e di certo continuerà a sorprenderci positivamente.

da www.paganesegraffiti.it

Paganese-Ferrandina 0-0: la traversa dice no! Niente sorpasso.

Non riesce a sfondare il muro eretto dal Ferradina la Paganese che al "Marcello Torre" non riesce ad andare oltre lo zero a zero. I lucani disputano una gara prettamente difensiva ingabbiando le fonti di gioco azzurrostellate non concedendo spazio in profondità. Eppure la Paganese a metà ripresa ha l'occasione per fare il colpo grosso ma è la traversa a negare il gol al colpo di testa di Labriola. Un punto che comunque allunga ulteriormente la striscia positiva di risultati e consente di rosicchiare un punto alla capolista Fasano, sconfitta dal Pompei.

Mister Novelli conferma l'undici vittorioso di Martina con un'unica novita: in campo dal primo minuto il match winner Gatto in luogo di Di Biagio. Al centro della difesa riconferma per Figueras, preferito ad Isufi, e così, anche per la regola degli under, il 2007 Pierdomenico sostituisce Lombardi sull'out destro dell'attacco. Come terminale offensivo l'argentino Argañaraz vince il ballottaggio con Negro.

Fin dalle prime battute di gioco, il canovaccio della gara è chiaro: possesso palla costante per la Paganese alla ricerca del varco giusto col Ferrandina interamente dietro la linea della palla senza concedere spazi. A complicare maggiormente anche i piani di Novelli l'infortunio dopo neppure un quarto di gara di Pierdomenico (2007) che lo costringe ad inserire nella mischia il pari età Di Biagio avanzando sulla linea degli attaccanti Gatto. La prima frazione di gioco scivola via così senza tante emozioni: a metà tempo ci prova Argañaraz che vede la sua conclusione a botta sicura murata da Quaranta e sul finire di tempo Costanzo prima e Labriola senza riuscire a far male.


 Identico spartito anche nella ripresa ad eccezione per il primo quarto di tempo col Ferrandina leggermente più coraggioso tanto da rendersi pericoloso (61') con Mastromarino che manda di poco a lato. Dopodiché è monologo azzurrostellato che, dopo una conclusione dalla distanza di Piga, sfiora il vantaggio (69'): azione manovrato sulla destra, Mancino appoggia per Di Biagio, il cross è perfetto per l'inserimento di Labriola che di testa colpisce in pieno la traversa. La mezzala ci prova anche dieci minuti dopo dalla distanza mandando di poco a lato cosi come Di Biagio che con un tiro cross colpisce la parte superiore della traversa. La Paganese continua a premere sull'acceleratore attuando un vero e proprio forcing fino al settimo minuto di recupero senza però riuscire a superare un arcigno e organizzato Ferrandina.

IL TABELLINO

PAGANESE (4-3-3): Gallo; Gatto (42' st Giordano), De Nova, Figueras, Piga; Mancino (25' st Negro), Pierce, Labriola; Pierdomenico (14' pt Di Biagio), Arganaraz, Costanzo (25' st El Haddadi). A disp. Romano, Conson, Isufi, Lombardi, Langella. All. Novelli

FERRANDINA (3-5-2): Galiano; Quaranta, Sepe, Gianfreda; Mastromarino, Incerti (50' st Desimini), Brancati (39' st Maltese), Cisse, Otero; Canavese, Kisseih (45' st Finamore). A disp. Mosti, Gallitelli, Cirigliano, Giglio, D'Alessandro, Lusha. All. Summa

ARBITRO: Lorenzo Nencioli di Prato
NOTE: Spettatori 3000 circa, di cui 50 da Ferrandina. Ammoniti: Di Biagio, Gatto, Galiano, Otero, Piga, Arganaraz, Mastromarino, Figueras. Recupero: pt 3'; st 7'

da www.paganesemania.it

12.11.25

Ambizioni: ne vogliamo parlare?

DI NINO RUGGIERO

Scusate la digressione, ma devo cominciare con l’offerta del Martina Franca relativa alla visione in streaming della partita di domenica scorsa. Capisco che la Lega calcio non voglia mettere il becco sulla questione delle partite da trasmettere in diretta (e che comunque andrebbe regolata una volta per tutte), ma chiedere il pagamento tramite un “bonifico istantaneo” quando mancano un paio d’ore prima dell’inizio della gara, senza un minimo di preavviso, mi sembra proprio un po’ troppo; non tanto per l’importo da pagare quanto per il singolare sistema di pagamento. Almeno lo avessero detto in tempo per consentire agli interessati, soprattutto di parte Paganese, impossibilitati a raggiungere il terreno di gioco, di capire come muoversi in tema di pagamento di quanto stabilito. No, niente da fare, prendere o lasciare. Conosco solo io almeno una decina di persone che domenica non hanno potuto accedere al sistema proposto pur essendo in possesso di carte di credito e della forma più usuale di pagamento (PayPal) ma non abilitati a questo “bonifico istantaneo” piuttosto inusuale per il regolamento di una partita di calcio.

Lasciamo perdere, e passiamo alla gara vera e propria.

Alla fine se la vittoria è andata alla Paganese non si può nemmeno dire che il Martina Franca abbia demeritato.

Il calcio, purtroppo, non dà mai certezze perché è imprevedibile. Quando poi Gatto nella nebbia più fitta, a recupero appena iniziato, ha messo a segno il gol della vittoria per la sua squadra, nessuno voleva crederci; una specie di “sogno o son desto”, in presenza di una coltre di nebbia impenetrabile e di una visibilità zero. Da qui il titoletto di ieri “Un gol maje visto!”.


A onor del vero, il risultato premia la Paganese ma non condanna nemmeno il Martina Franca che ha dimostrato di avere buone potenzialità; per cui a buon diritto può ambire alle zone alte della classifica. In proposito, bisogna dire che la Paganese in Puglia ha espresso ancora una volta un gioco di tutto rispetto con prestazioni di rilievo, come tratteggiato già ieri con il solito pagellone di fine partita. A quanto già espresso ieri in fase di commento a caldo, va aggiunto che la squadra di Novelli sta attraversando un buon periodo di forma e sta rispondendo bene alle varie sollecitazioni tecnico-tattiche proposte dal suo allenatore.

Dopo undici gare disputate, qualche considerazione si può esprimere. Ebbene, possiamo dire che i programmi della vigilia sono stati raggiunti e superati; addirittura la squadra veleggia con il vento in poppa e tutto lascerebbe pensare che qualche acquisto ben azzeccato potrebbe portare a traguardi ancora più ambiziosi. Il tutto senza però stravolgere la struttura dell’attuale gruppo che tanto bene sta facendo con la leggerezza di chi non ha traguardi fissi da raggiungere per forza, senza assilli, senza pressioni, forti della sola convinzione di avere tutte le carte in regola per aspirare a qualcosa in più di un semplice piazzamento di prestigio.

Cosa devo dire di più?

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Paganese calcio)

Il valore aggiunto di questa Paganese.

Si dice, da sempre, che gli under valgono più degli over quando si costruiscono le squadre, specialmente in serie C e serie D, dove vige l'obbligo di schierarli. Effettivamente se non li scegli con cura rischi di giocare in otto. Ma la cosa più importante è sceglierne non solo tre ma almeno il triplo tra alternative per sopperire ad eventuali infortuni. Quest'anno il direttore sportivo Antonio Bocchetti ha centrato un pacchetto under di tutto rispetto. Proveniente dal settore giovanile del pescara ha portato con se per queta nuova avventura alla Paganese elementi di indubbio prospettiva. Calciatori che non sembrano affatto under che si sono integrati alla perfezione nello scacchiere del tecnico Novelli che in alcune gare non ha disdegnato neanche di iniziare la partita con quattro under. Una scelta che è sinonimo della qualità dei giovani a disposizione che giocano aldilà della loro età.

In tale contesto s'inserisce il portiere Emilio Gallo (2006), proveniente dal Vicenza, che dopo qualche incertezza iniziale sta acquisendo sempre più sicurezza con il secondo Francesco Costantini (2006) ex Igea Virtus, scuola Spal, che ben s'è comportato nella sfida di coppa con il Savoia. In difesa spiccano il figlio d'arte Simone Di Biagio (2007), che opera a destra, proveniente dalla primavera del Pescara come Ariel Isufi.Il centrale di nazionalità albanese 2006, ma nato in Svizzera a Wetzikon, è tutt'altro che un under per la personalità, la sicurezza con cui affronta il ruolo alquanto delicato in un pacchetto difensivo. Già si è messo in mostra anche Massimiliano Giordano, (2007) terzino sinistro, che non ha fatto rimpiangere il pari ruolo Piga quando è stato chiamato in causa per rimpiazzarlo cosi come il pari età Alessio Pierdomenico, esterno d'attacco che, dopo aver impattato spesso in modo positivo subentrando dalla panchina, domenica ha trovato anche la maglia da titolare. Occhio poi per i vari Michele Grimaldi mezz'ala 2007 e gli attaccanti Iavanoe Sessa del 2006 ex Benevento e Mario Aprea 2005 ex Civitanovese.

In Primo Piano questa settimana non poteva, però, esserci che lui: Massimo Gatto, canadese di nascita classe 2005 cresciuto nel Pescara, già entrato nella storia per il gol nel recupero che in pochi hanno intravisto nella nebbia del Tursi.

Fino alla gara di Martina Franca, Gatto, 6 presenze nella passata stagione al Pineto in serie C, aveva accumulato, oltre alla sfida di Coppa Italia col Savoia in cui aveva mostrato enorme duttilità venendo schierato con buoni riscontri da terzino destro, appena 66 minuti in 5 presenze oltre a 5 panchine in campionato. Domenica era entrato all'84' sostituendo l’esterno d'attacco Pierdomenico magari per dare maggiore fosforo e copertura a centrocampo nei minuti finali, per poi ritrovarsi, a sorpresa, match winner della sfida. Nove minuti per partire a razzo nel contropiede micidiale innescato da Labriola, fintare il tiro di destro e infilare il coetaneo portiere del Martina, Rossi facendo esplodere il popolo azzurrostellato.

Massimo Gatto ha regalato così tre punti pesantissimi certificando la bontà della gioventù paganese, che sta valorizzando il lavoro di Bocchetti e Novelli al momento primo grande traguardo di questo inizio stagione.

Peppe Nocera - paganesemania.it

11.11.25

Che gusto c’è? La Stella si illumina!

DI BARBARA RUGGIERO

Che gusto c’è? Non c’è bisogno di chiederlo. Parlano i fatti, oggi amplificati con video e foto che rimbalzano sui social alla velocità della luce. Parlano le immagini che enfatizzano la gioia di una piazza intera per una vittoria presa per i capelli. È il gusto della vittoria, senza dubbio; ma pure – anzi, forse soprattutto – quello della socialità, dell’aggregazione. Quanto tempo era che non vedevamo così tante persone insieme radunate in strada dopo le 22 a Pagani? Da quanto tempo questa città ha perso l’abitudine di scendere in piazza, di incontrarsi, di parlare, di emozionarsi all’unisono? Nel cercare le ricette magiche per migliorare la vivibilità delle nostre terre, forse dovremmo ispirarci alla serata di domenica: una sera come tante ma animata da un profondo senso di appartenenza che ha trascinato in strada centinaia di persone per indirizzare applausi alla squadra di ritorno dalla trasferta di Martina Franca. C’erano gli ultras, direte voi, gli affezionati della Curva Nord, quelli che non mancano mai perché non c’è domenica senza la Paganese. C’erano loro, ma non solo; nella folla c’erano famiglie intere: uomini, donne e bambini con bandiere alla mano e sciarpe al collo, richiamati da un tam tam mediatico rimbalzato tra social e smartphone fin dal triplice fischio dell’arbitro. Perché qui, a Pagani, a dispetto della fine delle grandi ideologie e della sostanziale apatia che sembra dominare su tutto, c’è una fede che trascina e che vive, come un fuoco mai sopito, in ognuno di noi.


Domenica la Paganese ci ha fatto sentire vivi. Ci ha pensato Gatto con un gol al 93’ che è bellissimo pure se nessuno lo ha visto per colpa della nebbia. È una rete meravigliosa perché dimostra coi fatti che nulla è mai definitivamente perduto, che nei successi bisogna crederci fino in fondo, pure con la nebbia fitta che cancella la porta dalla visuale e pure nei minuti di recupero. Questa Paganese sull’argomento potrebbe tenere una lezione magistrale: un plauso alla tenuta psicologica di un gruppo giovane e ben assortito, che non molla mai e sta regalando soddisfazioni inattese e forse anche per questo ancora più belle.

Quindi Che gusto c’è? Certe situazioni bisogna viverle per capirle. Una cosa è certa: a Pagani, le parole originali della canzone di Fabri Fibra non se le ricorda nessuno. Perché qui la mia stella si illumina e il ritornello è Che bello è se la domenica la passo con te!

Barbara Ruggiero per paganesegraffiti.it

10.11.25

La Paganese vista da...Nocera! - La zampata di Gatto illumina la stella! Si vola a -2 dalla vetta.

“Non dire Gatto se non ce l'hai nel sacco”. Questa è una celebre citazione di Giovanni Trapattoni, storico allenatore della Juventus anni ‘80 e della Nazionale, che usò qualche anno fa per dire che non si dovrebbe dare per scontato un risultato finchè non è stato effettivamente raggiunto. In casa Paganese da qualche domenica lo si sta attuando alla perfezione e la vittoria di Martina ha una valore speciale.

Una gara difficile che Novelli presenta con una doppia variazione in formazione, evento più unico che raro, con la panchina per due titolarissimi come Isufi e Lombardi, sostituiti da Figueras e Pierdomenico. Non sappiamo le ragioni dell’avvicendamento: se per motivi fisici dell'ultimo momento, anche perchè non è dato da sapere com'è costume dell'area comunicazione, o per scelta tecnica valutata in settimana. Il Martina è squadra che gioca bene come testimoniano i risultati, anche se ultimamente si segnalavano dei rallentamenti che questa sconfitta, la prima in casa, hanno certificato. Il pareggio sarebbe stato, onestamente, un risultato più giusto ma a noi fa piacere così, anche perchè nel calcio vince chi la butta dentro. E lo ha fatto la Paganese con Gatto.

Una partita che è stata sostanzialmente equilibrata: nel primo tempo un'occasione per parte, sprecata da D'Arcangelo per i pugliesi e da Mancino bloccato dal portiere Rossi. Come spesso capita, la Paganese poi ha avuto qualche difficoltà nell'avere un palleggio pulito che le consentirebbe di creare una manovra più fluida, arenandosi sul più bello. De Nova e Figureas hanno controllato bene Palermo e compagni mentre il numero sette del Martina, Refous, è stata la vera spina del fianco di Piga, rendendosi imprendibile con le sue accelerazioni sin quando è stato in campo prima di uscire stremato ad una quarto d'ora dalla fine. La ripresa ha visto un predominio nel possesso palla dei padroni casa che con il passare dei minuti hanno guadagnato campo rendendosi pericolosi con la traversa colpita ancora da D'Arcangelo e con Zenelaj su cui è stato attento Gallo, così come lo è stato anche per tutta la gara, ad alzare in angolo.

Tutti a scandire gli ultimi minuti di recupero, cinque, per portare a casa un ottimo punto contro un degno avversario. Come però diceva il Trap: “Non dire Gatto se non l'hai nel sacco" e così al 93esimo la zampata di Gatto illuminava la Stella nella nebbia, insolita, del Tursi. Io non l'ho vista perchè l'ansia mi ha sopraffatto attendendo il fischio finale; il boato dei tifosi poi, in un noto bar paganese, mi ha avvisato che la Paganese è volata a meno due dalla vetta!

Peppe Nocera - paganesemania.it

Martina-Paganese 0-1: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Martina-Paganese 0-1: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.


































Martina-Paganese 0-1: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Novelli – Porta una variazione alla formazione di una settimana fa inserendo Figueras in difesa e Pierdomenico in attacco. Le cose della squadra vanno bene e i due giocano una gara di grande spessore tanto da risultare fra i migliori in campo. Dimostra di leggere bene tra le righe della partita e manco a farlo apposta la mossa di Gatto sul finale risulta oltremodo felice.

Gallo – Conferma di affidabilità per il portierino che si avvia a diventare punto di forza della squadra. È autore di una parata strepitosa nella parte finale del primo tempo ma è ancora più bravo sul finale di gara quando sventa una punizione dal limite battuta da Zenelaj.

Di Biagio – È costretto quasi sempre sulla difensiva perché i pugliesi attaccano prevalentemente sulle due fasce. Nella ripresa riesce però anche a spingersi in avanti come in altre occasioni.

Figueras – Viene schierato quasi a sorpresa sulla linea centrale della difesa e dimostra di essere più che pronto per recitare il ruolo di centrale difensivo assieme a De Nova. Tra i migliori di giornata.

De Nova – Le conferme positive si sommano domenica dopo domenica e dimostra di essere un pilastro della squadra anche come riferimento di affidabilità

Piga – A differenza di altre esibizioni, non riesce a trovare lo spazio per le sue sgroppate sulla fascia sinistra dello schieramento impegnato come è a contrastare uno scatenato Resouf. Il suo rendimento migliora notevolmente nella seconda parte della gara quando riesce a recitare la parte a lui più congeniale di spinta in avanti.

Mancino – Viene fuori con la sua classe alla distanza, quando riesce a trovare spazio nella sua solita posizione di mezzala avanzata a destra dello schieramento.

Pierce – Solita partita di sostanza e di posizione nella zona centrale del campo. Distribuisce palloni su palloni nella zona centrale del campo e non disdegna di giocare a ridosso della difesa in posizione di filtro quando le circostanze tattiche lo richiedono.

Labriola – Macina chilometri nella zona di nessuno e lo fa con buona lena mostrando di aver grande vitalità. Il suo apporto risulta più continuo nella ripresa quando è la Paganese ad avere tra i piedi il pallino del gioco.

Pierdomenico – Battesimo di fuoco per lui che viene schierato quasi a sorpresa. Il ragazzo non si fa trovare impreparato e dimostra di poter dare molto alla squadra con la sua velocità e la sua imprevedibilità. Senz’altro tra i migliori.

(dall’ 84’ Gatto) – Ha il grande merito di aver messo a segno il gol della vittoria. È già tanto.

Arganaraz – Si sacrifica oltre il dovuto in ogni zona del campo soprattutto nel primo tempo quando gli avversari marcano un netto predominio territoriale. Ha sul piede il pallone del possibile vantaggio nel primo tempo ma viene anticipato dal portiere avversario

(dal 72’ Negro) – Sostituisce l’esausto Arganaraz sul finale e fa sentire tutto il peso del suo ruolo fornendo a Gatto il pallone della vittoria

Costanzo – Non brilla come nelle migliori giornate ma quando prende palla mette in allarme tutto l’apparato difensivo della squadra pugliese.

(dal 68’ El Haddadi) – Porta più vivacità all’attacco nel momento in cui la squadra ha bisogno di ribattere colpo su colpo agli avversari

da www.paganesegraffiti.it

‘Nu gol maje visto.

DI NINO RUGGIERO

Cala la nebbia sul “Tursi” di Martina Franca, in tutti i sensi, materialmente e metaforicamente, con la Paganese che castiga forse oltre il dovuto i pugliesi proprio sul filo di lana, quando il cronometro è già avviato nei cinque minuti di recupero assegnati dall’arbitro.

I ragazzi in maglia azzurrostellata tornano a casa con tre punti pesanti che potrebbero avere un significato incoraggiante per il futuro della squadra e della società.

La partita ha avuto una intensità agonistica degna di due squadre che giocano un buon calcio e che non a caso si trovano nelle posizioni alte della classifica. L’ha spuntata la Paganese proprio quando tutto lasciava prevedere un pareggio che in verità non avrebbe scontentato nessuno.


Il calcio è però, come sempre, imprevedibile e gli azzurrostellati sono passati grazie a un diagonale del neo entrato Gatto dalla destra che in pochi hanno visto, dagli spalti e dagli schermi televisivi, a causa di una nebbia insolente e fastidiosa caduta proprio negli ultimi minuti di gioco.

Adesso si aprono nuovi scenari per la Paganese che fino a questo momento era ammantata solo di un alone di simpatia per il suo modo di esprimere calcio. Di certo, la squadra non potrà più nascondersi ora che è arrivata a due punti dalla vetta e dovrà sostenere un peso diverso in fatto di responsabilità. Ma potrà farlo con la leggerezza che contraddistingue chi sa di poter dire una parola autorevole perché gioca facile e non deve sopportare le pesanti pressioni che caratterizzano le squadre costruite per vincere. Allora, vediamo pure che succede in questi due prossimi impegni casalinghi in programma prima con Ferrandina e poi con Real Normanna.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Martina-Paganese 0-1: Gatto firma il blitz al 93'.

La Paganese fa sul serio! Esame superato per gli uomini di mister Novelli che espugnano al 93’ il “Tursi” di Martina Franca e con l’ottavo risultato utile consecutivo blindano il secondo posto, sempre in coabitazione con l’Heraclea, rosicchiando due punti al Fasano capolista. Match winner il centrocampista Massimo Gatto, subentrato da pochi minuti a Pierdomenico, che finalizza in modo perfetto una ripartenza degli azzurrostellati.

Mister Novelli, rispetto all’undici abituale, opta per due modifiche: in difesa, al posto di Isufi, c’è Figueras; così in attacco per la regola degli under Pierdomenico sostituisce Lombardi.

E’ una gara equilibrata con tanti duelli a centrocampo fin dalle prime battute con il Martina che mantiene un costante possesso palla alla ricerca del varco giusto per colpire. Ci prova subito con D’Arcangelo (5’) che servito da un bel filtrante di Piriz, non inquadra di poco lo specchio della porta difesa da Gallo e poi con Palermo (20’) che manda di poco a lato. L’occasione più ghiotta, però, è di marca azzurrostellata con Arganaraz fermato sul più bello da una provvidenziale uscita bassa di Rossi.

La seconda frazione di gioco si apre con lo stesso canovaccio della prima con il Martina che, dopo un quarto di gara, va vicinissimo al vantaggio: progressione di D’Arcangelo che dalla sinistra si accentra e lascia partire una conclusione che si stampa sulla traversa. La gara scivola via senza particolari sussulti con la classica girandola dei cambi accompagnata da un pizzico di nervosismo in più in campo fino al terzo minuto di recupero quando la Paganese passa. Ripartenza fulminea degli azzurrostellati: Negro allarga sulla destra per Gatto che in diagonale batte Rossi per l’uno a zero finale.

Maturano così tre punti importanti che certificano il magic moment della Paganese alla vigilia della doppia sfida interna con Ferrandina e Real Normanna.

IL TABELLINO

MARCATORE: st 48' Gatto

MARTINA (4-3-3): Rossi; Lupo, Llanos, De Angelis, Mancini; Piriz (33' st Tuccitto), Zenelaj, Virgilio (41' st Mastrovito), D’Arcangelo (39' st Sorace), Palermo, Resouf (29' st Ievolella). A disp. Martinkus, Cappilli, Yancuba, Dieng, Palermo A. All. Giuseppe Laterza

PAGANESE (4–3-3): Gallo; Di Biagio, Figueras, De Nova, Piga; Mancino, Pierce, Labriola; Costanzo (22' st El Haddadi), Arganaraz (27' st Negro), Pierdomenico (25’ st Gatto). A disp. Costantini, Conson, Isufi, Lombardi, Giordano, Langella. All. Raffaele Novelli

ARBITRO: Andrea Giordani di Aprilia
NOTE: Spettatori 1500 circa. Ammoniti: Mancino, Pierce, Costanzo (P), De Angelis, Resouf (M). Recupero: pt 1'; st 5'

da www.paganesemania.it

7.11.25

Primo bilancio più che positivo con un'identità di squadra ben precisa.

Domenica si scenderà in campo per l'undicesima giornata e dunque il campionato ha espresso già più della metà del percorso del girone d'andata. La Paganese del duo tecnico Novelli-Bocchetti, sino ad ora, è andata oltre le più rosee aspettative sia per qualità della rosa costruita che per i risultati che ne sono conseguiti. In queste prime dieci giornate ha ottenuto sei vittorie, due pareggi e due sconfitte realizzando dodici reti e subendone sette. Stessi numeri dell'Heraclea, appaiata a quota venti, che espugnò il Torre alla seconda giornata con gli azzurri che subirono la seconda sconfitta la domenica successiva ad Andria. Da quei due immeritati passi falsi è iniziata una striscia di sette risultati utili consecutivi culminata nella vittoria al fotofinish con il Manfredonia e domenica è pronta a misurarsi nella tana del Martina Franca. Proprio in trasferta De Nova e compagni hanno costruito la metà dei punti conquistati con tre vittorie (Nardò Francavilla e Pompei) pareggiando una sola gara a Barletta. Ha affrontato, dunque, già alcuni banchi di prova che fanno ben sperare anche per la sfida del Tursi, dove gli azzurri sono pronti a far valere le proprie qualità.

Queste prime dieci giornate hanno evidenziato come il tecnico Novelli, sin dal ritiro, ha avuto ben chiara in testa la formazione titolare, l'undici su cui puntare che solo in rare occasioni e per forza maggiore, vedi infortuni, ha modificato. Ricordiamo l'inserimento di Giordano, ottima sorpresa, in luogo di Piga o di Figueras centrale in luogo di De Nova spostato a sinistra in quel di Andria. Minime variazioni anche in attacco: in attesa del transfer di Arganaraz, ad inizio stagione si è puntato su Odianose poi l'arrivo di Negro e il reclutamento dell'argentino ha declassato nelle gerarchie Odianose. Una formazione ermetica con qualche variazione come il doppio attaccante, in corso d'opera, come nei finali di gara di Barletta e con il Manfredonia, ma sempre con un undici congelato e poche speranze per le alternative. Una scelta che sarebbe potuta essere deleteria per un gruppo, se non coeso e capace di mettersi a disposizione del tecnico o che avrebbe potuto creare malumori per coloro che hanno meno spazio. Ma nulla di tutto ciò con Novelli che sta gestendo tale situazioni e che sicuramente avrà definito in partenza ‘diritti e doveri’ dei suoi ragazzi che al momento, tranne un paio di defezioni, hanno risposto alla grande.

In tale contesto s'inseriscono così gli addii di Odianose alla Pistoiese e soprattutto di De Feo alla Gelbison, che avevano altri progetti e speravano in un minutaggio superiore. Discutibile la partenza di De Feo. Un calciatore che, oltre ad avere il senso di appartenenza innato alla Stella, avrebbe fatto comodo in ogni reparto per la sua versatilità. Non sappiamo però le dinamiche interne e quindi rispettiamo la scelta.

Intanto, siamo ad un mese dall'apertura del mercato di dicembre e sicuramente, come in tutte le altre società, si stanno facendo valutazioni dopo tre quarti del girone d'andata andato in archivio. Le scelte dipenderanno molto da come si arriverà alla finestra di mercato invernale, in quale posizione la Paganese si ritroverà. Semmai facendo esperienza da quello della passata stagione, quando si sprecò una grande occasione per tentare di ridurre il gap tecnico dalle varie Gelbison e Guidonia e fare un mercato degno della posizione raggiunta per tentare di giocarsi la promozione sino alla fine ma che alla fone non produsse neanche la qualificazione ai play-off. Prima di pensare al mercato in modo concreto, però, c'è ancora un pò di tempo anche se l'esperienza di Bocchetti gli avrà fatto già prendere contatti con elementi che potrebbero salutare le società di appartenenza per continuare la stagione a Pagani per tentare di alimentare eventualmente un sogno.

Infine, guardando al presente bisogna pensare esclusivamente al Martina Franca dove gli azzurri dovranno continuare a giocare con quella spensieratezza, con la testa sgombra, di chi non ha niente da perdere e liberi di far sognare il popolo azzurrostellato.

Peppe Nocera - paganesemania.it