3.11.25
Una magia di Argañaraz fa volare la Paganese.
Con una magia di Abel Argañaraz al novantesimo la Paganese abbatte il muro del Manfredonia conquistando tre punti preziosi che la proiettano al secondo posto in classifica.
Mister Novelli conferma l'undici base che sta convincendo in questo avvio di campionato con un'unica novità rispettoa Barletta: Argañaraz è preferito a Negro come terminale offensivo.
Sospinti da un "Marcello Torre" incandescente, la Paganese parte forte provando subito proprio con l'attaccante argentino e con Costanzo ad indirizzare la gara sul binario giusto. È il Manfredonia, però, al quarto d'ora a sfiorare il vantaggio: prima è provvidenziale Gallo in uscita a chiudere lo specchio della porta a Babaj; poco dopo De Luca di testa manda di poco a lato.
La Paganese fatica a trovare spazi in virtù di un Manfredonia ben disposto in campo che in fase di non possesso si posiziona interamente dietro la linea della palla senza lasciare profondità alla manovra azzurrostellata. E cosi alla mezzora su un calcio piazzato Labriola sfiora il gol prima di provarci con Piga sul finire della prima frazione.
Il secondo tempo si apre con lo stesso canovaccio di gara: dominio territoriale costante della Paganese con i pugliesi attenti a chiudere gli spazio e pronti eventualmente a colpire in contropiede. Col passare dei minuti Novelli le prova tutte prima rivoluzionando l'attacco inserendo El Haddadi e Pierdomenico (fuori Lombardi e Costanzo) e poi anche Negro, al posto di Mancino, schierando una Paganese iper offensiva, come gia avvenuto nella parte finale delle sfide con Pompei e Barletta. E questa scelta viene premiata proprio al novantesimo: Pierce serve Argañaraz che, dal limite, dopo un controllo orientato lascia partire una bordata che non lascia scampo a Brahja. È la prodezza che regala la vittoria alla Paganese che può cosi continuare il proprio magic moment!
da www.paganesemania.it
Paganese-Manfredonia 1-0: il Pagellone di Paganese Graffiti.
Gallo – È autore di almeno due uscite disperate in cui mostra la propria bravura neutralizzando pericolosi contropiede. Dà certezze alla difesa quando viene chiamato in causa.
Di Biagio – Gioca senza affanno sulla destra dello schieramento e cerca di dare una mano in fase di costruzione del gioco. Ma non incide come in altre occasioni.
Isufi – Concede qualche metro in più agli avversari quando le maglie della sua difesa si allargano. Ma è sempre diligente e utile dalla squadra.
De Nova – Gli aggettivi per lui sono sprecati. Comanda tutta la difesa con grande autorevolezza.
Piga – Comincia alla grande come al solito e si fa vedere soprattutto quando avanza a sorpresa sulla fascia sinistra dello schieramento. È uno che non fallisce mai.
Labriola – È meno frenetico del solito e non riesce a dare consistenza al reparto come in altre occasioni in fase propositiva.
Pierce – Il suo rendimento è costante in fase di costruzione del gioco ma viene spesso preso d’infilata dagli scatenati centrocampisti avversari. Si salva per mestiere.
Mancino – Giornata grigia per i centrocampisti e quindi anche per lui. Ma può capitare anche agli atleti dotati di elevata statura tecnica .
Lombardi – Non riesce sviluppare il gioco sulla fascia destra come nelle giornate migliori. Viene puntualmente ingabbiato dai difensori avversari.
Arganaraz – Primo tempo così così, quando cerca di trovare la posizione giusta in avanti. Poi sfodera il suo destro di rara potenza e regala i tre punti alla sua squadra.
Costanzo – Non trova spazio per le sue sgroppate e si innervosisce. Giusta la mossa di Novelli che lo sostituisce nella ripresa.
(dal 60’ Pierdomenico e El Haddadi) Entrano rispettivamente al posto di Lombardi e Costanzo riuscendo a dare nuovi slanci alla manovra offensiva della squadra.
Poco spazio invece per Negro, al posto di Mancino e per Langella al posto di Labriola. I due costituiscono ottime alternative che Novelli adotta al momento più opportuno.
Paganese-Manfredonia 1-0: Arganaraz firma la vittoria che apre nuovi orizzonti.
Sembrava una di quelle partite segnate; una di quelle in cui non solo non riesci a segnare perché gli avversari ti chiudono tutti i varchi, ma devi pure stare attento a non prendere qualche gol in contropiede, quasi un classico, tipo film già visto. E invece… invece per fortuna (ma anche per meriti) allo scadere del tempo regolamentare arriva il gol di Alganaraz, una vera prodezza balistica, che con una sassata impressionante mette il marchio di fabbrica alla partita.
Eppure bisogna dire che il Manfredonia le aveva studiate proprio tutte per mettere in gabbia gli elementi più rappresentativi della Paganese. Aveva raddoppiato le marcature sui due esterni, Lombardi e Costanzo, letteralmente soffocati ogni qualvolta prendevano palla; ma anche a centrocampo i suoi componenti sembravano tanti moschiglioni impazziti che arrivavano sempre primi sulle cosiddette seconde palle, proprio mentre Pierce, Labriola e Mancino trovavano difficoltà a imporre il proprio solito gioco. Insomma la Paganese pareva quasi ingabbiata e soprattutto nel primo tempo non riusciva a esprimersi nella sua interezza.
Altra Paganese, più determinata nella ripresa.
Tutto è bene quello che finisce bene e quindi accogliamo una vittoria più che legittima che potrebbe aprire nuovi orizzonti.





