4.11.25

I problemi di abbondanza di Novelli.

DI NINO RUGGIERO

Buona Paganese, ottimo risultato conseguito sul filo di lana, ma ottima anche la posizione della squadra in classifica. La tifoseria azzurrostellata ha di che essere contenta. C’erano, quest’anno, per la verità, tutte le premesse per fare bene. La società aveva annunciato un programma di minima che prevedeva due cose importanti. Bisognava cercare di migliorare la posizione in classifica ottenuta nello scorso campionato per festeggiare adeguatamente il centenario di fondazione della società e, contemporaneamente, pensare a definire con il fisco una situazione debitoria che la vecchia società aveva lasciato in eredità.

Bene. Andiamo per gradi. La squadra, affidata a Bocchetti nelle vesti di direttore sportivo e a Novelli come allenatore, sta rispondendo in pieno alle sollecitazioni tecniche non solo degli addetti ai lavori, ma sta anche trascinando con prestazioni di rilievo un pubblico che aspettava solo di essere chiamato in causa e di essere coinvolto come ai bei tempi. Arrivano belle prestazioni, arrivano i risultati e arriva, come premio, anche il pubblico delle grandi occasioni. Domenica sera abbiamo assistito a file chilometriche di ritardatari ai botteghini dello stadio, cosa di altri tempi, con settore curva pieno come un uovo, letteralmente esaurito. Allora, parafrasando il vecchio dilemma sulla priorità di nascita dell’uovo e della gallina, e su chi debba trascinare gli entusiasmi, squadra o pubblico, possiamo dire, con dati di fatto, che a Pagani è la squadra con le sue prestazioni (e con i risultati) a trascinare il pubblico, non viceversa. Anche se, sull’argomento, in tutta onestà, bisogna riconoscere un impegno universale del gruppo “fedelissimi” che ha sempre seguito la squadra con una fede senza pari, nella buona e nella cattiva sorte.


I risultati sperati arrivano e la squadra gira a buon regime. Novelli mostra di avere idee chiare e di conoscere bene il suo mestiere. In più quest’anno, grazie al lavoro certosino di Bocchetti che ha rastrellato “under” di buona qualità, c’è anche l’imbarazzo della scelta nella composizione della squadra, domenica dopo domenica; per cui l’allenatore ha anche un piacevole problema di abbondanza e ha soluzioni alternative in ogni reparto. Prendete ad esempio la partita con il Manfredonia. Quando ha avuto la sensazione che qualcosa andasse cambiato non ci ha pensato su due volte e si è giocato la carta del duo El Haddadi/Pierdomenico per dare nuova linfa alle fasce laterali. Poi ha intuito che la squadra necessitasse di una forza d’urto al centro dell’attacco e ha inserito Negro per svincolare Arganaraz dalle strette marcature cui era sottoposto. Sarà anche un caso (ma questo non lo sapremo mai), ma proprio Arganaraz, servito dal connazionale Pierce, riuscirà nel finale a dare la vittoria alla sua squadra con una sassata imprendibile terminata all’incrocio dei pali.

Adesso bisognerà solo continuare sulla strada già intrapresa, senza assilli, senza pressioni, con la sola convinzione di avere le carte in regola per aspirare a qualcosa in più di un semplice piazzamento di prestigio. Le premesse ci sono tutte e dovranno essere confermate dai prossimi incontri a partire dalla prossima trasferta a Martina Franca.

Avevo accennato all’inizio del programma di minima stilato dalla società. Detto ampiamente del primo, dirò pochissimo sul secondo punto, quello in cui si fa accenno alla sistemazione di una situazione debitoria pregressa. Qualche voce di dentro assicura che ci sarebbe un’intesa con i responsabili dell’Agenzia delle entrate per la definizione del sospeso, ma le voci sono discordanti. La mia domanda è un sola, lapidaria: perché non se ne ne parla più?

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it 

(foto Paganese calcio)