«Lo sport è venuto fuori nel suo significato più alto». E’ questo a fine partita il commento del sindaco di Pagani, Alberico Gambino. «La partita ha offerto un grandissimo spettacolo ed a vincere sono state le comunità di Pagani e di Cava grazie soprattutto alla loro lealtà e correttezza – ha dichiarato nel dopo partita Gambino, presidente onorario della Paganese». «Ci tengo particolarmente a ringraziare tutte le forze in campo: a partire dal Questore per il suo pragmatismo, passando per il Prefetto fino ad arrivare al Maggiore Cagnazzo ed al Tenente Pittoni ed a tutti gli esponenti delle Forze dell’Ordine che hanno curato tutto nei minimi particolari, dimostrando ancora una volta tutto il senso di responsabilità delle istituzioni».
Alla fine, com’era prevedibile nel buonsenso di ognuno, il derby si è svolto all’insegna della tranquillità e della sportività. Peccato solo per quei due petardi lanciati in campo nel corso della seconda parte della gara e per uno striscione offensivo diretto al direttore Cocchino D’Eboli; un gesto che sicuramente costerà una multa alla società aquilotta.
«Io rispondo solo con la conquista dei tre punti alle provocazioni». Laconico il commento del direttore generale della Paganese, Cosimo D’Eboli, sullo striscione denigratorio nei suoi confronti apparso nel settore riservato ai supporter della Cavese nel corso del secondo tempo.
«Preferisco non commentare questo episodio e mi scuso io a nome dei cittadini di Cava per quello che è successo: la città di Cava non merita queste persone che si sono nascoste dietro lo striscione. La verità su quello che è successo nella cittadina metelliana qualche anno fa la so solo io e Della Monica. Un grazie particolare va alla piazza di Pagani: dopo la Cavese io sono giunto qui e ho vissuto anni strepitosi, coronati anche da due promozioni consecutive».
L’attenzione poi si sposta sulla partita: «Sono davvero contento. Per me questa è una vittoria che vale triplo – commenta D’Eboli: la vittoria di una Cinquecento rispetto ad una Ferrari. Quest’anno la Paganese è stata costretta a fare una campagna acquisti con un budget ridotto e pure è riuscita a vincere contro la Cavese che ha speso tantissimi soldi in tema di campagna acquisti. Questa è una vittoria importante che, ne sono certo, ci permetterà di raggiungere quanto prima il traguardo prefissato all’inizio della stagione: il raggiungimento della salvezza».
«Si tratta di una vittoria importante, come sono importanti tutte le vittorie conquistate nei derby». Mister Chiappini commenta la partita con delle dichiarazioni che non tradiscono il suo aplomb inglese: «Non possiamo negare che è una vittoria che conta tantissimo, come tutti i tre punti conquistati in partite come queste, nei derby. Come in altre occasioni, è innegabile che ci sono dei lati positivi e degli aspetti negativi su cui ci resta ancora da lavorare. Spesso commettiamo ancora degli errori di mentalità: oggi (ieri, nda) ci è andata bene; ma in altre occasioni questi errori si pagano. Dobbiamo continuare a crescere». A chi chiede al tecnico della Paganese della decisione di non mandare in campo dal primo minuto né Marinucci Palermo né Cossu, Chiappini risponde: «Non si erano allenati durante la settimana ed io ho preferito non rischiare. Sono stato costretto a tirare fuori anche Campolattano ad un certo punto perché accusava problemi fisici».
Cosa ha pensato in occasione del rigore sbagliato dalla Paganese?
«Niente: era troppo presto per risultare determinante ai fini del risultato finale della gara». Un giudizio sulla Cavese: «Io solitamente non esprimo mai giudizi nel dopogara. Diciamo – conclude scherzoso – che devo ancora capire se stiamo crescendo noi o se loro hanno affrontato male la gara».
E, infine, spazio ad un commento sul pubblico: «Quella curva è una cosa grandiosa. Ho sentito anche i ragazzi negli spogliatoi dire la stessa cosa. Fa un certo effetto giocare anche in uno stadio così pieno, con i tifosi che ti incitano stando in un settore che dà praticamente sul campo. Abbiamo vinto anche in altre occasioni senza quella curva, ma credo – conclude Chiappini - che oggi (ieri, nda) abbiamo assistito ad uno spettacolo straordinario anche da questo punto di vista».
E’ poi il turno di Francesco Scarpa, l’autore della rete che ha deciso la gara: «Sono contento per questa vittoria e mi fa piacere aver contribuito al raggiungimento di questi tre punti che sono importanti per il futuro della Paganese». A chi gli chiede del suo futuro, viste le sirene di mercato che lo vedrebbero in partenza per gennaio, Scarpa risponde senza alcun dubbio: «Io resterò a Pagani. Ho un contratto di tre anni e sono deciso a rispettarlo. Qui mi sento proprio a casa».
Sull’argomento aggiunge qualcosa anche il direttore D’Eboli: «Ci sono tante richieste per Scarpa ma lui resterà a Pagani».
Barbara Ruggiero - Cronache del Mezzogiorno