25.2.08

Galderisi: «Foggia spietato, bene così» (La Gazzetta dello Sport).

Galderisi: «Il pareggio era più giusto ma per battere squadre come la Paganese serve questo cinismo». Il Foggia fa cinquina. Contro la Paganese i rossoneri centrano la quinta vittoria consecutiva e agguantano la sospirata zona playoff (è quinto assieme al Padova).
«Ma battere una Paganese così agguerrita non è stato facile — dice subito Giuseppe Galderisi —. Ci attendevamo un´avversaria ostica e così è stato. Siamo stati bravi a sfruttare il loro unico errore difensivo, portando a casa tre punti preziosissimi».

UN PO´ DI FORTUNA- In effetti, non si è visto un bel Foggia, messo in difficoltà da una Paganese abile a chiudere gli spazi e ad aggredire i portatori di palla. «Il pareggio poteva essere un risultato giusto, ma qualche volta un pizzico di fortuna non guasta— ammette il tecnico rossonero —. Abbiamo affrontato una Paganese dal grande cuore che ha concesso pochissimo. Anche il campo, in cattive condizioni, agevolava la manovra dei nostri avversari che puntavano sui lanci lunghi. Certo, possiamo fare meglio, ma la mentalità è quella giusta. Non mi aspetto un Foggia scintillante, ma una squadra cinica, capace di superare formazioni come la Paganese, che sono in crisi di risultati e vendono cara la pelle. Sarà così anche contro il Verona, nostro prossimo avversario».

OTTIMISMO - Al suo arrivo sulla panchina rossonera Galderisi aveva promesso allegria e la strada sembra essere quella giusta, visto il filotto di vittorie che i pugliesi stanno regalando ai propri tifosi. «Nel calcio contano i risultati e da questo punto di vista stiamo ottenendo il massimo. Avremo sicuramente giornate meno fortunate, ma adesso godiamoci una vittoria esterna che ci consente di guardare con ottimismo al futuro e far gioire un pubblico che questa volta non ci ha potuto seguire».

IL RIGORE - Ivan Tisci ha firmato la vittoria trasformando il rigore: «Era netto, il loro difensore Esposito ha palesemente atterrato Di Roberto e a me è toccata la realizzazione».

Gazzetta dello Sport - Antonio Campitiello