PAGANI - Il Foggia espugna il “Marcello Torre” grazie ad un rigore realizzato da Tisci a dieci minuti dal termine della partita. La massima punizione era stata assegnata dal direttore di gara per fallo in area su Di Roberto da parte di Pasquale Esposito.
Restano in definitiva due gli episodi che segnano la gara in programma ieri pomeriggio a Pagani: il rigore realizzato da Tisci, che ha poi deciso l’esito finale della partita, e l’infortunio occorso al centravanti Lucas Maximilian Cantoro. L’attaccante argentino, infatti, al 13’, in seguito ad uno scontro di gioco è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Il calciatore, rimasto per qualche attimo a terra privo di sensi dopo aver violentemente battuto la testa, ha riportato un trauma cranico contusivo chiuso con ostruzione delle vie aeree superiori ed arresto cardiaco; immediati i soccorsi apportati a Cantoro dallo staff medico della Paganese, guidato dal dottore Enrico Cascone. Dopo attimi di paura, con il gioco che è rimasto fermo per cinque minuti, e dopo che erano stati effettuati gli interventi di primo soccorso, il calciatore è stato trasportato in ambulanza in Ospedale. A Cantoro sono stati praticati sul campo massaggio cardiaco e disostruzione delle vie aeree superiori; poi la corsa in ospedale. Immediata la comunicazione giunta telefonicamente allo stadio: dopo gli esami medici, l’attaccante è stato dichiarato fuori pericolo.
Al 18’ l’attaccante argentino è stato sostituito dal giovane Osso Armellino, uno degli elementi più vivaci e guizzanti in campo durante l’intera partita.
Ma passiamo alla cronaca.
Alla Paganese gli stimoli non mancano. Al “Marcello Torre” non c’è il pubblico delle grandi occasioni, ma solo i pochi fedelissimi sostenitori che farebbero di tutto pur di vedere ancora brillare la stella azzurra. Due gli striscioni esposti per la squadra: uno, esposto in curva, recita in maniera abbastanza sarcastica “cerco 11 operai”; l’altro, affisso nel settore distinti è un chiaro messaggio: “La nostra presenza è per la maglia che indossate e per la città che indegnamente rappresentate”. Se gli striscioni sono alquanto polemici, non si può dire altrettanto per gli incitamenti che sono incessanti, specie dal settore curva, nei confronti della squadra cui si chiedono i tre punti ritenuti fondamentali per il futuro.
Dicevamo di una gara non particolarmente emozionante. La prima azione da annotare sul taccuino è della Paganese che si fa viva dalle parti di Agazzi con Cantoro al terzo minuto: l’attaccante argentino riceve palla da Marino, la controlla con grande padronanza ma non è altrettanto preciso al momento del tiro a rete. Dopo appena dieci minuti, Cantoro ed Agazzi restano a terra in seguito ad uno scontro di gioco e l’attaccante, come detto in precedenza, sarà costretto ad abbandonare anzitempo il campo per far ricorso alle cure mediche. Il gioco riprende al 18’, dopo cinque minuti. Al 20’ Scarpa prova a rendersi pericoloso nell’area di rigore ospite; ma il centrocampista azzurro-stellato non impensierisce troppo Agazzi: il suo tiro finisce sul fondo. Al 36’ è Osso che cerca di mettersi in evidenza, mostrando la sua velocità. L’attaccante anticipa l’intervento di Ignoffo, appena entrato in area, ma il portiere ospite è bravo a neutralizzarne la conclusione. La prima parte della gara finisce praticamente qui. Tre azioni degne di nota per la Paganese; zero per il Foggia che sembra non impensierire più di tanto i padroni di casa. La prima azione degli ospiti giunge al 14’ della ripresa con una insidiosa punizione battuta da Mora (quasi un calcio d’angolo accorciato) che Botticella è bravo a sventare in angolo. La Paganese, nel frattempo, preme il piede sull’acceleratore, forse conscia di poter conquistare i tre punti, e si fa pericolosa dalle parti di Agazzi ancora una volta con Osso con un tiro dalla distanza che non trova la giusta fortuna. Al 34’, quando nessuno se lo aspetta, il Foggia passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore assegnato al Foggia. Errato disimpegno difensivo della difesa locale e palla a Di Roberto che fila diritto verso la porta difesa da Botticella. Inevitabile l’impatto con Esposito che stende l’avversario nel tentativo di sventare la minaccia. E’ rigore. Sul dischetto dagli undici metri va Tisci che realizza la rete dello zero ad uno. La Paganese ha solo dieci minuti per sperare di rimontare il risultato: decisamente pochi per una squadra oramai in affanno ed a corto di energia.
A fine partita piovono fischi e qualche civile contestazione dagli spalti verso l’undici azzurro-stellato che ieri ha fallito alla prova del nove. La strada verso la salvezza appare sempre più in salita.
Barbara Ruggiero – Cronache del Mezzogiorno