4.5.09

Sorrento-Paganese, il pari accontenta tutti.



Sfida senza gol. Di Ripa e Bacchi le occasioni più nitide: rossoneri ormai al sicuro.

DALL’INVIATO ANDREA FERRARO Sorrento. Alla fine prevale la paura di perdere. Sorrento e Paganese pareggiano un derby combattuto, a tratti nervoso, ma avaro di emozioni e soprattutto mediocre. L’importante era muovere la classifica e così è stato: il Sorrento, con i cinque punti di vantaggio sulla zona play out a due turni dal termine e con una nutrita schiera di inseguitrici, è praticamente al sicuro, mentre alla Paganese, che ha in dote tre lunghezze di vantaggio per evitare gli spareggi, serve un ulteriore sforzo per salvarsi. Di occasioni da gol se ne contano poche ma se il risultato non si sblocca è soprattutto merito di Melillo, il numero uno ospite che nella ripresa si oppone alla punizione dell’albanese Myrtaj (8’) e soprattutto alla conclusione ravvicinata di Ripa (28’) che già lo aveva impensierito in avvio (2’). Quasi ordinaria amministrazione per Spadavecchia, graziato in particolare da un errore di mira di Bacchi (29’) e dalla trappola del fuorigioco che inganna Fanasca (45’) ma non l’assistente Carla di Carlo che alza la bandierina prima del tiro. Simonelli e Capuano, che segue il match dal tetto degli spogliatoi perché squalificato (in panchina c’è Pepe), studiano l’assetto nei minimi particolari. Il tecnico rossonero conferma il 3-5-2, schierando a destra il difensore Lo Monaco e a sinistra Panarelli (al centro c’è Minadeo). Capuano, invece, punta sul 3-4-2-1 con Fanasca e Diogo chiamati a supportare Farineh, terminale offensivo. Le squadre puntano alle ripartenze ma facendo attenzione a non scoprirsi. E quando ciò accade tocca in particolare agli esperti Minadeo e Taccola (e con lui Astarita) proteggere i rispettivi portieri anche ricorrendo al fallo. I rossoneri si affidano a Ripa e Giampaolo (ghiotta l’occasione fallita alla mezz’ora) per pungere ma i due non sono in giornata di grazia. E così Simonelli nell’intervallo lascia il secondo negli spogliatoi per dare spazio a Myrtaj, che subito mette in difficoltà gli avversari anche favorendo le incursioni del compagno di reparto. A centrocampo Nicodemo lotta ma alla distanza la fatica si fa sentire. Greco e Fialdini non sempre offrono l’adeguato supporto: il primo nella ripresa (23’) viene sostituito dal vivace Arcidiacono. Sull’altro fronte, Caracciolo, che nel primo tempo ci prova soprattutto dalla distanza, è il motore del centrocampo. La Paganese, nel derby orfana dei suoi tifosi per motivi di ordine pubblico (in tribuna c’è il sindaco Gambino, presente anche quello di Sorrento Fiorentino), però, con il trascorrere dei minuti comincia a soffrire lungo le corsie e in particolare la verve di Vanin che agisce sulla fascia di competenza di Bacchi, al 10’ della ripresa rimpiazzato da Iraci. La manovra ospite si vivacizza dopo il cambio e proprio il neo entrato (16’) viene fermato in angolo da Panarelli. Identica la sorte nel finale per un’incursione di Ripa, la cui conclusione viene deviata da Chiavaro. Al termine gli applausi dei tifosi locali.

Il Mattino