Pareggio nella gara tra Sorrento e Paganese, bestia nera per la squadra costiera allenata da Simonelli. Pensabene strappa un punto molto utile alla classifica dei suoi.
Il derby numero 53 tra rossoneri ed azzurrostellati vede gli ospiti allungare la propria serie positiva sul sintetico di via Califano (l'ultima vittoria dei padroni di casa risale al 30 gennaio 2000, 2-0 nel campionato di serie D, ndr.) e fa scuotere i primi campanelli d'allarme nella compagine di mister Simonelli. Nonostante il risultato non sia dei peggiori, per il collettivo costiero è davvero una giornata da dimenticare: mai in partita, Nicodemo e compagni assistono inermi alle sfuriate paganesi, ribattendo con l'arma della casualità una Paganese ben messa in campo, capace di imporre il proprio gioco già dal primo minuto. Complimenti, quindi, a mister Andrea Pensabene, che nonostante le numerose ed importanti assenze (erano fuori per infortunio P.Esposito, Rana, Zarineh e Tortori) riesce a schierare in campo una squadra quadrata, brava a sfruttare al meglio la velocità del terzetto offensivo guidato dal nigeriano Ibekwe.
Parte subito bene la Paganese che dopo neanche dieci secondi va già al tiro con Izzo, bravo ad insinuarsi tra le maglie bucate della difesa rossonera. Dieci minuti dopo (11') è ancora il funambolo ex Scafatese a creare grattacapi alla retroguardia di casa: questa volta la sua conclusione di destro ha un'ottima mira, ma trova a negargli la gioia del gol un superbo Marconato che sventa la minaccia. A questo punto ci si aspetta una reazione del Sorrento, che invece fatica a creare gioco, favorendo l'avanzamento del centrocampo ospite, guidato da un Monticciolo in grande spolvero. La manovra azzurrostellata si sviluppa prevalentemente per vie centrali, in particolar modo con lanci lunghi a cercare la velocità di Ibekwe. Proprio da un'azione simile nasce una buona occasione per gli uomini di Pensabene (23'), ma il nigeriano ex Venezia non concretizza. L'unico accenno di reazione del Sorrento arriva al minuto ventisei con Fialdini che manda alle ortiche una buona azione nata da uno spunto di Arcidiacono. Nel finale di tempo Simonelli prova a mischiare le carte, spostando l'ex Antonio Esposito sulla corsia di sinistra e posizionando Arcidiacono nella zona centrale accanto a Nicodemo e Fialdini. La mossa del “professore” di Saviano non porterà i frutti sperati, anzi, rappresenta il preludio al meritato vantaggio ospite che arriva al 44' con l'ex Juve Stabia Monticciolo, bravo ad indovinare il “sette” su calcio di punizione da circa venti metri.
La seconda frazione di gioco si apre con lo stesso leitmotiv di primi quarantacinque minuti: Paganese in avanti e Sorrento alle corde come un pugile suonato. Al 49' gli azzurrostellati recriminano per un rigore non concesso: Gambuzza pecca nel disimpegno, Izzo gli ruba palla e l'ex difensore del Monopoli lo atterra: per l'arbitro è tutto regolare. La panchina salernitana protesta forse in modo troppo eccessivo ed a pagarne le spese è il tecnico Pensabene, allontanato dal signor D'Alesio di Forlì. Senza l'ex allenatore del Sapri è il suo vice Alfonso Pepe a prendere in mano le decisioni tecniche. Decisioni che risulteranno ottime e ben equilibrate: la Paganese, infatti, si difende con ordine, non disdegnando a ripartire con la velocità di Ibekwe. Il Sorrento, di contro, prova ad imbastire qualche timida manovra offensiva, che viene puntualmente contratta dall'ottima retroguardia paganese. L'unica azione degna di nota dei padroni di casa avviene al minuto settantaquattro: Angeli pesca Paulinho al centro dell'area, l'attaccante brasiliano opera un buon lavoro di sponda per il neo entrato Pignalosa che però al momento dell'area viene impattato dalla provvidenziale uscita dell'estremo difensore Melillo, bravo a sventare la minaccia. Quest'azione serve agli uomini di Simonelli a prendere coraggio, ma soprattutto ad alzare il proprio baricentro. Pochi minuti dopo il Sorrento vede premiato forse troppo il timido forcing, mentre la Paganese vede sfuggire immeritatamente una vittoria che sembrava già in tasca: a ristabilire la parità è Paulinho all'83', lesto a raccogliere un pallone vagante in area di rigore dopo un colpo di testa di Gambuzza finito sul palo. Nel finale (88') c'è anche spazio per un'incredibile azione gol per il Sorrento che con Pignalosa sfiora il gol vittoria che, francamente, sarebbe stato davvero immeritato. Al triplice fischio dell'arbitro piovono giù fragorosi i fischi dei sostenitori locali, scontenti del risultato, ma soprattutto del non gioco espresso dai propri beniamini.
Michele Gargiulo - www.calciopress.net