FILIPPO ZENNA Non vincono, ma nemmeno si dannano perché il campionato è appena iniziato e c'è un'infinità di tempo per rimediare, riprendersi e poi magari volare. Eppure il dato sconforta: nessuna delle quattro squadre salernitane di Lega Pro ha messo in cassaforte una vittoria nei primi centottanta minuti della stagione. Cavese, Paganese, Nocerina e Scafatese sono ancora all'asciutto, confidano nella riscossa ed hanno iniziato a guardarsi dentro per individuare ed espellere il "male". In maniera particolare la Paganese, troppo giovane, acerba, immatura e consapevole dei propri limiti per far finta di niente. Due giornate ed è già stato ribaltone con le dimissioni di Pino Palumbo e l'arrivo di Andrea Pensabene: un po' di esperienza è stata iniettata in mediana con l'ingaggio del potente Monticciolo (reduce però da un intervento chirurgico e da un lungo stop), ma ci sono considerazioni che alimentano un po' di scetticismo: quasi tutti i calciatori sono stati voluti da Palumbo, la difesa imbarca acqua (cinque gol incassati in due turni, poco sincronizzata la cerniera centrale Pasquale Esposito-Castaldo), l'attacco è terribilmente sterile ed analizzando anche il percorso di coppa (tre sconfitte su quattro gare anche se due rimediate dalla Berretti) il quadro diventa critico. Diversa, la situazione della Cavese: certo, non ha raccolto l'intera posta in palio, ma ha messo sotto sia il Pescina che la corazzata Pescara, ha incassato appena un gol, ha creato tanto e dimostrato d'avere già automatismi discreti. Di questo passo, per quanto il calendario sia proibitivo (domenica trasferta a Verona), la vittoria arriverà in breve tempo. Lo spera anche la Nocerina, che confida nella giustizia sportiva (martedì prossimo è attesa la sentenza per il reclamo presentato dopo la gara con la Giacomense), ma prima di vincere a tavolino (ci sono grosse possibilità che il giudice sportivo dia ragione al club rossonero) vuol farlo sul campo contro la Sangiovannese. Il problema più evidente (la difesa) è stato risolto con l'ingaggio dell'esplosivo Oloruleke che unitamente all'elevata produzione offensiva (basti pensare che al San Francesco la Nocerina va a bersaglio da 23 gare consecutive) rende tranquillo il tecnico Pastore. Un po' d'apprensione avvolge, invece, la Scafatese: l'esordio positivo di Vibo Valentia aveva illuso. La formazione affidata a Pasquale Esposito ha un potenziale d'attacco notevole (Pignatta e Martone assicurano rapidità e potenza), ma vive di precari equilibri nelle retrovie, in maniera particolare sugli esterni: è bastato il modesto Manfredonia per mettere a nudo le difficoltà del reparto arretrato canarino.
Il Mattino