Domenica sera certamente non ci aspettavamo una settimana così intensa di novità nonostante l'imbarazzante prova offerta dalla Paganese. La favola tra il tecnico di Venosa ed i colori azzurri s'è chiusa dunque amaramente. E' destino che Palumbo e la Paganese, in C1 o Prima Divisione, non riescano a coesistere visto come andò a finire subito dopo la promozione e come s'è interrotto il rapporto dopo appena due giornate di campionato. La scelta di cuore e di riconoscenza, sia tecnica che umana, optata dal dg D'Eboli, non ha sortito gli effetti sperati, anzi ha creato un'involuzione nella crescita del progetto Paganese mirante all'acquisire maggiore esperienza negli anni e fare meno errori possibili. Quest'anno s'è fatto un passo indietro a cui si sta tentando di rimediare con l'arrivo di un nuovo tecnico, voglioso di ritornare nel circuito professionistico, oltre agli inevitabili correttivi tecnici con l'arrivo di nuovi elementi (finalmente di categoria) che si spera possano dare quel qualcosa in più ad una squadra che era sotto gli occhi di tutti troppo acerba per il campionato che deve svolgere. Gli arrivi di Bacis, Melillo e Monticciolo rappresentano un primo tampone alle falle della navicella azzurra che domenica, soprattutto in difesa, imbarcava acqua da tutte le parti. Il neo tecnico, almeno dalle prime dichiarazioni, sembra avere le idee chiare a riguardo invocando almeno altri due elementi d'esperienza che vadano a rinfoltire il gruppo per dare maggiore qualità ed equilibro alla struttura portante della squadra. Con il mercato chiuso il dg D'Eboli dovrà pescare nell'infinito mare degli svincolati dove non sempre si trovano giocatori pronti di questo periodo, ma con sagacia è possibile infilare l'amo a qualche elemento non proprio con l'acqua alla gola. Quello che emerge in giro è il rammarico per come, dopo il terzo anno, la società sia potuta scivolare su un'autentica buccia di banana dopo le esperienze passate, perdendo tempo e denaro come si suol dire. Ora però bisogna dare fiducia e tempo, quanto basta, ad un allenatore che si ritrova tra le mani un giocattolo non suo a cui sta apportando dei correttivi. Ora è il tempo di avere un pizzico di buona sorte ed uscire indenne da Foligno per innescare quella positività nel gruppo e ripartire a testa bassa. Certo che la fortuna non ci da una mano visto che in Umbria si salirà certamente senza gli attaccanti Rana e Zarineh, acciaccati, il che porterà il tecnico a rivoluzionare l'assetto tattico. Il Foligno dal canto suo lamenta al momento la defezione del capitano Guastalvino che sarà sopperita dal morale alle stelle per l'ottimo avvio, quattro punti in due partite, e dal calore del pubblico amico. A tutto questo speriamo di contrapporre la voglia di riscatto della squadra, gli stimoli a mille di Berardi, dopo l'iniziale accantonamento, e quelli del nuovo allenatore che sa di giocarsi una grossa chance per la sua carriera visto che s'è ritrovato in pochi giorni dalla panchina del Sapri in serie D alla Prima Divisione. Per tutti questi motivi diciamo : PAGANESE, RIALZATI !!!
Peppe Nocera per Paganese.it