30.10.09

Benevento: la condizione cresce a vista d'occhio.

La squadra sta bene nella mente e nel fisico: frutto di un lavoro certamente non casuale.

Un giovedì così tranquillo al Santa Colomba probabilmente Acori non lo ricorda. Potenza di una vittoria in trasferta. Il 2 a 1 di Crema è ancora negli occhi di tutti, il Benevento ha finalmente svoltato. Non c’è casualità nel ritorno di fiamma della squadra giallorossa, la crescita costante doveva per forza essere il preludio ad un’impennata vera e propria. La squadra sta bene, nella mente e nel fisico. Lo si vede nel lavoro settimanale, nelle partitelle del giovedì. Quella di ieri all’apparenza potrebbe non aver regalato molte indicazioni, invece non è così. Leo Acori ha mischiato le carte. E questa potrebbe non essere una novità. Lo ha fatto spesso nei test infrasettimanali. Ma questa volta ha dato davvero una bella mescolata, tanto da lasciare mille dubbi sulle sue reali intenzioni. E’ probabile che nella sua scelta ci sia anche un risvolto psicologico: inutile far comprendere sin d’ora che le scelte sono fatte, sarebbe come togliere stimoli a chi si aspetta di essere preso in considerazione per la partita di domenica con la Paganese.
Partiamo dalla formazione scesa in campo per prima, tenendo conto dei forfait di Cattaneo, fermo precauzionalmente, ma utilizzabile per domenica, e di Germinale, lasciato ai box per un banale colpo della strega. Acori ha schierato una linea difensiva formata da La Camera, Ferraro, Landaida e Palermo. Pacciardi e Cejas in mezzo al campo, con i due esterni, Ciarcià a destra e D’Anna a sinistra, e in attacco Clemente e Bueno. Squadra super offensiva, con La Camera sulla linea dei difensori, ma con licenza di provare continuamente a sovrapporsi a Ciarcià. Nonostante le belle giocate non sono però fioccati i gol. Per altro a dare man forte agli Allievi di Jorge Martinez, Acori ha mandato in trincea Ignoffo, Colombini e Gori. Un aiuto non certo di poco conto. Tant’è che il primo gol della partitina del Santa Colomba lo hanno addirittura segnato gli Allievi con l’intraprendente Buongiorno. Un bel gol, che però Tebi, arbitro dell’incontro, deve aver annullato, visto che l’azione è poi ripartita dalla zona difensiva della squadra giallorossa. I gol comunque sono arrivati qualche minuto dopo, grazie a Palermo, autore addirittura di una doppietta (gol di piede e di testa). Buon segno, vuol dire che nella squadra giallorossa in questo momento possono segnare davvero tutti e non solo i bomber. Ovviamente è arrivato anche il sigillo del ‘maghetto’ Clemente con un destro perentorio al termine di una bella manovra iniziata dalla destra.
La seconda frazione è stata più prolifica della prima. Del resto i ragazzini di Martinez senza l’aiuto dei più grandi e con qualche pedina in meno dalla loro parte (il giovane Manco ha completato a sinistra la linea centrale dei titolari), non hanno più retto lo sforzo e si sono consegnati in maniera soft ai titolari. Acori ha schierato Pedrelli, Ferraro, Ignoffo e Colombini sulla linea difensiva. A centrocampo La Camera, che ha ripreso la sua posizione naturale come esterno alto, Carcione, De Liguori e il giovane Manco. In avanti la coppia Castaldo-Evacuo. Che ha confermato il suo stato di grazia. Il bomber di Pompei si è mosso come non lo si vedeva da tempo in allenamento, ha segnato quattro gol ed ha partecipato attivamente alla manovra offensiva della squadra, nonostante gli otto punti di sutura ancora visibili all’arcata sopraccigliare destra. Tre gol sono stati appannaggio di La Camera, che nella seconda frazione si è fatto nettamente preferire, una segnatura sola per Castaldo, bravo come sempre negli assist e nelle giocate d’attacco. Da segnalare anche un bel gol del giovane Manco, che ha rimpinguato il bottino dei giallorossi, e la bella realizzazione di Ascione, che ha salvato l’ “onore” della formazione Allievi.
Tra la “mischiata di carte” e il silenzio stampa, appare davvero difficile comprendere le intenzioni di Acori per domenica. E’ scontato che il punto di ripartenza sia la formazione che ha vinto a Crema. Non potrebbe essere diversamente. Ma non è detto che il tecnico umbro non apporti qualche lieve modifica allo schieramento che opporrà alla Paganese. D’altro canto lui stesso ha sempre detto di tenere in grosso conto la condizione dei suoi, così come è normale sottolineare che ogni avversario è diverso da un altro. E questa volta si gioca al Santa Colomba, non in trasferta.
Non sarebbe una sorpresa, insomma, se la formazione iniziale fosse diversa da quella di Crema. E’ indubbio che alcuni particolari possono valere quanto un’indiscrezione: la scelta di far giocare insieme Castaldo ed Evacuo nella ripresa non può che indicare che Acori voglia ancora affidare a loro l’attacco giallorosso. Ma rinunciare a cuor leggero a Clemente, anche per una partita casalinga, è scelta difficile. “E’ per questo che non ho scelto di fare l’allenatore”, ha ammiccato Massimo Mariotto al termine della partitella. Della serie: non sempre l’abbondanza scaccia i pensieri.

Il Sannio Quotidiano