a sconfitta di Figline, la quinta in otto gare di campionato, ha inevitabilmente segnato la fine dell´esperienza tecnica alla Pro Patria di Beppe Manari, esonerato per i deludenti risultati fatti registrare dalla squadra bustocca. In sua sostituzione, il patron Antonio Tesoro, al termine di una giornata di febbrili contatti (con tanti nomi accostati alla panchina tigrotta, fra cui Vavassori, Iaconi, Di Costanzo e Soda), sembrerebbe aver scelto di affidarsi, anziché ad un tecnico esperto e navigato, ad un allenatore emergente come Vincenzo Cosco (nella foto), in grado di portare nella passata stagione il Gela ad un passo dalla promozione in Prima Divisione, negata dal Pescina nella finalissima play off.
Scopriamo chi è Vincenzo Cosco: 45enne di origine molisane (è nato a Santa Croce di Magliano), Vincenzo Cosco, balzato agli onori delle cronache sportive per il miracolo Val Di Sangro (passato dall´Eccellenza alla C2), ha al suo attivo quindici campionati da allenatore, l ´ultimo dei quali alla guida del Gela, giunto secondo in regular season alle spalle della corazzata Cosenza, per poi vedersi sfumare nella finalissima play off il sogno promozione (sconfitta di misura ad Avezzano e pareggio interno al "Presti"). Fra le tante tappe tecniche toccate da Cosco, allenatore in passato anche di Turris, Bojano, Termoli (l’anno dei record con 80 punti e 0 sconfitte), Isernia Pro Vasto e Paganese (con dimissioni dopo appena tre giornate), spicca anche la recente esperienza nel campionato ungherese, alla guida del Sopron, al posto di Lajos Detari, indimenticata stella del Bologna. UNA TESI SUL CATANIA: Il tecnico santacrocese Vincenzo Cosco, ex difensore di C2 con le maglie di Castel di Sangro e Pro Vasto, ha da poco conseguito il master allenatori di calcio al supercorso di Coverciano, discutendo una tesi sul Catania calcio, valsagli una valutazione di 106/110.
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