Gli spifferi provenienti dallo spogliatoio azzurro stellato ci descrivono un clima in tono con la stagione attuale: un freddo intenso che minaccia pioggia o neve a seconda dei giorni; il sole sembra di là da venire e forse ne vedremo sporadicamente qualche raggio. Una metafora, nemmeno troppo velata, per dire che tra divergenze d'opinione su calciatori e punti di vista diversi sull'utilità di un giocatore piuttosto che di un altro e purtroppo lamentando l'assenza di un vero operatore di mercato, la rosa azzurro stellata rimane immutata e le partite passano e con esse anche la convinzione personale, e credo anche del tecnico, che la Paganese possa salvarsi direttamente. Sia chiaro oggi la Paganese ha finalmente assunto e denotato la sua fisionomia di gioco, ma ad essa non è stata associata una fisionomia di squadra, ovvero mancano i giusti interpreti per gli schemi di Palumbo. Non guardo con pessimismo al futuro, né mi viene di sollecitare ulteriormente chi di sacrifici negli ultimi anni ne ha fatti tanti, ma è ora necessario per gli stessi dirigenti e per chi segue le sorti della Paganese sapere e capire come stanno realmente le cose e che cosa realmente è lecito attendersi da questa sessione di mercato. Certo è che la trasferta di Cremona ha evidenziato ancora una volta la mancanza di uno stoccatore capace di metter dentro il golletto risolutore, che un timido ragionatore di centrocampo potrebbe venir buono alla causa. Si può sperare e sapere?
Carlo Avallone - paganese.it