18.1.10

Il Foligno strappa un punto d'oro a Pagani: alla fine tutto è bene quello che finisce bene.

Alla fine tutto è bene quello che finisce bene. La pioggia del "Marcello Torre" ci offre un punto che non è poco soprattutto beccato contro una concorrente diretta. Il bilancio della giornata ci dice che è la seconda delle piccole come noi con cui abbiamo il conto degli scontri diretti favorevoli, che Tomassini non sarà stato impeccabile sul primo gol (ahi ahi Gualstalvino anche sul rigore) ma che il ragazzo non ha mai dovuto piangere su una sconfitta e che il riassetto tattico ha funzionicchiato. Ha funzionato meglio la voglia di non mollare e di metterci le gambe ad ogni trincea e questo è un brutto segnale. Mancano tre punti rispetto alle prime tre giornate del girone d'andata, ma stiamo in mediana e questo è un dato positivo. Abbiamo alle spalle nove squadre, otto ce le abbiamo davanti e i numeri vorranno pur dire qualche cosa. Per esempio che di quelle che ci seguono almeno quattro devono arrivare al "Blasone" e tre le dobbiamo visitare a domicilio. Logico pensare che ci giochiamo tutto dentro alle nostre mura, ma una fetta pesante anche lontano da casa.
E quello che si è visto contro la Paganese, sul filo del temperamento, non è niente male. Insomma, stavolta un briciolo di ottimismo in più c'è, ma c'è sempre da andare a caccia di conferme e controprove. Ad iniziare da domenica contro una squadra (Lumezzane) che è quasi a ridosso della zona da sogno, cioè bestiaccia da prendere con le molle. E per continuare a galleggiare sereni bisogna capire se il nuovo assetto tattico e la possibilità di giocare meglio la carta delle sostituzioni possono dare a Fusi la certezza della tranquillità E magari alla società l'alibi per non toccare, difensore a parte, il mercato.

Nicolò Alunno - www.vnf92.net