Lo scoramento regna in città, la delusione la fa da padrona, i risultati non arrivano e la classifica dice di nuovo che la Paganese è malinconicamente ultima. La sconfitta di Busto Arsizio ha lasciato il segno nell'ambiente azzurrostellato. La rete di Izzo in avvio di gara lasciava presagire un pomeriggio diverso ma così non è stato. Le solite distrazioni hanno permesso ai lombardi di rientrare in partita e di accaparrarsi i tre punti di vitale importanza. Uno scontro diretto perso dalla Paganese in malo modo e che induce ad una riflessione. Il mercato non ha portato i rinforzi tanto attesi, inutile sottolinearlo ancora, c'è bisogno però di una sterzata netta per salvare la stagione e tentare di conservare la categoria a denti stretti. La sosta, in tal senso, aiuta a riordinare le idee ed a ripartire con rinnovato entusiasmo per cercare di compiere l'impresa. Il calendario non è agevole ma lottare fino alla fine è il minimo che la Paganese possa fare per acciuffare un posto nei play out e poi giocarsi alla morte gli spareggi per evitare la retrocessione che sarebbe davvero amara. Queste due settimane che ci separano dal difficile match interno contro il Varese sono fondamentali. In primis urgono pedine sul mercato degli svincolati, soprattutto da un punto di vista numerico nel reparto arretrato, vero tallone d'Achille della formazione azzurrostellata. Una grossa mano la può dare la tifoseria, la cui delusione è palpabile e comprensibile. Restare compatti è l'unica medicina per dare un senso a queste undici finali che ci separano dalla conclusione della regular season. La sofferenza ha da sempre caratterizzato gli ultimi campionati della Paganese ma crederci non costa nulla. In fondo il passo da compiere non è impossibile, un ambiente unito può semplificare il corso degli eventi. Gli errori commessi dalla società non devono essere una scusante, si può rimediare solo con la forza e lo spirito di sacrificio che una città come Pagani ha nel suo Dna. Ai calciatori chiediamo di continuare a sudare la maglia come hanno sempre fatto finora. Rassegnarci ad una retrocessione già scritta fa male e non appartiene al popolo paganese. Uniti ce la possiamo fare, lasciamo da parte polemiche e contestazioni e remiamo in un'unica direzione. Avanti verso la salvezza.
Francesco Pepe per Paganese.it