
I rapporti tra le tifoserie salernitane e paganesi restano cordiali e di reciproco rispetto. La città di Sant’Alfonso è sempre stata un baluardo in territorio “nemico” per i colori granata: la provincia nord, storicamente filo-partenopea. Pagani per anni ha avuto la forza ed il coraggio di differenziarsi dalla massa delle città confinanti, siglando con Salerno un “patto d’amore” manifestato per anni con uno striscione esposto nel settore tribuna dello stadio Arechi in occasione delle partite casalinghe della Salernitana. Amicizia che ha portato i paganesi spesso e volentieri a ricevere ostilità dalle tante tifoserie campane in pessimi rapporti con quella granata; nonostante tutto il rapporto è durato con reciproca soddisfazione per diversi anni, nei quali non si contano le presenze di gruppi azzurrostellati in Curva Sud all’Arechi e, al contrario, di rappresentanze salernitane al “Marcello Torre”. Secondo i canoni ultras ufficialmente un gemellaggio non c’è mai stato, bensì una fraterna amicizia in particolare tra alcuni dei gruppi di maggior prestigio delle rispettive curve. Rapporto di stima nato a cavallo degli anni ’90, quando in diverse circostanze la GSF guidata dall’indimenticabile Siberiano fu ospite del gruppo “Street Urchins” sulle gradinate dell’impianto dedicato all’ex sindaco di Pagani brutalmente assassinato dalla camorra. Amicizia tra le due curve ufficialmente interrotta nel 2006 in occasione di un Paganese – Scafatese di Serie D disputato sul neutro dell’Arechi; alcuni esponenti di rilievo della torcida granata poco apprezzarono la presenza in Curva Sud di tifosi azzurrostellati (in verità non affiliati a nessun gruppo) bardati con vessilli degli odiati “cugini” napoletani. Una decisione consensuale scaturita da quell’episodio ma già nell’aria da diverso tempo. E poco o nulla c’entrerà quanto accaduto qualche anno dopo durante lo spareggio play-out decisivo tra Paganese e Lecco. Alcuni tifosi salernitani, non appartenenti a nessun gruppo organizzato, si presentarono al “Torre” in Curva Nord esponendo sciarpe e bandiere granata, probabilmente ignari dello scioglimento del vincolo di amicizia e, ovviamente, furono educatamente allontanati. Malgrado tutto i rapporti tra le tifoserie restano cordiali e di reciproco rispetto, per cui è lecito attendersi un derby civile, caloroso e combattuto all’insegna dei valori dello sport.
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