Gianni Siniscalchi SORRENTO Nel mirino della Paganese c’è l’arbitro Coccia di San Benedetto del Tronto. Un’ora dopo il fischio finale, autorizzato ad entrare nello spogliatoio della terna arbitrale, il presidente Raffaele Trapani ha manifestato di persona alla terna arbitrale le sue «perplessità» sulle valutazioni date agli episodi nevralgici del derby, perduto tra l’espulsione contestata di Panini e le proteste finali per il «mani» di Lo Monaco sul destro di Tortori. Panini giura sulla sua innocenza: «Io e Lo Monaco ci siamo solo strattonati, niente di più. Si è trattato di un battibecco vivace e Lo Monaco, a fine partita, si è pure scusato. Il guardalinee, invece, ha detto qualcosa all’arbitro e sto ancora a chiedermi cosa può essersi inventato di tanto grave da convincerlo a dare il cartellino rosso a me e il giallo a Lo Monaco». Il portiere Gabrieli è uno dei più amareggiati: «Incredibile l’espulsione di Panini, lampante il rigore negato. A Reggio Emilia un altro arbitro ci fischiò contro un rigore dubbio che assegnò ad un attaccante in fuorigioco. Non capisco perché Coccia, che ha visto bene la deviazione di Lo Monaco con il braccio, la ha giudicata involontaria. Ma l’episodio che più ci ha condannato alla sconfitta è stato il rosso a Panini che stava lamentandosi con Lo Monaco perché aveva subito un fallo. Dopo una discussione vivace che ha coinvolto parecchi giocatori, Panini espulso e Lo Monaco ammonito. Decisioni suggerite da uno dei suoi assistenti, quello che si trovava più lontano dal parapiglia e che ha interpretato male i fatti. Brutta sconfitta perché il Sorrento non ha giocato meglio di noi e io ho dovuto fare pochissime parate». La quarta sconfitta nelle ultime cinque partite è dura da digerire per la Paganese, finora senza punti in trasferta. «Alle difficoltà di un momento in cui i risultati girano male, si aggiungono le decisioni arbitrali, determinanti per la nostra sconfitta in questo derby equilibrato», incalza il difensore Sciannamè, che sottolinea: «Fino all’espulsione di Panini abbiamo giocato alla pari con il Sorrento. Anzi, nel primo tempo, le uniche palle-gol le abbiamo costruite noi. Abbiamo attuato bene le direttive di Palumbo spegnendo con il pressing le fonti di gioco, Togni e Paulinho. Nel finale, anche in dieci, abbiamo trovato anche la forza per cercare il pareggio: il fallo di mani di Lo Monaco mi è sembrato netto e meritevole del rigore. Non so come l’arbitro abbia sorvolato perché i giocatori del Sorrento sembravano assai preoccupati».
Il Mattino