L'INVIATO a Pagani. «Se il destino è contro di noi peggio per lui». Eziolino Capuano spolvera una frase storica dell’epoca che fu, per inquadrare il momento che vive la sua Paganese. «Giochiamo bene e meglio delle nostre avversarie ma non vinciamo». Già, da quando è subentrato a Pino Palumbo sulla panchina azzurrostellata, la sua squadra ha ottenuto tre soli pareggi in dieci partite. Un bottino davvero magro che ha ancora di più relegato all’ultimo posto in classifica la compagine del presidente Trapani. Ma il vulcanico Eziolino non demorde, convinto di poter portare ai play off la sua Paganese. Nella sala stampa del Marcello Torre ne ha un po’ per tutti. Soprattutto per il suo collega Breda. «L’ho sempre ammirato e quando era un giocatore e una bandiera della Salernitana era il mio idolo. Adesso devo dire, però, che se io fossi l’allenatore della Salernitana mi vergognerei per questo pareggio rubato. In campo c’è stata una sola squadra, la Paganese. Sono orgoglioso di essere l'allenatore di questa squadra». Ci va dentro duro e senza peli sulla lingua, mister Capuano, più che mai elegantissimo nel vestire. «Caglioni, il portiere avversario scelto dieci minuti prima della partita, ha parato anche le pietre così come il portiere del Pavia l'altra domenica parò anche gli uccelli che volavano sul campo». Capuano, oramai è un fiume in piena, accompagnando le parole con il suo caratteristico gesticolare. «Siamo andati ventitrè volte al cross, abbiamo giocato un gran calcio, abbiamo fatto verticalizzazioni, sovrapposizioni, gli esterni che attaccavano da tutte le parti, li abbiamo presi in ampiezza. È stata una Paganese stratosferica ma purtroppo il risultato ha premiato l’avversario e non noi». Il Capuano-pensiero finisce poi con un invito. «Io sono una persona umile, accetto consigli da tutti. Questa è la mia Paganese, questo è il calcio in cui credo. Se qualcuno mi può dire cosa fare per vincere una partita, lo ascolterò». Per finire una frecciatina agli opinionisti. «Ci sono allenatori esonerati, anzi pluri-esonerati, che vanno in televisione e ora sono bravi a fare i commentatori. Si saranno forse accorti di come gioca la mia Paganese».
r. schia. - Il Mattino