Francesco Pepe PAGANI. Lo spirito battagliero non gli è mai mancato, così come la voglia di dimostrare che la sua Paganese, la squadra rivoltata come un calzino e costruita rispettando alla lettera le sue indicazioni, è ancora viva e può centrare la salvezza. «Mancano ancora tredici partite, il cammino è ancora lungo e le ultime prestazioni mi incoraggiano a sperare nel raggiungimento dell'obiettivo». Questo in sintesi il pensiero di Ezio Capuano che può finalmente dare ampio sfogo alla sua dialettica forbita per fare il punto della situazione in casa Paganese nella settimana che precede la difficile trasferta di Alessandria. Una gara in cui la formazione azzurrostellata, oltre al proprio condottiero squalificato e confinato in un angolo della tribuna del Moccagatta, sarà costretta a fare la conta dei disponibili. Dopo il derby con la Salernitana la scure del giudice sportivo ha portato in dote gli stop forzati di Di Pasquale, Vicedomini e Fusco. Ma non finisce qui. In Piemonte la Paganese dovrà rinunciare anche agli infortunati Macrì e Cortese. Macrì resterà fermo ai box per circa un mese e mezzo. La tabella di recupero invece per l'attaccante di Sciacca prevede due settimane di terapie e lavoro specifico. In infermeria restano poi il bomber Tortori, che si allena a singhiozzo da diversi giorni a causa di un'infiammazione ad un ginocchio, ed Ingrosso per il quale persistono dolori alla schiena. Entrambi però potrebbero far parte della spedizione in quel di Alessandria, seppur il loro utilizzo sia in forte dubbio. Un quadro per nulla rassicurante per Capuano. «Non ho mai trovato alibi - taglia corto il tecnico salernitano - ma sembra essere ritornato il buio. Fortunatamente però posso finalmente contare su una rosa vasta e con le giuste alternative». Se i commenti sul bel gioco della Paganese si sprecano, a mancare sono i punti che condizionano il cammino dei liguorini. «Il calcio è fatto di risultati - sentenzia Capuano - ed ora dicono che siamo ancora ultimi con sei lunghezze da recuperare. Anche lo scorso anno la Paganese aveva un gap da recuperare a tre giornate dal termine e poi riuscì a disputare i play out. Nella mia carriera poi ho sempre cercato di coniugare il bel gioco ai risultati. Poi se ogni domenica troviamo sul nostro cammino veri fenomeni a sbarrarci la porta ovvio che diventi tutto più difficile». Nel pomeriggio di ieri intanto la Paganese ha sostenuto il classicio test infrasettimanale a Sant'Antonio Abate contro la locale compagine. A decidere l'incontro la rete dell'esterno sinistro Radi, schierato sulla linea difensiva a tre assieme ad Urbano ed al rientrante Cuomo. Candidato a rilevare il capitano Vicedomini sembra essere il giovane Liccardo che dovrebbe far coppia con Gatti: «Liccardo è un calciatore che ho dovuto ricostruire nel morale - prosegue Capuano - e può darci una mano in questo frangente». Il centrocampista, scuola Napoli, non sarà giocoforza l'unica novità nello scacchiere tattico azzurro allo stadio Moccagatta. Le indicazioni emerse nel corso dell'amichevole contro la formazione abatese non lasciano spazi a molte interpretazioni. Se appare certo il rientro in pianta stabile di Cuomo nel pacchetto arretrato, domenica potrebbe fare l'esordio dal primo minuto anche l'esterno Santarelli, visto all'opera soltanto in uno scampolo di gara contro la Salernitana. Il tornante marchigiano garantisce dinamismo ed esperienza sulla propria corsia di competenza. In prima linea Capuano ha schierato il tridente composto da Triarico, Ferraro e Lepore. Nel pomeriggio intanto la Paganese riprenderà la preparazione sul sintetico di Tramonti.
Il Mattino