Matteo Nicorelli ALESSANDRIA. Una sconfitta che brucia, per il modo ma soprattutto per i tempi in cui è maturata. Stavolta la Paganese pensava proprio di avercela fatta ad ottenere un risultato positivo in esterna, dopo un intero campionato di amarezze. Invece, proprio al 90' è arrivata l'ennesima beffa di una stagione a dir poco sfortunata. Ezio Capuano, squalificato, naturalmente non ha potuto presentarsi in sala stampa. In sostituzione si è presentato l'allenatore in seconda Giuseppe Padovano, che naturalmente non ha fatto nulla per nascondere la delusione sua e di tutta la squadra, che però non si vuole arrendere ad un destino che sembra praticamente già scritto. «La partita l'abbiamo vista tutti - ha esordito Padovano - e pertanto ritengo che possiamo convenire che non meritavamo assolutamente di uscire sconfitti da questo terreno di gioco. Un pareggio avrebbe fatto veramente comodo, non solo per il morale ma anche perché avremmo potuto guadagnare un punto importante sul Monza, che a sua volta ha perso la propria sfida. Purtroppo quest'anno veramente non ce ne va bene una». Il tecnico non sa darsi pace per come la sua squadra sia stata punita oltre modo da un avversario non trascendentale. «Siamo stati castigati dall'unica distrazione che abbiamo commesso in tutta la partita - ha fatto notare con amarezza - un errore per giunta maturato nell'ultimo minuto. Una beffa atroce, soprattutto perché abbiamo preso gol dagli sviluppi di un calcio di punizione che abbiamo regalato quando eravamo in possesso del pallone». Padovano ha ricordato l'episodio. «Il possesso della palla era nostro, potevamo gestirlo sicuramente meglio. Invece, abbiamo perso il pallone e abbiamo commesso un fallo evitabile di Urbano su Bondi. Abbiamo praticamente regalato ai nostri avversari l'occasione per punirci, con l'aggravante che lo abbiamo fatto negli ultimissimi secondi di una gara che avevamo gestito molto bene, pertanto stavamo sicuramente meritando di portare a casa un pareggio che per la nostra classifica era importantissimo. Purtroppo è chiaro che a certi livelli queste ingenuità si pagano, anche se la nostra squadra ha un credito notevole nei confronti della sorte. Siamo all'ultimo posto in classifica, naturalmente abbiamo delle lacune, però anche quando meriteremmo di raccogliere qualche risultato positivo veniamo puniti praticamente in occasione dell'unico errore commesso». Il tecnico ha poi raccontato tutta la partita, mettendo in risalto lo spirito volitivo di una Paganese che per lunghi tratti ha giocato meglio dei padroni di casa. «Nel primo tempo siamo stati decisamente più in palla - ha commentato Padovano - e abbiamo creato anche qualche situazione interessante per portarci in vantaggio. Nel corso della prima frazione abbiamo giocato decisamente meglio rispetto all'Alessandria che di fatto si è chiusa e ci ha aspettato all'interno della propria metacampo. Questo lo voglio sottolineare perché abbiamo affrontato una squadra importante, che può vantare nella propria rosa la presenza di giocatori molto forti per la categoria, eppure la Paganese per un bel po' è riuscita a metterla in difficoltà, creando di più, giocando un calcio migliore e più dinamico». Ma anche nel momento migliore la Paganese ha creato poco, questa l'obiezione dei giornalisti alessandrini presenti in sala stampa. «Questo è vero - ha ammesso padovano - infatti la partita in generale non è stata certo il massimo dal punto di vista generale. Però è innegabile che nella prima parte la mia squadra abbia giocato meglio. Poi nella ripresa abbiamo badato principalmente a contenere. Era troppo importante per noi ottenere il primo risultato positivo esterno della stagione e lo avremmo meritato. Purtroppo la partita è finita diversamente, con l'Alessandria che ha vinto con l'unica vera occasione da rete creata in tutta la partita e a noi è rimasto soltanto il rammarico per un'occasione persa».
Il Mattino