Matteo Nicorelli Alessandria. Le trasferte, vera e propria maledizione per la Paganese. Anche ad Alessandria non si interrompe infatti il digiuno per gli azzurri, piegati da un tocco di Artico solo allo scadere dopo una gara dominata e in cui i campani hanno messo in mostra un'ottima organizzazione di gioco. Davvero sfortunata la compagine ospite che resta a sei lunghezze dal Monza quando sembrava essersi materializzato il primo risultato utile lontano dal «Marcello Torre». Invece resta tutto come prima con un carico notevole di rammarichi. Assenze pesanti tra le fila della Paganese. Capuano, squalificato e sostituito in panchina dal vice Padovano, deve rinunciare agli squalificati Vicedomini, Di Pasquale e Fusco. Si rivede Cuomo nell'undici titolare con Santarelli a presidiare la fascia. In panchina il bomber Tortori, non al meglio. Buona partenza degli ospiti. Dopo 6’ Santarelli tenta la botta e Servili mette in corner. I grigi piemontesi faticano a trovare il bandolo della matassa. Paganese invece che detta legge sul rettangolo verde del Moccagatta. Ancora Santarelli all'11' spedisce a lato di sinistro. In campo c'è solo la formazione campana che gestisce bene le operazioni e prova a sbloccare il risultato. Al 20' una punizione di Radi chiama l'estremo difensore di casa Servili alla respinta con i pugni. Il match vive poi una fase di studio e timidamente l’Alessandria prova ad affacciarsi nella metà campo avversaria ma la Paganese si dimostra compagine compatta e ben disposta in campo. Tracce piemontesi solo in chiusura di frazione con una conclusione senza pretese di Pucino. Ginestra è attento e fa sua la sfera senza particolari difficoltà. La ripresa si apre con un Alessandria più propositiva. Gli uomini di Sarri provano a cambiare marcia, cercando di mettere pressione ai campani. Sono però gli azzurrostellati a rendersi pericolosi con un gran tiro da fuori area di Lepore: la sfera sfiora l'incrocio della porta di Servili. L'atteggiamento tattico della Paganese non permette comunque ai grigi di esprimersi al meglio. Sarri mischia allora le carte al 15’ inserendo il veterano Artico che affianca Scappini in prima linea. L’Alessandria passa così al 4-4-2 con Bondi e Croce cursori di fascia. La musica però non cambia e la Paganese dimostra di non meritare l'ultima piazza in classifica. In mediana Gatti calamita un gran numero di palloni ed orchestra la manovra. Anche il tandem Ferraro-Lepore mette in evidenza una buona intesa. A risentirne è la tenuta nervosa dei padroni di casa che peccano della necessaria lucidità. Gli azzurri tentano poi il colpo grosso con l'inserimento di Tortori per Triarico. Al 41' ancora un vivace Lepore sugli scudi ma il suo sinistro è preda di Servili ben piazzato. La beffa però è dietro l'angolo e si materializza proprio allo scadere del tempo regolamentare. In mischia Artico batte Ginestra e per la Paganese è una vera mazzata. I sei minuti di recupero non bastano alla formazione campana per evitare una sconfitta immeritata.
Il Mattino