Un’altra sconfitta. Sempre in trasferta. Ancora senza segnare gol. Si rischia di sconfinare nell’ovvio, di fornire sempre la stessa solfa a lettori e tifosi che, ormai, conoscono a menadito lo scioglilingua. I fans liguorini speravano che sulla pagina duecentoquattordici del Televideo Rai si accendesse la spia del numero uno nella lista dei risultati per quanto atteneva Alessandria-Paganese.
L’uno è uscito, ma ancora una volta sulla ruota degli avversari. Stavolta perfino in ritardo, quando qualcuno sperava di aver racimolato almeno il primo punto esterno della stagione. Non è più un tabù questo della Paganese versione trasferta, è un incubo bello e buono, anzi una cruda realtá dei fatti che dimostra quanto la nuova squadra costruita da Capuano si porti dietro molti dei problemi visti anche durante la gestione Palumbo. L’impatto è sempre timoroso, il gol è sistematicamente subito su azioni da fermo, e tranne qualche spruzzo di creativitá che un elemento di categoria superiore (Lepore) ha garantito alla manovra, non ci sono poi tutte queste novitá di cui si parla. Mancano pedine essenziali. Vicino a Gatti ci sarebbe voluto un ragionatore dai piedi buoni, un assist-man capace di dettare i tempi del gioco e di imbeccare le punte al momento giusto, perché Gatti, se nessuno lo sapesse, è un mediano difensivo, un piccoletto che sa far benissimo legna, ma che in quanto a ricami non ha a disposizione gli aghi giusti.
Per una questione di equilibri, a quanto pare, si è scelto di continuare sulla strada dei due centrocampisti bassi, oggi si usa chiamarli così.Per intenderci, si tratta di due medianacci in stile Furino e Bonini, e non ce ne vogliano gli straordinari ex juventini.
Quindi, Gatti con Vicedomini significa fantasia zero. Non è nelle loro caratteristiche fare qualcosa di diverso dal loro compito naturale.
Ecco perché andranno sfruttati al massimo elementi come Lepore, Tortori, quando stará nuovamente al meglio, e Triarico, che ha piede addomestico per mettere palloni al centro dell’area. Si dovrá dare una svegliata Ferraro, che continua ad avere le polveri bagnate, sulla falsariga delle sue due ultime esperienze a Taranto.E intanto il tempo passa. Un’altra giornata se n’è andata e il distacco dal Monza, ed è normale aggiungere la parola fortunatamente, è sempre di sei punti. Altro tema: Eziolino Capuano si gioca la panca domenica prossima? Forse sì, probabilmente no. Troppi i suoi cambi avallati, la Paganese è oggi una sua creatura e lui deve tirarla fuori da questa posizione di classifica. Non ha più attenuanti. Neanche se domenica il portiere della Spal si chiamasse Buffon.
Giuseppe Della Morte - La Città di Salerno - da Tuttolegapro.com