Dieci partite, dieci finali, trenta punti a disposizione. E la Paganese per arrivare ai play-out dovrá metterne insieme almeno la metá e poi sperare. L’anno scorso gli azzurrostellati riuscirono ad accedere ai play-out con un totale di 33 punti contro i 31 del Lecco arrivato ultimo. Quest’anno la situazione sembra molto più critica, sono soltanto sedici i punti raccolti dalla formazione cara al presidente Raffaele Trapani e meno male che il Monza è rimasto lì a pochi passi con 19 punti. La fiammella è ancora accesa ma adesso è l’ora di cominciare a correre. La vittoria con la Spal di due settimane fa ha rappresentato un raggio di sole in un cielo carico di nuvole piovose. Subito dopo è giunto il kappaò, pur sé immeritato, di Ravenna con annesse nuove tensioni. La forte personalitá dell’allenatore della Paganese è risultata a volte positiva nei confronti dei calciatori, altre volte assolutamente negativa. Riuscire a gestire e migliorare un gruppo come quello azzurrostellato sarebbe impresa difficilissima.
La strigliata a Tortori potrebbe portare alla sua esclusione, ma sarebbe un errore perchè almeno il giovane attaccante in zona gol si fa trovare con continuitá. C’è da migliorare la mira, ma se non si è tranquilli questo potrebbe non accadere. Ci sono calciatori che hanno bisogno di coccole e altri che vanno affrontati di petto. Forse Tortori sta nella lista dei primi. Veniamo alle cose di campo. Possibili novitá di formazione contro la Reggiana? Chissá. Il problema della Paganese resta la carenza in zona gol. La penuria di interpreti in prima linea (si è passati dai quattro elementi di inizio stagione, Tedesco, Tortori, Magliocco e Siciliano, a soltanto tre elementi presenti da dicembre in poi, Ferraro, Tortori e Cortese) non consente cambiamenti improvvisi. Ferraro e Tortori dovranno portare la croce fino alla fine, anche perchè Cortese si è subito infortunato dopo il debutto con il Pavia.
Giuseppe Della Morte - La Città di Salerno - da Tuttolegapro.com