Francesco Pepe PAGANI. Aria pesante, tanta rabbia e qualche lacrima. Il gelo calato sul Marcello Torre al triplice fischio finale si trasferisce anche nel ventre dello stadio mentre dirigenti e calciatori della Paganese si attardano per interrogarsi sui motivi di una retrocessione bis amara e maturata quando ormai tutto l'ambiente sperava nella coda play out. Invece due sconfitte consecutive contro Spezia e Gubbio hanno spalancato le porte della Seconda Divisione al sodalizio azzurrostellato del patron Raffaele Trapani. Il massimo dirigente liguorino non ha voglia di parlare e resta davanti agli spogliatoi assieme ai suoi compagni di cordata. La seconda retrocessione consecutiva (la prima neutralizzata in estate dal ripescaggio) è difficile da digerire e si addensano nuvole nere sul futuro della società azzurrostellata. Circolano notizie su un disimpegno di Trapani e soci, amareggiati dal risultato del rettangolo verde ed intenzionati a gettare la spugna. L'inutile vittoria sul Sudtirol è stata poi preceduta dall'omaggio dei dirigenti e dei rappresentanti dell'amministrazione comunale allo storico tifoso Luis Conforti, scomparso in settimana. Nell'occasione è stato deposto un fascio di fiori davanti al settore distinti ed il pubblico ha sonoramente contestato il sindaco Alberico Gambino, autore di un manifesto di congratulazioni alla Nocerina per la promozione in cadetteria e che ha scatenato un vespaio di polemiche. Il primo cittadino analizza così l'episodio: «Lasciamo perdere le contestazioni - taglia corto - nella vita ho sempre imparato a rispettare le opinioni di tutti ma anche le mie. Sono dispiaciuto per l'esito del campo ma fisserò un incontro con Raffaele Trapani per invitarlo a non mollare. So quanto tenga alla Paganese e farò di tutto per farlo recedere dai suoi eventuali propositi di abbandono. È una risorsa per la nostra città e mi auguro che costruisca subito una Paganese vincente che ritorni in Prima Divisione». Il dialogo tra gli esponenti di Palazzo San Carlo e la società liguorina è stato già abbozzato nelle scorse settimane in merito alla nuova convenzione per la gestione del Marcello Torre: «È un discorso aperto - afferma Gambino - e ne discuteremo con il presidente nel vertice che avremo nei prossimi giorni in cui spronerò Trapani a non mollare». Qualora Trapani confermi la volontà di proseguire a fare calcio nella città di Sant'Alfonso, il sodalizio azzurrostellato provvederà subito al rifacimento del terreno di gioco in erba sintetica. Quasi in lacrime il tecnico Ezio Capuano: «È una retrocessione che fa tanta rabbia - dichiara a caldo l'allenatore della Paganese - ma forse è nata anche da qualche risultato inaspettato ed a noi sfavorevole proveniente dagli altri campi. Purtroppo non siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo nonostante la squadra abbia fornito un'altra grande prestazione sotto il profilo dell'intensità e del palleggio. Ho dato tutto me stesso alla Paganese in questi mesi e mi dispiace tantissimo per la società ed i calciatori che erano affranti nello spogliatoio». Il tecnico parte da lontano per analizzare le cause del tracollo azzurro: «Purtroppo i nostri problemi non sono nati dal ko interno dallo Spezia - sottolinea Capuano - ma dalla mancata vittoria di Monza quando non abbiamo sfruttato la ghiotta chance di mettere al tappeto una squadra che era in netta crisi di identità. Da quella gara ho percepito che potevamo complicarci la vita e così è stato». Sul suo futuro Capuano non nasconde un velo di commozione: «Sarò sempre grato alla famiglia Trapani ed alla Paganese - chiude - perché mi hanno dato l'opportunità di allenare un grande gruppo, mettendomi a disposizione tutto il necessario per il bene della squadra. Se Trapani mi dovesse chiedere di allenare la Paganese in prima categoria, non esiterei ad accettare». Parole che sanno di addio, rilasciate mentre qualche lacrima fa capolino sul volto dell'allenatore del mancato miracolo azzurrostellato.
Il Mattino