23.6.11

Ancora tutto in alto mare.

La domanda in questi giorni è sempre la stessa: chi salverá la Paganese? A sette giorni dal termine ultimo per ratificare l’iscrizione al prossimo campionato, non c’è ancora nessuna risposta. Il presidente Trapani è irremovibile dalla sua posizione, quella cioè di chiudere con la gestione in prima persona della societá. Alcuni soci dell’attuale dirigenza sarebbero anche disposti a continuare ma con forze fresche in grado di alimentare le casse societarie per varare anche un progetto giovane, meno ambizioso che salverebbe almeno il professionismo, ma non tutti sono di questo parere. Tutte ipotesi, supposizioni che si affollano nella mente di chi ha dato tanto per la Paganese e cerca in qualche modo soluzioni alternative come ammette lo stesso Trapani, colpito ieri anche dalla perdita del nonno paterno. "Non è un periodo positivo ma si deve andare avanti cercando di trovare una benedetta soluzione per la Paganese.
Il tempo scorre inesorabile e con rammarico continuo ad assistere all’apatia degli imprenditori locali, totalmente assente in questa fase. Purtroppo manca poco e ogni giorno che trascorre, è uno in meno per la sopravvivenza della Paganese. Mi continuano a giungere messaggi in codice, da parte di qualche imprenditore locale, che vorrebbe rilevare la societá, ma senza un incontro diretto. Io sono a completata disposizione notte e giorno per trovare una via d’uscita, sottolineando sempre che la societá ha un valore che ritengo vada rispettato per i sacrifici che abbiamo fatto in questi otto anni". Di concreto in piedi c’è sempre la pista riconducibile all’imprenditore laziale, che anche ieri è stato incontrato a Roma dal consigliere provinciale D’Onofrio.

La Città di Salerno - Peppe Nocera