PAGANI. Dalla sfida di Perugia la Paganese torna senza più la vetta della classifica, con tata rabbia e qualche certezza anche se non mancano i punti di riflessione. Grassadonia che insieme al suo vice Criscuolo dovrá scontare due giornate di squalifica, dopo l’espulsione rimediata, per frasi offensive verso la terna arbitrale, ha optato per una formazione priva di under.
Seguendo questa linea sono usciti Errico e Neglia per far posto ad
Agresta e Scarpa oltre a Tricarico squalificato per Russo che ha disputato la sua onesta gara come sempre. Al di lá del penalty fallito, un giocatore come dice nella sua canzone De Gregori non si giudica da un calcio di rigore, l’ex esterno del Portogruaro ha manifestato tutta la sua precaria condizione. Sino alla gara di Perugia il suo impiego era stato centellinato con Grassadonia che l’aveva inserito facendogli disputare spezzoni di secondo tempo sempre maggiori, e questa scelta ha destato qualche perplessitá.
A maggior ragione alla luce delle condizioni del terreno di gioco del Curi, reso pesante dalla pioggia caduta, e quindi
ancor più sfavorevole per chi nelle gambe non ha ancora i novanta
minuti, Scarpa ha fatto fatica e forse avrebbe potuto essere più
devastante a gara in corso per affondare le proprie qualitá tecniche in
una difesa, quella perugina, non apparsa insuperabile.
Come Scarpa altra prestazione sotto tono è stata quella di Fava, impalpabile come la Paganese della prima parte di gara che ha saputo però soffrire senza capitolare grazie ad un paio d’interventi di Petrocco in versione Garellik.
Ad illuminare invece la notte del Curi sul finire di primo tempo c’ha pensato ancora una volta Luca Orlando il bomber mascherato con una pregevole rovesciata. Una perla balistica che giustamente ha avuto la vetrina televisiva, facendo impazzire i paganesi di tutt’Italia, tranne quel centinaio, i non tesserati, ritornati a casa senza assistere la gara. Tutto sommato è una Paganese che ha offerto una bella prova soprattutto dopo il gol del 1-1 di Clemente dove non manca qualche responsabilitá di Petrocco, mostrandosi padrona del campo senza disunirsi sfiorando la rete con Galizia e nella stessa azione in tre tentativi consecutivi con Orlando e Scarpa. Da rilevare l’ottima prestazione di Agresta deciso ed autoritario, nonostante i suoi 21 anni e dello stesso Orlando l’unico in attacco a rendersi pericolo per gran parte della gara dalle parti di Giordano.
Peppe Nocera per paganese.it