La Paganese vista da...Nocera.
Sembrava che questa Paganese, che aveva comandato il campionato di Seconda Divisione per tante giornate, fosse diventata la pecorella smarrita pronta a essere sbranata definitivamente dai lupi molisani. Invece nella tana dei rossoblu, inferociti dalla sconfitta di tre giorni prima a Melfi, è rimbombato il ruggito della Paganese che è ritornata a fare la voce grossa e lanciato di nuovo il suo guanto di sfida all'Aquila, al Catanzaro e al Perugia.
I segnali confortanti, giunti dalla sfida di Coppa con il Sorrento, sono stati confermati a Campobasso dove il siluro di Tricarico ha colpito e affondato la navicella rossoblu tenuta a galla da alcune parate del paganese Rino Iuliano.
A fare da contraltare al lavoro del portiere molisano, ancora lo spreco degli avanti azzurrostellati che continuano a far sobbalzare dalla panchina Grassadonia, il quale vorrebbe vivere tranquillamente i minuti finali di partite, che dovrebbero essere chiuse con doppie mandate di chiavi.
A Campobasso è piaciuta invece la reazione caratteriale di una squadra vogliosa di ritrovare la retta via, conscia di non poter perdere più terreno dopo i mezzi passi falsi dell'ultimo periodo. Non c'è stato a Campobasso il calo nel secondo tempo riuscendo a tenere a bada la reazione rossoblu e portando a casa dopo quasi due mesi la terza vittoria in trasferta. Un dato fondamentale nella giornata in cui le altre sorelle non hanno perso terreno rimando agganciata alla coda della carovana trainate che guida il torneo.
Ora serve dare continuità nella prossima gara casalinga quando al Torre arriverà l'Aversa Normanna dove bisognerà sfatare il tabù derby, dopo i pareggi con Neapolis e Ebolitana.
Spero a proposito che il colpo di Campobasso risvegli la massa azzurro stellata ritornando a gremire il Torre in una gara tutt'altro che semplice, paradossalmente più difficile di quella in terra molisana.
Peppe Nocera per paganese.it