5.12.11

Qualche nuvola sul "cielo sempre più blu".

"La situazione è difficile". Alzi la mano chi si sarebbe aspettato una frase del genere al termine della gara contro il Melfi. Le dichiarazioni in sala stampa di Grassadonia sono come un temporale a ciel sereno, quando sembrava oramai spuntato il sole tra qualche nuvola. Sono frasi che arrivano alla fine di una partita in cui, specie nella seconda frazione di gioco, si è vista una Paganese di tutto rispetto, pur con assenze illustri a centrocampo. Sono parole che fanno riflettere sugli obiettivi futuri di squadra e società. E pensare che al termine della gara eravamo scesi dagli spalti tutti più rincuorati da una serie di notizie positive: l'estro dell'oramai ritrovato Scarpa, il gol e il rientro di Fava, la cui assenza aveva pesato tanto nelle ultime gare, il recupero a partire dalla prossima partita delle pedine mancanti a centrocampo, la seconda posizione in classifica riconquistata a soli quattro punti dalla vetta... Insomma, i motivi per gioire e per sperare in un futuro "sempre più blu" c'erano tutti. A dire il vero, qualche nota stonata e qualche problema è emerso; ma il paganese, quello verace, sa essere positivo e, anche in caso di vittoria, cerca di pensare sempre ai lati migliori e non ai problemi. Erano passate decisamente in secondo piano, al termine di novanta minuti di gioco, gli aspetti negativi della partita: la clamorosa indecisione di Petrocco ("Una giornata storta può anche capitare. Meno male che un errore, seppur clamoroso, non ha deciso la partita" - ha abbozzato qualcuno nello scendere dalla tribuna); e la scarsissima presenza di pubblico sugli spalti ("Questa è gente che si lascia scoraggiare da un poco di pioggia, noi, i presenti, siamo i fedelissimi" - ha spiegato qualche altro orgogliosamente nel tornare a casa). Era passato in secondo piano tutto. E invece, torniamo a casa e ascoltiamo l'intervista rilasciata da Grassadonia in sala stampa nell'immediato dopo gara. Un flash e, con le parole del tecnico azzurrostellato, ci tornano in mente nell'ordine: gli spalti semideserti alle 14.20, e rimasti più o meno tali anche durante la partita; qualche fischio piovuto all'indirizzo di Petrocco; e - quello che nessuno si aspettava - un punto interrogativo sul futuro. Ed è così che dal "cielo sempre più blu" si piomba drasticamente con i piedi per terra. La parola passa, ora più che mai, al pubblico paganese: sta alla tifoseria dimostrare che non è così, che i colori azzurrostellati sono sempre la principale passione per una città che è capace di mobilitarsi in massa per la Paganese. Una proposta a margine, che dovrebbe essere un suggerimento alla sempre attenta società: coinvolgiamo le scuole nel progetto Paganese. Invogliamo le nuove generazioni a essere presenti allo stadio. Invogliamoli con una politica che sia di accesso a prezzi ridotti per gli studenti e di sano sport in campo. Il futuro della nostra squadra e della nostra città - ricordiamolo tutti - è nelle mani dei giovani!

Barbara Ruggiero per paganese.it