18.4.12

Da Catanzaro si lamentano per l'arbitraggio.

L'arbitro Pasqua di Tivoli si erge a protagonista della sfida di Pagani e regala il secondo posto alla Vigor Lamezia. È questo il riassunto di Paganese-Catanzaro, finita 1-1 grazie al gol di Bugatti al 36' del primo tempo e al pareggio di Scarpa su calcio di rigore al 17' della ripresa. Un arbitraggio scadente da parte chi è considerato uno dei migliori fischietti della Lega Pro. A partire dalla mancata espulsione di Pepe nel primo tempo, con la ciliegina di un rigore letteralmente inventato nella ripresa, che regala un punto alla Paganese e costringe il Catanzaro alla vittoria nello scontro diretto con la Vigor Lamezia di domenica prossima.

Una partita giocata a ritmi bassi da due squadre fortemente rimaneggiate. Nel Catanzaro Quadri e Sirignano in panchina solo per la presenza. Out, oltre a Maisto per squalifica, anche Accursi, Carboni e D'Anna. Dopo 25 minuti fuori anche Esposito, sostituito da Bugatti che porta in vantaggio i giallorossi al 36' con un colpo di testa. Il Catanzaro controlla la partita. L'arbitro vede una testata di Pepe a Bugatti a palla lontana, ma ammonisce solamente il difensore campano. Una decisione inconcepibile. Nella ripresa i giallorossi partono bene, senza soffrire il tridente Fava-Scarpa-Orlando.

E allora ci pensa una decisione sconcertante di Pasqua a riaprire la gara. Un cross innocuo dalla trequarti attraversa l'area, Gigliotti di spalle interviene per rinviare ma viene steso da un intervento a gamba tesa di un attaccante paganese che prova a contrastarlo. Sarebbe calcio di punizione per il Catanzaro, ma l'arbitro indica il dischetto del rigore tra lo stupore generale e la rabbia dei tifosi giallorossi, accorsi in 250 unità circa a sostenere la squadra. Inutili le proteste reiterate (che costano l'espulsione al secondo di Cozza, D'Urso): calcia Scarpa e insacca il pareggio, nonostante Mengoni avesse intuito. Il portiere giallorosso si infortuna ma prosegue la partita. Nel frattempo la Vigor Lamezia segna con il solito Mancosu il gol che vale il secondo posto.

A quel punto il Catanzaro si riversa nella metà campo campana in cerca del gol della vittoria. Poche idee e poche occasioni per la rimaneggiatissima squadra di Cozza che butta nella mischia Corso e Romeo, non avendo altri attaccanti in panchina. Pasqua a un quarto d'ora dalla fine espelle finalmente Pepe per un fallo su Masini, ma non serve a nulla perché la Paganese si arrocca nella sua area e il Catanzaro non ha la forza di sfondare.

Al termine di cinque minuti di recupero, durante i quali la Paganese effettua l'unico tiro in porta di tutta la partita con De Martino (parato da Mengoni), l'arbitro Pasqua manda tutti negli spogliatoi. Il furto è consumato. E al Catanzaro non restano che le proteste per un campionato che rischia di essere falsato da cervellotiche decisioni arbitrali.

www.uscatanzaro.net