22.7.12

Domenico Girardi per dimenticare Mohamed Fofana.



E con tutto il rispetto per il francese, la Paganese ci ha guadagnato. Ha guadagnato un calciatore di grande esperienza seppur ancora relativamente giovane. Classe 1985, Girardi è stato scelto dal direttore generale Cocchino D’Eboli e dall’allenatore Gianluca Grassadonia che conosce benissimo questo ragazzo per averlo visto passare a Salerno quando lui era nella fase conclusiva della carriera avviandosi a quella di tecnico prima in campo e poi nei fatti protagonista di un buon lavoro con i giovani.

Girardi è una prima punta vera, forte fisicamente, 188 centimetri di altezza per 79 chilogrammi, prospetto che a Terzigno fece parlare tanto di sé attirando le attenzioni della Salernitana dove debuttò anche in Serie B. Poi Bellaria agli ordini di Varrella, quindi Benevento, Prato, Foligno con dieci gol fatti, Verona in C1, Modena in B, Chievo Verona e il passaggio per due stagioni al Taranto. Girardi non è un bomber nel vero senso della parola, ma è importantissimo tatticamente. Fa salire la squadra, è abile nelle sponde, fa a sportellate con i difensori avversari, apre varchi, e mette dentro almeno sette-otto gol a stagione. Con il gioco di Grassadonia però si spera possa tornare in doppia cifra così come gli capitò a Prato e Foligno.

E non finisce qui. Il direttore generale D’Eboli, fermatosi per un paio di giorni per festeggiare il figlio che si sposa, tornerà all’attacco da lunedì mattina con incontri per un paio di giovani, non Balzano che non tornerà a quanto pare. A destra tra l’altro, nei primi giorni di ritiro, ha ben impressionato Calvarese arrivato dall’Aquila. D’Eboli si concentrerà sui giovani per poi cercare l’esterno che potrebbe essere Ciotola. Poi sarà lunga attesa per aspettare magari qualche saldo di fine mercato, qualche ciliegina da mettere dentro ad un gruppo che già oggi è tra i più interessanti del girone B di Prima Divisione ipotizzato dalla Lega Pro.

www.paganinotizie.it