E' da poco terminata Barletta-Paganese 0-1, la settima sconfitta stagionale dei biancorossi in campionato: una sfida decisa dal centro di Girardi dopo 16'. In Sala Stampa al "Puttilli" parlano i protagonisti del match.
Il primo a entrare in Sala Stampa è Gianluca Grassadonia, allenatore
della Paganese. "Io dico che la mia squadra mi è molto piaciuta nei
primi 20 minuti- esordisce Grassadonia- Abbiamo cercato sempre di
imporre il nostro gioco, poi chiaramente una volta trovato il gol ci
siamo un attimo accontentati. Siamo stati avvantaggiati dal vantaggio
iniziale, e abbiamo portato così la partita sui nostri binari. Nel
secondo tempo siamo mancati nel cercare il secondo gol. Venivamo da un
ko a Benevento e ci siamo riscattati". Il Barletta? "Mi ha fatto una
buona impressione, è una squadra che crea e non è mai vittima degli
avversari. Ovviamente si corre il rischio di perdere punti per strada
nel momento in cui si costruisce una formazione così giovane. Faccio
comunque i miei complimenti a Barletta, e gli auguro di salvarsi".
Arriva in Sala Stampa l'ex della partita, Fabrizio Romondini: "Siamo
partiti bene, giocando un buon calcio, ma una volta in vantaggio non
abbiamo dato continuità al nostro gioco. Bisogna anche dire che in
questi campionati, soprattutto fuori casa, è giusto cercare di limitare i
danni e cercare di chiudere magari la partita in contropiede. Oggi
siamo stati quasi perfetti sul piano dell'atteggiamento, poi abbiamo
cercato di non far più giocare il Barletta". La classifica? "Credo che
guardando la classifica si possa fare un pensierino alle zone alte, ma
abbiamo tanti giocatori importanti che possono dire la loro. Nel momento
in cui diventiamo superficiali, rischiamo brutte cadute".
Si presenta davanti ai microfoni Paolo Stringara,
allenatore del Barletta: E' una squadra competitiva per questo torneo?
"Dico solo che non è possibile perdere sempre, prendendo un solo tiro in
porta. Questo può essere un limite, ma anche un pregio se pensiamo che
subiamo poco. Siamo partiti male e abbiamo iniziato a giocare solo una
volta subito il gol. Abbiamo creato l'occasione sul palo di Calapai, i
tiri di Dezi, poi dalla panchina ho visto un rigore clamoroso sul tiro
di Ferreira e mi spiace che arbitro e assistenti non abbiano avuto lo
stesso giudizio. Spiace aver perso la partita, dobbiamo migliorare in
tante piccolezze, decisive per far vincere le partite" . Sulla
formazione di partenza: "Perchè Ferreira e non La Mantia? Loro sono
forti fisicamente dietro ma lenti, quindi ho preferito giocare con due
elementi rapidi in avanti. Nel secondo tempo ci siamo poi messi a tre in
avanti con Dezi a sinistra, e qualcosina abbiamo creato. Eravamo tutti
contenti per la vittoria di domenica, spiace ma sappiamo che è davvero
dura. Dobbiamo andarci a rifare a Prato". Su cosa lavorerà durante la
sosta? "Sui dettagli, che stiamo spesso pagando, abbiamo lasciato tirare
Girardi sul gol e poi fargli prendere la respinta, dobbiamo essere più
cattivi e capire che una mezza azione o un mezzo episodio ci possono
cambiare la vita".
Sul cammino interno: "Quattro sconfitte su cinque partite in casa sono troppe- ammette Stringara-,
stiamo cercando di migliorare la fase difensiva, ma purtroppo subiamo a
ogni tiro che prendiamo, subiamo di meno ma perdiamo comunque". Sui
rinforzi: "E' impensabile intervenire adesso, a fine novembre, prendere
svincolati che non hanno mai visto il campo da maggio scorso. Sono
convinto dei calciatori che ho, e con questa squadra devo salvarmi.
Capiremo se ci serve qualcosa". Sull'efficacia dell'attacco: "Dobbiamo
essere certamente più presenti in area. Non era nelle caratteristiche di
Simoncelli e Ferreira puntare sui centrali avversari, ma evidentemente
ho sbagliato a chiedergli questo. La Mantia ha queste caratteristiche e
l'ha fatto meglio nel secondo tempo". "Penso che meritavamo di
pareggiare questa partita, c'è da migliorare tanto ma non si può sempre
ripartire da zero. C'è sicuramente da lavorare. Ho voglia di salvare
questa squadra e la volontà mia è quella di tutti".
da www.barlettalife.it