Si avvicina a grandi passi il primo
derby all’Arechi(quello contro la Nocerina non fa testo), questa volta
senza alcun intoppo e con rappresentanza, anche se la prevendita appare
addirittura un flop di presenze per protesta contro la tessera del
tifoso, della tifoseria ospite, e mister Perrone serra sempre di più le
fila, pretendendo dalla sua truppa massima concentrazione e giusto
approccio alla gara.Il trainer granata,
infatti, vuole evitare gli eccessi sia nel senso positivo che negativo,
va da sé che trattandosi di un derby non può essere certamente una
partita come le altre, ma caricarla eccessivamente oppure non darle il
giusto valore solo perché l’avversario si trova ad essere la
“cenerentola” del campionato, sarebbe un errore gravissimo e potrebbe
alla fine rivelarsi un vero e proprio boomerang.
A testimonianza che la Paganese non
abbia alcuna intenzione di fungere da vittima sacrificale è
l’atteggiamento fiero della squadra in vista di questo importante
appuntamento e la giusta richiesta della tifoseria azzurro – stellata di
onorare la maglia e combattere fino all’ultimo per portar via un
risultato positivo dal principe degli stadi. Il trainer granata che, tra
l’altro, ha avuto la possibilità di testare quasi tutti gli elementi a
sua disposizione nel corso della gara di Coppa a Frosinone, vuole
scegliere con grande tranquillità il modulo di gioco da utilizzare e
soprattutto la formazione che meglio si adatti alle caratteristiche
dell’avversario, in particolare in alcune posizioni strategiche dei tre
settori, in pratica vuole evitare di effettuare dei cambiamenti in corso
d’opera per ovviare ad eventuali errori iniziali di schieramento. In
partenza deve fare a meno, suo malgrado, di uomini cardini quali,
Montervino, Tuia e Luciani, ma la rosa a sua disposizione rimane ampia e
variegata al punto di metterlo ancora in difficoltà nella scelta dei
vari sostituti, aumentati con il recupero importantissimo di Siniscalchi
e Guazzo, che gli consentiranno di riempire alcune caselle fondamentali
dello schieramento anti – Paganese.
Allo stato attuale mister Perrone sembra
propendere per un 4 3 1 2, per consentire a Foggia di operare nel ruolo
a lui preferito, ossia alle spalle delle punte, e nel contempo avere un
centrocampo abbastanza muscolare, ma contestualmente anche ricco di
fosforo nel gioco costruttivo, in grado, cioè, di proteggere la difesa e
fornire assist in abbondanza agli attaccanti. Se così fosse la
formazione che il tecnico granata ha in mente potrebbe essere abbastanza
intuibile, a partire dalla riconferma di Iannarilli tra i pali,
nonostante la rassicurante prova di Berardi al “Matusa”, davanti a lui
Chirieletti a destra e Piva a sinistra, mentre al centro del reparto si
piazzeranno Siniscalchi ed uno tra Molinari e Sbraga, con il primo in
leggerissimo vantaggio, solo panchina, invece per Rizzi. A centrocampo
la scelta diventa più complicata anche se Capua, Perpetuini e Mancini
dovrebbero rappresentare il trio iniziale, che potrebbe allargarsi a
quattro con l’utilizzo di un 4 4 2, quindi con Volpe e Ricci i rampa di
lancio, a completare il tutto Foggia a ridosso di Ginestra e Guazzo, in
caso di defezione di quest’ultimo pronti i vari Gustavo, Mounard e
Ricci. Insomma questo derby “s’ha da vincere”senza “se” e senza “ma”,
mai come quest’anno l’Arechi è stato così generoso nel concedere punti
agli avversari, ora la pacchia è finita ed è giunto il momento di
cambiare registro, da domenica inizia il vero campionato della
Salernitana, con buona pace di tutti ed iniziare a farsi un bel regalo
in vista del S. Natale, o no?
da granatissimi.com