Di Nino Ruggiero
Nella foto, tratta da Sportube, il gol dell’uno a due messo a segno da Deli su pennellata di Caccavallo
Pomeriggio da leone per Caccavallo che gioca una delle gare più intense da quando è a Pagani, anche se rimane a bocca asciutta per le segnature. Le ripartenze del numero dieci azzurro-stellato sono di quelle che infiammano le platee. Se ne va continuamente sulla destra, inseguito almeno da due avversari, dialoga una volta con Cunzi, una volta con Cicerelli, un’altra ancora con Deli: è irrefrenabile.
Ma è la squadra, nel suo insieme, che gira e si fa valere. Segna Carcione su schema da calcio d’angolo con una zampata dal limite e la partita sembra segnata.
Con l’attuale Paganese però non si può mai essere sicuri di niente. Per buona parte del primo tempo la squadra di Grassadonia dà dimostrazione di bel gioco. Il Messina ci mette tempo per attuare le contromosse. La Paganese domina il campo e lo fa con l’autorevolezza delle migliori giornate, grazie anche e soprattutto alla regìa di Carcione che comanda il gioco con sventagliate sulle fasce che mettono in difficoltà la difesa messinese. Anche Cicerelli è in grande giornata; le sue serpentine, i suoi cambi di passo allarmano la panchina giallorossa che è imbarazzata davanti a tanta vitalità e freschezza atletica. Poi, man mano, dopo una traversa colpita magistralmente sulla parte alta dal solito Caccavallo su calcio di punizione, a portiere battuto, il Messina riesce a guadagnare campo e lo fa soprattutto con Gustavo che dalla destra mette più di un pallone al centro per la testa di Tavares. In questi frangenti viene fuori ancora una volta la bravura di Marruocco che in almeno due circostanze salva il risultato che resta fermo sullo zero a uno.
Nella ripresa il Messina sembra più determinato e riesce a pareggiare con un tiro rasoterra su cui nulla può Marruocco.
Ma la Paganese è indomabile; non ci sta a pareggiare la partita. Caccavallo allora inventa un passaggio con il suo piedino magico che innesca la testa di Deli a due passi dalla porta per il gol del momentaneo uno a due.
La partita è avvincente. Il Messina le tenta tutte per pareggiare. Sbaglia persino un calcio di rigore concesso giustamente dall’arbitro per atterramento di Tavares da parte di Esposito. Deli fa il fenomeno, come nelle migliori giornate: si beve tutta la difesa e, sull’uscita del portiere, angola troppo il pallone del possibile uno a tre che invece termina beffardamente sul secondo palo. Il pareggio del Messina ha del paradossale: Acampora, appena entrato in campo, fa da sponda a un cross di Scardina e il pallone termina in fondo al sacco nonostante un estremo tentativo di Marruocco.
Una bella partita; lo dico per chi non l’avesse vista e una bella Paganese. Una squadra mai doma, che non si adagia mai, che combatte e si fa valere. Peccato che dal mercato di riparazione non sia arrivato quel centrale difensivo, tanto richiesto anche da Grassadonia, che avrebbe dato più tranquillità alla squadra e probabilmente avrebbe fatto fare alla squadra quel salto di qualità di cui si è sempre parlato.
Appuntamento a martedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com