Nella foto, un intervento a terra di Gori su incursione di Cunzi nel primo tempo
di Nino Ruggiero
Il campo ha dato ragione al Benevento.
Uno a zero il punteggio in favore degli “stregoni” che hanno dato dimostrazione di compattezza e di forza soprattutto nella prima frazione di gioco. Se sono al primo posto, un motivo ci deve pur essere e poco conta, alla fine, che la Paganese abbia disputato una partita generosa ancorchè disordinata nel suo assieme.
Nella gara in cui ci sarebbe voluto più ordine nell’impostazione del gioco, purtroppo, non tutto è filato per il verso giusto da parte azzurro-stellata, soprattutto nella zona nevralgica del campo.
Carcione, faro del gioco, dai cui piedi quasi sempre parte la manovra, ha avuto difficoltà fin dai primi minuti di gioco perché soffocato da marcature asfissianti che non gli davano la possibilità di giocare palloni puliti.
A centrocampo il Benevento è apparso subito in superiorità numerica con giocatori bravi a interpretare sia la fase di non possesso, sia quella di proposizione del gioco. A questo aggiungeteci che dopo aver realizzato uno splendido gol con Cissè, bravissimo a cogliere la rete con un tiraccio assassino, dopo pochi minuti di gioco, appena quindici dall’inizio, la Paganese – giocoforza – ha dovuto stravolgere il suo assetto tattico.
Infatti il Benevento, da squadra esperta e costruita per vincere, una volta in vantaggio, ha badato soprattutto a controllare la gara. La squadra di Auteri, composta di atleti che conoscono bene il proprio mestiere, ha dato dimostrazione di forza soprattutto nella fase di controllo e di rottura del gioco avversario.
I campionati si vincono anche soffrendo e il Benevento ha sofferto molto nella ripresa quando la Paganese ha avuto un certo risveglio, ma si è trovato davanti una muraglia umana eretta a protezione della porta difesa da Gori.
Diciamocelo chiaro e tondo: quella di oggi non è stata la migliore Paganese, ma avrebbe potuto con un pizzico di buona sorte arrivare anche al pareggio se non altro per l’impegno agonistico profuso nella parte finale della gara. Purtroppo ci sarà ancora da soffrire per raggiungere il traguardo di minima fissato a inizio campionato; ma si sapeva che con il Benevento sarebbe stata dura.
Da parte paganese, sugli scudi Marruocco, Sirignano e Della Corte, atleti che hanno dato il meglio del loro repertorio e che probabilmente hanno sentito meno degli altri il peso della gara.
Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su https://paganesegraffiti.wordpress.com