Il roster a 60 squadre, tuttavia, non è più una chimera. E il presidente Gabriele Gravina può vincere la sua battaglia ed allontanare il pericolo che uno dei capisaldi della battaglia federale che lo ha portato al vertice della Lega Pro, non collassi clamorosamente.
Per quanto riguarda le retrocesse, Melfi e Lupa Roma sono in una botte di ferro, certe ormai di partecipare a quello che sarà il terzo campionato consecutivo di Lega Pro unica dopo la riforma che ha cancellato la Seconda Divisione. Buone speranze per l'AlbinoLeffe, mentre il Racing Roma (erede della Lupa Castelli) deve sciogliere il nodo stadio (procede lenta l'individuazione di un impianto che risponda a tutti i requisiti infrastrutturali richiesti) e, al momento, non vede ancora la luce in fondo al tunnel.
Il Cuneo, dal canto suo, sta pensando seriamente all'ipotesi del ripescaggio anche se, contestualmente, sta conducendo, con l'assistenza dell'avvocato Di Cintio, una battaglia di principio contro la tassa di 250mila euro prevista per chi intenda chiedere il salvacondotto. Si vedrà. In Serie D, attendono solo un responso positivo Fondi, Olbia, Fano, Forlì, Lecco, Cavese, Taranto e Reggina, con le prime cinque avanti nel punteggio rispetto a metelliani, ionici e calabresi. La partita del ripescaggio coinvolgerà solo questi club dopo il passo indietro (almeno fino a questo momento) del Campobasso che pure avrebbe avuto buone chance per spuntarla.
Stefano Sica - © Paganesemania
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