12.9.16

Basta una disattenzione difensiva e la frittata è fatta.


Di Nino Ruggiero

Nella foto, il neo arrivato Iunco si destreggia in area casertana

Basta una sola disattenzione difensiva e la frittata è fatta.
Vince la Casertana, quando mancano pochi minuti alla fine, con poco merito, ad essere sinceri, e la Paganese è costretta a recitare il mea culpa.
Una partita bella, avvincente, molto intensa, disputata – in una serata uggiosa e piovigginosa – al cospetto di un pubblico accorso finalmente numeroso al “Marcello Torre”.
Una Paganese da “lavori in corso” che schiera Alcibiade in difesa, dimostratosi già in buona forma e l’ultimo arrivato, Iunco, in attacco. Una squadra ben disposta, forte soprattutto di un Pestrin eccezionale per carisma e temperamento, che nella zona centrale del campo – nonostante la carta d’identità presenti numeri elevati – si fa valere; e come!
Paganese che impiega esattamente un quarto d’ora per prendere le misure agli avversari. Poi gli azzurro- stellati salgono in cattedra e mettono alle corde la difesa casertana. Il gol potrebbe arrivare dopo quaranta minuti di gioco grazie a una prodezza di Zerbo ma il pallone, calciato di sinistro, si stampa beffardamente sul palo alla sinistra di Ginestra.
Nella ripresa la Paganese sembra sul punto di passare da un momento all’altro e colleziona angoli su angoli grazie soprattutto alla buona vena di uno straripante Cicerelli. Ma le sorprese nel calcio sono sempre dietro l’angolo. In una delle poche azioni di attacco, la Casertana passa in vantaggio. La difesa che fino a quel momento si è comportata benissimo, grazie soprattutto al mestiere di Alcibiade, stecca clamorosamente e un cross dalla sinistra non irresistibile viene male intercettato da Silvestri; irrompe Orlando e segna da due passi nonostante un estremo tentativo di Marruocco, che tocca pure il pallone ma non può impedirgli di terminare la sua corsa in fondo al sacco.
Grosso regalo per la Casertana che prende, ringrazia e porta a casa. Così vanno le cose del calcio.
Le prime impressioni, per la verità, sulla bontà dell’inquadratura paganese sono positive. Ed è già molto se si pensa alle traversie che hanno accompagnato la società nell’ultimo periodo.

Vi rimando a martedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su https://paganesegraffiti.wordpress.com

Nino Ruggiero