5.12.16

La Paganese sa usare anche la sciabola.

Dopo le “dolorose” sconfitte di Cosenza, Catania e Fondi, la Paganese riprende a fare punti in trasferta e lo fa pareggiando sul difficile campo della Vibonese. Contro i calabresi, Pestrin e compagni hanno giocato una partita di grande attenzione ed intensità e solo due interventi prodigiosi del portiere rossoblù, Russo, hanno impedito loro di vincere.

Mister Grassadonia, a Vibo Valentia, ripropone la difesa a tre ed inserisce il rientrante Camilleri al centro del reparto tra Alcibiade e Silvestri; a centrocampo si affida ad un quadrilatero formato da Pestrin vertice basso, Herrera vertice alto e, ai lati, chiuso da Maiorano e Deli; sugli esterni inserisce Cicerelli a sinistra e Picone a destra mentre in attacco il solo Reginaldo completa l’undici formando così un 3-5-1-1. Il tecnico ex Salernitanadisegna una robusta mediana per fronteggiare meglio il dinamico centrocampo avversario che, a proposito di quadrilateri, si dispone a rombo. La Vibonese infatti è schierata dall’ottimo tecnico, Massimo Costantino, con il 4-3-1-2 dove l’esperto Favasuli occupa la posizione di trequartista alle spalle della “temibile” coppia formata da Saraniti e Leonetti. 

I calabresi si dimostrano una squadra molto organizzata e aggressiva che esercita un pressing molto offensivo e applica raddoppi in quasi tutte le zone del campo. La Paganese, nella prima frazione di gioco ha, infatti, trovato difficoltà ad iniziare l’azione dalle retrovie, come è solita fare, proprio perché gli avversari operavano un pressing alto. I due attaccanti Saraniti e Leonetti “aggredivano” forte sui tre difensori azzurrostellati mentre Favasuli andava ad uomo su Pestrin imbrigliando lo sviluppo della manovra . Quando nel secondo tempo la pressione dei padroni di casa è inevitabilmente calata, gli uomini del patron Trapani sono venuti fuori ed hanno creato due ghiottissime occasioni per passare in vantaggio; clamorosa quella capitata a Reginaldo che solo davanti alla porta ha tirato a botta sicura, ma Russo ha evitato il gol con un intervento super. L’ingresso di Iunco, a metà del secondo tempo, ha aumentato ulteriormente la pericolosità dei suoi; la sua tecnica e i continui scambi con i compagni hanno permesso alla squadra di trovare più spazio sugli esterni. 

Posizionandosi di fianco a Reginaldo, il numero nove ex Verona, ha costretto la squadra avversaria a occupare maggiormente la zona centrale del campo, lasciando possibilità e spazio sulle fasce dove Cicerelli è salito in cattedra ed ha creato non poche difficoltà ai padroni di casa. Gli azzurrostellati non hanno quasi mai sofferto a Vibo Valentia perché, a differenza di altre volte, hanno interpretato nel modo giusto una partita difficile mettendoci la stessa veemenza e intensità messa dagli avversari. Un avversario non eccelso a livello tecnico ma temibile, soprattutto in casa, grazie alla corsa e alla organizzazione di gioco. Nonostante non sia arrivata una vittoria, il punto conquistato sabato scorso in Calabria è da considerare positivo non tanto per la classifica ma per la maturità dimostrata dalla Paganese che finalmente smette di usare solo il fioretto e dimostra di saper usare anche la sciabola quando le circostanze lo richiedono.

Alfonso Tortora
© Paganesemania