di Alfonso Tortora - PaganeseMania
La Paganese inizia il nuovo anno così come aveva finito il vecchio, perdendo in trasferta e manifestando ancora una volta poca propensione al sacrificio, scarso o nullo attaccamento alla maglia e mancanza assoluta di cattiveria agonistica. Insomma, molti calciatori che indossano la casacca azzurrostellata lo fanno solo per onor di firma, ma non sentono minimamente la voglia di combattere per una squadra che rappresenta una città e che ha una storia gloriosa da difendere. L’aria di smobilitazione che si respira all’interno dello spogliatoio della Paganese ha accentuato le deficienze caratteriali che questa squadra ha comunque avuto per tutto il girone di andata, ma in ogni caso non giustifica la vergognosa prestazione di Caserta.
Mister Grassadonia, privato di diversi elementi in questa sessione di calciomercato tra cui Deli e Iunco, si affida al miglior undici possibile per affrontare la Casertana. Davanti a Chiriac, il tecnico ex salernitana schiera, secondo un 4-3-3, Picone, Alcibiade, Silvestri e Della Corte in difesa, Pestrin, Maiorano e la novità Mauri come vice Deli a centrocampo (anche se l'argentino agisce più da "sottopunta") e Cicerelli, Reginaldo ed Herrera in attacco. Dall’altra parte i falchetti, guidati da Andrea Toscano, si dispongono a specchio e anch’essi con un undici titolare ridimensionato da alcune partenze importanti. Nonostante questo i rossoblù possono contare su gente del calibro diD’Alterio e Rainone al centro della difesa, Rajcic a centrocampo, Giannone e Ciotola nel tridente offensivo.
La partita è viaggiata su un sostanziale equilibrio per tutto il primo tempo durante il quale le squadre si sono quasi annullate negli accoppiamenti formati in tutte le zone del campo a causa della stessa disposizione sul terreno di gioco. Forse in alcune trame si è fatta preferire la Paganese che grazie soprattutto al movimento delle mezze ali,Mauri e Maiorano, alle spalle di Giorno e De Marco, ha creato qualche difficoltà alla difesa rossoblù che comunque è riuscita a prevalere grazie alla forza e alla esperienza di Rainone e D’Alterio. L’inerzia della gara è cambiata con il vantaggio dei padroni di casa, arrivato grazie ad una dormita del duo Alcibiade-Silvestri che, ben posizionati, si lasciano bucare da un cross lento e frontale sul quale si avventa Ciotola, che ringrazia e insacca. La cattiva lettura di quella situazione da parte dei centrali paganesi è un gravissimo errore, perché disinnescare quelle "palle morte" che arrivano in mezzo all’area è il minimo che un centrale difensivo, di qualsiasi categoria, possa fare. A quel punto laPaganese non sente minimamente il bisogno di reagire e si permette il lusso di regalare il secondo gol agli avversari. L'azione del raddoppio racchiude tutto quello che scrivevo in apertura dell’articolo: ci sono superficialità, negligenza e disinteresse. Al di là dell'errore sul disimpegno fra Chiriac, Alcibiade e Maiorano, è incredibile vedere come diversi calciatori azzurrostellati (in particolare Pestrin e Della Corte che attendono gli sviluppi dell'azione al limite dell'area, come si può vedere dalla foto tratta da Sportube, dopo il salvataggio sulla linea di Silvestri) siano pigri nell’evitare che il giovane Di Filippo realizzi la seconda rete.
Dopo questa ennesima sconfitta, la società deve assolutamente intervenire per invertire una tendenza che, considerato il rafforzamento sul mercato operato dalle squadre di pari rango della Paganese, diventa preoccupante per la permanenza in Lega Pro. Retrocedere dopo il miracoloso salvataggio operato da Trapani e soci lo scorso agosto sarebbe clamoroso!
Alfonso Tortora - © Paganesemania