5.2.17

Tatticamente - Una buona Paganese fin quando le gambe hanno retto

Pesante sconfitta per la Paganese che perde per 1-2 lo scontro diretto contro il Catanzaro, per giunta in casa, complicando notevolmente la propria classifica. Gli azzurrostellati pagano a caro prezzo la rivoluzione tecnica avvenuta con il mercato di gennaio, disputando una partita dai due volti a causa della precaria condizione fisica dei tanti "nuovi" che poco giocavano nelle rispettive squadre di provenienza.
Gianluca Grassadonia prova a mettere insieme i pezzi del nuovo mosaico uscito fuori in questo frenetico inizio anno, disponendo, secondo un 4-3-3, un undici dai connotati molto diversi rispetto a quelli avuti solo un mese fa. In porta va l'ex granata Liverani, in difesa ci sono De Santis, Alcibiade, Carillo e Della Corte, a centrocampoFirenze sul centrodestra e Mauri sul centrosinistra spalleggiano Pestrin, in attacco Herrera e Bollino completano il reparto con Reginaldo.
Il Catanzaro allenato dall'ex Juve Stabia, Nunzio Zavettieri, si dispone con un classico 4-4-2 dove l'ex Espositoprende posto come esterno in una difesa completata da Patti, Prestia e Pasqualoni, in mezzo Maita ed Icardigiocano centrali con Zanini e Mancosu sulle fasce, in attacco Gomez e Sarao giocano vicini. Sono i due attaccanti il punto di forza della squadra calabrese, tant'è che il gioco giallorosso ha come idea prioritaria quella di servirli e da lì poi sviluppare azioni soprattutto sugli esterni di centrocampo. Il gol del vantaggio giallorosso arriva proprio così:Sarao difende un ottimo pallone e poi premia l'inserimento di Mancosu che crossa bene al centro dove Zaniniarriva di testa e insacca.
La Paganese reagisce con veemenza e soffoca con un pressing molto offensivo l'inizio dell'azione avversaria, in particolare Mauri e Firenze vanno a tamponare forte la fonte del gioco avversario, ovvero il duo Maita-Icardi. Tante volte infatti la squadra azzuostellata ha conquistato palla in una zona molto favorevole creando, con passaggi in verticale per i movimenti soprattutto di Reginaldo, diverse palle gol. Bella l'azione che porta al momentaneo pareggio, quando, sfruttando proprio un ottimo lavoro di Reginaldo, Mauri serve un grande assist a Della Corteche di prima mette in area una palla che Firenze deve solo spingere in rete. La Paganese fin quando ha avuto gamba e lucidità ha messo alle corde il Catanzaro che più volte è sembrato sul punto di capitolare. Col passare del tempo però sono venute meno le energie di quei calciatori che non potevano avere i novanta minuti nelle gambe e soprattutto non potevano reggere i ritmi avuti nel primo tempo. Gran parte dell'undici schierato da Grassadonia era composto da calciatori che per vari motivi avevano giocato ben poco in questi primi cinque mesi di campionato e di conseguenza non potevano sostenere senza ripercussioni un partita intera e dispendiosa come quella giocata sabato. Il Catanzaro ha sfruttato questo calo fisico degli avversari con Icardi, che dopo aver anticipato un esausto Mauri, fulmina con un tiro velenoso Liverani e sigla il definitivo 1-2. Il calcio ha delle regole che vanno rispettate, ci sono dei tempi e dei modi per costruire una squadra: quando queste vengono violate le conseguenze non possono che essere difficili.

Alfonso Tortora - © Paganesemania