Cosi' si cantava, sabato pomeriggio nella vecchia Curva "De Risi , tra i componenti dell'Associazione Sly che s'erano ritrovati per girare una scena per la futura pellicola sulla storia di Salvatore Francavilla. I calciatori a centrocampo, per una incredibile coincidenza, hanno svolto la rifinitura a Pagani, si giravano a raccogliere l'invito del coro, quasi a custodire e voler esaudire quella richiesta, prontamente esaudita. Come quella del sempre fiducioso Pino Pepe, opinionista-super tifoso della trasmissione Paganesemania, che da qualche settimana chiedeva il ritorno al gol diReginaldo: altra richiesta esaudita con addirittura una doppietta. Per chiudere il tris di richieste c'era la mia di stampo statistico: non avevamo mai vinto ad Agrigento ed ecco che al terzo tentativo sbanchiamo l'Esseneto e si vola con le ali spiegate nei playoff.
Questa Paganese ci fa stropicciare gli occhi, questi ragazzi non finiscono mai di sorprenderci e più vincono più ci prendono gusto, vittorie su vittorie, sempre con la stessa grinta, la stessa caparbietà, la stessa spensieratezza, quella dei giovani supportata dalla grande esperienza dei vari Liverani, Alcibiade, Pestrin e Reginaldo. Un mix perfetto, esplosivo che non lascia scampo in questo periodo agli avversari. Ad Agrigento è anadta in scena forse una delle migliori prestazioni della stagione con un calcio arioso e costruttivo dove ad una prima parte in cui s'è sprecato troppo, ha fatto seguito una ripresa in cui si è messa in ghiaccio la vittoria con il doppio Reginaldo. Da troppo tempo, due mesi, il brasiliano non segnava, dal rigore con l'Andria. La sua marcia verso la doppia cifra, 10 reti, in classifica marcatori è ripartita sempre dai fatidici undici metri. Allora, a fine gennaio, quel rigore, il primo stagionale, giunse al punto giusto in chiave salvezza, questo di ieri ha un sapore da playoff. Lui non ha mai mollato, sempre supportato dalla tifoseria, ritrovando azioni e palle gol, sprecandole a volte, come mercoledì con il Fondi, ma alla fine ha ritrovato il suo vecchio mestiere. Ora con il ritrovato feeling con la porta di Reginaldo si sogna davvero ad occhi aperti per una favola resa possibile, come hanno sottolineato i tifosi sabato in uno striscione posto nei distinti, soprattutto grazie al tecnico Grassadonia. Si sta compiendo qualcosa di straordinario, pensando dov'eravamo ad agosto e come è stata rivoluzionata la squadra a gennaio. Una vera resurrezione dopo la sconfitta interna con il Catanzaro: da allora, in queste nove giornata la Paganese ha totalizzato sette vittorie, di cui quattro in trasferte, un pareggio ed una sconfitta a Foggia. Giù il cappello ! Ora piedi per terra, testa bassa e pedalare verso un sogno incredibile !
Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata
Questa Paganese ci fa stropicciare gli occhi, questi ragazzi non finiscono mai di sorprenderci e più vincono più ci prendono gusto, vittorie su vittorie, sempre con la stessa grinta, la stessa caparbietà, la stessa spensieratezza, quella dei giovani supportata dalla grande esperienza dei vari Liverani, Alcibiade, Pestrin e Reginaldo. Un mix perfetto, esplosivo che non lascia scampo in questo periodo agli avversari. Ad Agrigento è anadta in scena forse una delle migliori prestazioni della stagione con un calcio arioso e costruttivo dove ad una prima parte in cui s'è sprecato troppo, ha fatto seguito una ripresa in cui si è messa in ghiaccio la vittoria con il doppio Reginaldo. Da troppo tempo, due mesi, il brasiliano non segnava, dal rigore con l'Andria. La sua marcia verso la doppia cifra, 10 reti, in classifica marcatori è ripartita sempre dai fatidici undici metri. Allora, a fine gennaio, quel rigore, il primo stagionale, giunse al punto giusto in chiave salvezza, questo di ieri ha un sapore da playoff. Lui non ha mai mollato, sempre supportato dalla tifoseria, ritrovando azioni e palle gol, sprecandole a volte, come mercoledì con il Fondi, ma alla fine ha ritrovato il suo vecchio mestiere. Ora con il ritrovato feeling con la porta di Reginaldo si sogna davvero ad occhi aperti per una favola resa possibile, come hanno sottolineato i tifosi sabato in uno striscione posto nei distinti, soprattutto grazie al tecnico Grassadonia. Si sta compiendo qualcosa di straordinario, pensando dov'eravamo ad agosto e come è stata rivoluzionata la squadra a gennaio. Una vera resurrezione dopo la sconfitta interna con il Catanzaro: da allora, in queste nove giornata la Paganese ha totalizzato sette vittorie, di cui quattro in trasferte, un pareggio ed una sconfitta a Foggia. Giù il cappello ! Ora piedi per terra, testa bassa e pedalare verso un sogno incredibile !
Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata